Articolo.Villaggio a Clusane d´Iseo «Adesso spazio all´oasi»

La zona come si presentava fino a poco tempo fa, prima della costruzione del villaggio ora in fase di ultimazione

Bresciaoggi mercoledì 10 settembre 2014 – PROVINCIA – Pagina 21

Villaggio a Clusane d´Iseo

«Adesso spazio all´oasi»

Non tutta l´area di proprietà della società «Costa verde srl» è stata sconvolta dai lavori per la realizzazione, a Clusane d´Iseo, dell´omonimo villaggio turistico. Resta libero, sul confine con Paratico, una spazio verde di circa 12mila metri quadri che Legambiente propone venga conservato alla biodiversità. Il rappresentante legale della società, che ha partecipato a un incontro con l´associazione del cigno verde e con altri gruppi ambientalisti, secondo Marzio Marzorati, responsabile Parchi di Legambiente Lombardia, «ha dimostrato di essere più lungimirante e di avere più sensibilità ecologica dell´amministrazione comunale». È infatti a lui che il gruppo chiede «di affidare quest´area in comodato d´uso gratuito a un´associazione, non necessariamente a noi, affinché vi crei un´oasi naturalistica. Un´oasi che si rinaturalizzerebbe da sé» e «potrebbe essere usata per il birdwatching o altre attività». Un polmone verde, spiega Marzorati, che conservi «separati, sia pure di poco, i territori antropizzati di Clusane e Paratico e mantenga aperto un varco ecologico, l´ultimo residuo rimasto nel Basso Sebino, tra monte Alto e canneto a lago».

Legambiente non si rassegna: tanto più che, a sentire Marzorati, su quei 12 mila metri quadri insistono ancora degli indici edificatori. Già, ma il vantaggio per la «Costa verde srl»? «Il modello di villaggio che si sta realizzando è da turismo usa e getta, un modello anni ´70, lo stesso che ha ispirato l´urbanizzazione della retrostante collina del Dossello, il tratto più brutto della maggiore frazione iseana – argomenta Marzorati -. Èun progetto che non prevede spazi pubblici adeguati e ne destina di ampi per il parcheggio».

IL TURISMO d´Oltralpe, incalza l´ambientalista, «stravede per il rispetto dell´ambiente, ama spostarsi usando il servizio di bike-sharing o al massimo di car-sharing. Nella nostra proposta di oasi, al contrario, c´è un´idea di modernità, c´è attenzione a quel che si aspetta di trovare un ospite in vacanza. La migrazione primaverile dei rospi bufo bufo che approdano a lago attraverso l´ultimo corridoio ecologico, potrebbe avere una grossa forza di attrazione sui turisti». L´errore decisivo, strategico, secondo Marzorati, l´ha comunque fatto il Comune. «Poteva revocare la convenzione urbanistica e le autorizzazioni a costruire: invece si è adeguato al peggio – insiste Marzorati -. Esempio di mancanza di cura del territorio che segnaleremo a Expo».

Qui il link all’articolo online: http://www.bresciaoggi.it/stories/2727_iseo/860735_villaggio_a_clusane_diseo_adesso_spazio_alloasi/

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