Torbiere, specie floristiche pregiate ma anche rischi per la fitodiversità. Censimento ornitologico: aumento di svernanti

Gli esiti del monitoraggio svolto nel triennio 2016-2018 da Luca Gariboldi, consulente botanico del Comitato Tecnico Scientifico (CTS), sono stati resi pubblici nei giorni scorsi, con la pubblicazione online dell’indagine floristica (v. quiRelazione-Botanica-anno-2018-2-FEB)

Il rapporto rassicura sulla ricchezza floristica piuttosto elevata e, quindi, sull’importanza della Riserva come sito di conservazione e tutela della biodiversità, ma è evidenziato anche il fenomeno della "banalizzazione" della vegetazione, con conseguente riduzione della fitodiversità locale.

Sono state censite 477 piante vascolari (cioè dotate di un sistema di vasi per condurre l'acqua, in pratica tutte le piante con l'eccezione di alghe, muschi ed epatiche), ripartite in 472 specie, 301 generi e 93 famiglie. Nello stesso periodo è stata censita anche una pianta non-vascolare appartenente alla divisione Marchantiophyta (Epatiche). La flora autoctona è presente all'82% e, al suo interno, è stato individuato un 18,8% di specie di pregio naturalistico.

Risultano invece estinte dal territorio, per alterazione dall’habitat prediletto, due specie di notevole valore, presenti fino al 2008: la Menyanthes trifoliata (Trifoglio d’acqua) e l’Hottonia palustris (Violetta di palude), che richiedono acque non inquinate e non eutrofizzate. I tentativi effettuati per reintrodurle non hanno dato esiti positivi.

Mancano all’appello ancora diverse specie segnalate in passato, alcune di notevole interesse floristico-vegetazionale e conservazionistico, che devono ancora essere riconfermate. Nella relazione si precisa però che la stima delle piante censite è ancora da ritenersi provvisoria sia perché̀ non tutto il territorio è stato monitorato con la stessa costanza durante il periodo vegetativo, sia per la difficoltà di muoversi nell’ambiente acquatico e palustre che caratterizza la Riserva. 

Non indifferente è la presenza di specie esotiche (v. sotto il grafico tratto dalla relazione), indicatori di “disturbo” diretto e/o indiretto causato dall’uomo, per cui è possibile dedurre che nella Riserva Naturale sia in atto un processo di “banalizzazione” della biodiversità̀, che se non contrastato con decisione e continuità̀ porterebbe alla perdità di tutti gli elementi di pregio presenti sul territorio. 

Grafico tratto dalla relazione

QUI la relazione botanica 2016 e 2017:  Relazione-botanica-Indagini-anno-2016​Relazione_chiusura_IIanno-Indagini2017-Gariboldi​

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CENSIMENTO ORNITOLOGICO: RISULTATI SODDISFACENTI

Come si legge sulla pagina FB dell'Ente Riserva, " l’ornitologo del Comitato Tecnico Scientifico in collaborazione con alcuni soci del GRA (Gruppo Ricerca Avifauna) ha svolto il censimento il 13 gennaio osservando diverse specie di avifauna acquatica.
Interessanti i numeri dei Germani reali che superano le 400 unità tra la zona della Lama e la Lametta. Un gruppo di oltre 100 Moriglioni e 60 Morette è stato osservato a riposo all’interno della Lama, in compagnia di una rara Moretta tabaccata. Anche Fistioni turchi, Canapiglie, Alzavole e Fischioni stanno svernando presso la nostra Riserva. Osservati anche alcuni Tarabusi e Aironi bianchi maggiori durante i loro eleganti voli di spostamento sopra i canneti. Almeno 6 i Falchi di palude svernanti, una decina i Porciglioni che si sono fatti sentire insieme a Usignoli di fiume e Migliarini di palude."

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