Il mese scorso le GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) hanno recuperato due imbarcazioni usate dai pescatori di frodo, purtroppo sempre molto attivi in riserva. Il danno non riguarda solo l’ittiofauna tutelata, ma anche altre peculiarità dell’area protetta: sono abbandonati rifiuti, lenze, ami. Il muoversi tra la vegetazione, per cercare appostamenti “nascosti”, è deleterio per le specie vegetali tipiche della torbiera (carici, giunchi, ecc.), che non sopportano il ripetuto calpestio.