fonte: Bresciaoggi, Domenica 23 Maggio 2010
PROVAGLIO. Parola d’ordine tutela dell’oasi
La nuova governance
«blinda» le torbiere
Un ritorno al passato quando la tutela di una delle zone umide più importanti del nord Europa era un interesse prevalente e comune a tutti i paesi del comprensorio. Il nuovo Consiglio di amministrazione delle torbiere lancia la sfida alle tante, troppe minacce che assediano la Riserva. Una sfida impegnativa alla luce della fisiologica contrazione delle risorse finanziari. Pochi fondi ma idee chiare per un rilancio di un’attrativa naturalistica unica che stenta tuttavia a diventare un motore del turismo e rischia anzi, di venire travolta da progetti di sviluppo edilizio che poco hanno a che fare con la difesa dell’ambiente.
È questo l’affresco emerso l’altra sera a Provaglio in occasione della staffetta ufficiale ai vertici del Consiglio d’ amministrazione della Riserva naturale. Nell’occasione sono stati illustrati i progetti promossi durante il mandato della governance uscente: lo studio di fattibilità per la riqualificazione delle acque, l’apertura dei canali delle lamette, il potenziamento del tratto pedonale ed il completamento del percorso nord. Sia pure fra mille polemiche è stato varato il Piano di gestione che attende ora solo il via libera della Regione. Il board uscente guidato dal presidente Carlo Maffeis, in tre anni ha potenziato anche la vigilanza punto storicamente fragile dell’oasi. Ora la palla passa alla squadra capitanata dal presidente Giovanni Lecchi e composta da Monica Napolitano, Dario Giovanni Lazzaretti, Renato Manenti e Laura Boldi. «Il nostro lavoro proseguirà nel solco di quello del board uscente – ha spiegato Gianni Lecchi -: non ci faremo condizionare da interessi generali ma agiremo solo per il bene della Riserva». F. SCO.