URBANISTICA. In vista dell´approvazione in Consiglio il Piano di governo del territorio è passato sotto la lente di Milano
Troppo cemento all´orizzonte
La Regione in pressing su Iseo
Giuseppe Zani
Il Pirellone «boccia» il residence al confine con le lamette a lago, auspica la tutela delle aree naturali e sollecita tagli al consumo di suolo
Meno cemento, più «coccole» al panorama. O per usare il lessico dei burocrati, un Pgt più attento a contenere il consumo di suolo e a preservare le caratteristiche del paesaggio. È quanto auspica, anzi chiede una lettera inviata in questi giorni all´Amministrazione comunale di Iseo dalla Regione. Il tono della comunicazione è cortese, le prescrizioni contenutevi sono formulate in termini di «suggerimenti a titolo collaborativo», ma poi scatta l´indice ammonitore: in vista della sua prossima approvazione, il nuovo strumento urbanistico dovrà recepire le indicazioni date da Milano, «a pena di inefficacia degli atti assunti».
Tre le osservazioni di maggior rilievo. La prima riguarda il dimensionamento teorico decennale: 1.056 abitanti aggiuntivi, a fronte degli attuali 9.025. «Le scelte- scrive il Pirellone- risultano coerenti con l´obiettivo dichiarato dal Pgt di mantenere forme urbane compatte, meno coerenti con quello di minimizzare il consumo di suolo agricolo».
IL PGT ADOTTATO È SCANDITO inoltre da due piani operativi quinquennali e prevede la possibilità che, se il 50% dell´intera quota insediativa ipotizzata verrà edificato prima che finisca il primo lustro, si possa anticipare la realizzazione della seconda quota. Un meccanismo da precisare, per il Pirellone: vanno cioè individuate le esigenze prioritarie e le eventuali proposte in esubero, integrando gli strumenti attuativi «con elementi in grado di rilevare l´effettiva risposta del mercato immobiliare e la consistenza delle quote di invenduto».
La seconda osservazione è incentrata sulla rete ecologica comunale: va meglio dettagliata, secondo il Pirellone, studiata nelle possibili interconnessioni, perimetrata a dovere e riportata in cartografia. «Si segnala inoltre- si legge nel documento licenziato dai tecnici regionale – che è presente verso il confine con Paratico un varco da mantenere e deframmentare». Chiaro il riferimento alla rotta migratoria dei rospi bufo bufo il cui approdo a lago rischia di essere sbarrato dalla costruzione di un villaggio turistico.
L´ambito di trasformazione previsto all´ex supersolaio (dove il Comune vorrebbe autorizzare un residence), confinante con le lamette a lago, è invece bocciato esplicitamente dal Pirellone: «Si ritiene che l´area debba essere rinaturalizzata valorizzando il reticolo idrico».
Molte le prescrizioni sul versante della tutela ambientale. Tra le altre: la continuità ecologica, laddove interrotta dalla pressione antropica, andrebbe ripristinata; le superfici dei parcheggi devono essere permeabili, dotate di alberature e siepi; gli insediamenti di edilizia convenzionata vanno inseriti in un contesto di verde pubblico; l´ex Montecolino deve diventare un elemento di ulteriore fruizione e valorizzazione paesaggistica del fronte lago.
La terza osservazione è relativa all´istituto della compensazione urbanistica, una potente leva contrattuale in mano all´Amministrazione comunale. Il Pgt contempla in alcuni ambiti un indice territoriale minimo e uno massimo di Slp (superficie lorda di pavimento). «Non è chiaro- scrive Milano- l´utilizzo della Slp massima finalizzata a perequare o compensare situazioni anche fuori ambito o realizzare opere pubbliche anche esterne all´ambito».