Torbiere, capanni da caccia: revoca autorizzazioni e valutazione d’impatto sulla Riserva

Iseo, uno degli appostamenti acquatici di fronte alle Lamette

L’ostinazione delle associazioni ambientaliste, in particolare della LAC sezione di Brescia, ma anche della Schiribilla, ha portato a un primo risultato importante sull’annosa questione del posizionamento irregolare  dei vari appostamenti fissi da caccia, situati a distanza ravvicinata rispetto ai confini della Riserva delle Torbiere del Sebino.

Il documento pervenuto anche alla nostra associazione, dopo una richiesta di accesso agli atti

Dopo avere insistentemente coinvolto per lungo tempo varie Autorità, dall’Ente gestore della Riserva alla Regione, alla Provincia e al Ministero dell’Ambiente, e aver  inviato anche un esposto alla Commissione Europea e alla Procura di Brescia, finalmente le acque si sono smosse:  nel gennaio scorso il Presidente dell’area protetta ha scritto alla Provincia esprimendo contrarietà al rinnovo decennale delle autorizzazioni già disposte dal settore Caccia e Pesca riguardo agli appostamenti, mancando qualsiasi valutazione d’incidenza sul sito.

Di conseguenza in febbraio la Provincia ha disposto la revoca di una decina di autorizzazioni: toccherà ai capannisti predisporre uno studio da inviare all’Ente gestore delle Torbiere “affinché gli Enti preposti possano procedere alla valutazione d’incidenza prevista dalla normativa vigente”.

Niente rinnovo, quindi, finché non sarà possibile valutare gli esiti dell’impatto sulla Riserva, ma al momento non si sa a che punto sia l’iter della procedura.

Provaglio d’Iseo: un appostamento fisso da caccia a poche decine di metri dal confine della Riserva

Inoltre, come rileva in un proprio comunicato la LAC, da quanto si evince dai documenti ufficiali esaminati, il provvedimento di revoca ignorerebbe gli appostamenti in terraferma ubicati per lo più nella zona sud, tra Provaglio e Timoline di Corte Franca, nonostante siano a ridosso del perimetro dell’area protetta. Per tale motivo Lac e Gruppo d´intervento giuridico Onlus hanno di recente chiesto all´Ente gestore della Riserva anche la revoca degli appostamenti di terra vicini alla zona umida.

Qui l’articolo uscito sull’argomento  (Bresciaoggi, 19 giugno 2014): http://www.bresciaoggi.it/stories/2722_sebino_franciacorta/762644_torbiere_e_colle_di_san_zeno_la_lac_accusa_leggi_violate/?refresh_ce#scroll=1179

 

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