Articolo. Area ex Zumbo

per  visionare/scaricare le osservazioni a suo tempo inviate dall’associazione La Schiribilla clicca qui:

http://www.laschiribilla.it/DOCS/doc.2009/18.12.09%20osserv.progr.opere%20provaglio.pdf
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fonte: Bresciaoggi, Martedì 16 Febbraio 2010
PROVAGLIO. Opere nell’area delle Torbiere

 

Cemento nell’oasi:
il progetto avanza
aspettando il Tar

Fausto Scolari
La Giunta boccia le osservazioni di Legambiente e La Schiribilla
Si inasprisce l’annoso braccio di ferro sulla gestione delle Torbiere ingaggiato da associazioni ecologiste e Amministrazioni civiche del comprensorio dell’oasi lacustre.
L’ultimo schiaffo alle richieste di una stretta tutela auspicata da sempre dal mondo ambientalista è giunto dal Consiglio comunale di Provaglio. L’aula ha respinto con i voti della maggioranza e l’astensione delle minoranze le osservazioni presentate da Legambiente e dall’associazione «La Schiribilla» che chiedevano di congelare il progetto di costruzione della sede del consorzio. Il quartier generale dell’ente di gestione – secondo i dettami del piano delle opere pubbliche di Provaglio -, dovrebbe collocarsi nell’area ex Zumbo, un sito – sostengono gli ambientalisti e animalisti – particolarmente vulnerabile per l’ecosistema delle Torbiere.
IN ALTERNATIVA A UN EDIFICIO dall’«impatto ambientale non trascurabile», le due associazioni proponevano di realizzare soltanto un magazzino da adibire ai mezzi e alle attrezzature strettamente legate alla manutenzione dell’oasi. La nuova sede del consorzio poteva – secondo Legambiente e La Schiribilla – essere collocata nei locali del Monastero San Pietro in Lamosa. «In ogni caso – si leggeva nella relazione allegata alle osservazioni -sarebbe opportuno attendere non solo l’esito del ricorso amministrativo pendente sul progetto ma anche l’approvazione definitiva del Piano di gestione delle Torbiere». Ipotesi bocciate senza riserve dalla Giunta.
L’ESECUTIVO HA OSSERVATO come la realizzazione sull’area ex Zumbo della sede del Consorzio fosse inserita nel programma elettorale. «Il fabbricato presenta un risibile impatto ambientale – si legge nel pronunciamento che ha respinto le osservazioni – visto che sarà composta da un ufficio, una sala didattica e servizi igienici». I rappresentanti guidato dal sindaco Giuseppina Martinelli hanno spiegato in aula che il magazzino non rientra nel piano di opere comunali perchè di competenza del Consorzio che lo realizzerà in futuro.
«Il ricorso al Tar – ha concluso il primo cittadino – non impedisce il proseguimento dell’iter del progetto che fra l’altro è inserito e autorizzato nel Piano di gestione della riserva».

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