Uso dei fitofarmaci, fuori e dentro la Riserva delle Torbiere

Dettaglio da PSA, cartografia uso del suolo: il confine della Riserva è tratteggiato in rosso. In viola i vigneti, che insistono maggiormente nella fascia immediatamente esterna nella zona sud-ovest. In arancione, ad ovest, le zone dei vivai.

Anche le aree immediatamente all’esterno della Riserva, le cosiddette aree sensibili (A.S.), in cui sono presenti  47 ettari coltivati a vite, soprattutto nella fascia meridionale, sono coinvolte  dal regolamento sull’uso dei pesticidi nei vigneti, approvato dai vari comuni franciacortini (ad eccezione di Rodengo Saiano).

Proprio nella zona a sud delle Torbiere, l’analisi di recenti campionamenti d’acqua rileva in alcuni punti parametri chimici diversi rispetto ad altre: il fatto delle maggiori variazioni potrebbe essere messo in relazione alla vicinanza degli scoli delle aree di liscivazione delle superfici coltivate a vivaio e ad altre coltivazioni intensive, anche esterne al perimetro della riserva (PSA-Allegato 1- analisi acque – dic. 2012)

Occorre considerare poi che numerosi sono i corpi idrici/fossi che scaricano nell’area protetta, dopo aver attraversato un più ampio bacino caratterizzato da vaste aree a vigneto. Rammentiamo, ad esempio, che in presenza di corsi d’acqua del Reticolo Idrico Primario e Reticolo Idrico Minore il regolamento impone una “fascia di rispetto” soggetta a varie prescrizioni a seconda di vari fattori: tipo di macchina irroratrice utilizzata, disposizione dei filari, parete fogliare ridotta o sviluppata, presenza di barriere fisiche (siepi, scarpate, argini…).

Tutto questo ci dice quanto sia importante, non tanto o solo rispettare le norme già in vigore, ma andare oltre per una più adeguata tutela del territorio e della salute.

Tale regolamento, a nostro parere, dovrebbe essere applicato anche all’interno della riserva per quanto riguarda i vigneti (circa 5 ettari sparsi qua e là), nel caso contenga disposizioni più restrittive rispetto al Piano  settore agricolo (PSA), specificatamente approvato, nel dicembre 2012, dall’Ente gestore, a tutela del delicato ecosistema. Ad esempio, il regolamento dei comuni della Franciacorta prescrive che nelle zone di rispetto è consentita la distribuzione dei prodotti fitosanitari sui vigneti solo in assenza di vento, mentre nel piano agronomico delle torbiere si vietano i trattamenti in presenza di vento ad una velocità superiore a 7m/s : chi andrà a controllare con un anemometro?

Le disposizioni contenute nel piano specifico per la riserva (v. anche qui)  riguardano però tutti i tipi di colture e precisano, tra l’altro, le distanze da mantenere tra coltivi e specchi d’acqua, disciplinano l’uso e la tipologia di fitofarmaci e concimi, anche se purtroppo non sono stati vietati i trattamenti con diserbanti chimici.

Lamette, 18 ottobre 2013: fervono i lavori di raccolta in un coltivo che pare a “distanza ravvicinata” rispetto alla zona umida più pregiata. Il Piano agricolo prescrive che tra le colture e le  sponde degli specchi d’acqua debba essere interposta una fascia di rispetto di 30 m., in cui è vietato: effettuare lavorazioni del terreno, concimazioni organiche e minerali, trattamenti fitosanitari e diserbanti (PSA art.9 punto 8).

Poiché i documenti concernenti il Piano agricolo non sono ancora stati  messi a disposizione sul sito web dell’Ente gestore, per ora se ne possono scaricare alcuni da qui:

– le norme tecniche http://www.laschiribilla.it/public/Norme.pdf

– la cartografia uso dei suoli http://www.laschiribilla.it/public/TAV1a-Carta.pdf

– Allegato 1 relazione- Riserva Torbiere Relazione Analisi Acque 2012

N.B. Si tratta di file piuttosto pesanti.

 

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