L'ultimo ritrovamento di reti abusive risale a qualche giorno fa, quando le GEV della Comunità Montana del Sebino Bresciano hanno rinvenuto nelle Lamette una rete da pesca di frodo di quasi 200 metri. Una seconda più piccola è stata recuperata alcuni giorni dopo.
La zona a lago della Riserva è la più pregiata naturalisticamente: in essa vige il divieto assoluto di pesca, può essere grave il danno che si procura all’ittiofauna e all’habitat in generale.
Giungono però segnalazioni di pescatori di frodo anche nelle vasche delle Lame, sia nella zona di Iseo che in quella a sud, dove si vedono nelle ore notture delle luci che non dovrebbero esserci.
Un altro impatto legato alla pesca di frodo è costituito dall’abbandono di lenze, ami, rifuti ecc. e dal calpestio di aree vietate all’accesso.
Qui un articolo di stampa: https://www.giornaledibrescia.it/sebino-e-franciacorta/dalle-torbiere-spunta-una-rete-da-pesca-di-frodo-lunga-200-metri-1.3401232