Nuova urbanizzazione dietro il campo sportivo di Iseo: l’Ente gestore della Riserva esprime parere favorevole all’esclusione di successive fasi di valutazione d’incidenza ambientale e VAS e detta una serie di condizioni a tutela del sito.
Una mini oasi naturalistica, una fascia perimetrale di alberature di specie autoctone, la protezione di fondali e ripe del reticolo idrico minore e la richiesta di un cronoprogramma in vista delle opere di demolizione dei due ex magazzini nella Riserva delle Torbiere: queste in sintesi le prescrizioni dell’Ente gestore della Riserva interpellato riguardo al progetto di realizzazione di un supermercato con parcheggio nell’area retrostante il campo sportivo iseano, tra Via Europa e Via Paolo VI.
La zona interessata dalle nuove edificazioni, a oggi un’area verde con uno sterrato già utilizzato a posteggio, distante circa 500 m. dall’area protetta, dovrà, secondo la Valutazione d’incidenza relativa al PGT, continuare a svolgere un’importante funzione nell’ambito della rete ecologica.
Perciò l’Ente Riserva ha espresso una serie di disposizioni riguardanti la zona a verde (dove il PGT inizialmente prevedeva posti per sosta autobus): l’area dovrà svolgere funzione di ricostituzione di habitat, oltre che un’azione di dissipazione e laminazione delle acque pluviali.
Circa i due decrepiti edifici presenti nella zona B delle Torbiere la cui volumetria è trasferita a completamento di quella proposta per il nuovo supermercato, ricordiamo che per tali fabbricati il vigente Piano della Riserva prevede una destinazione per attività di tipo pubblico e che La Schiribilla, al tempo delle osservazioni in fase di adozione del nuovo strumento di gestione, aveva sollecitato il trasferimento della cubatura al di fuori delle Torbiere.
La demolizione degli immobili e il ripristino ambientale costituiscono, quindi, per il sito comunitario un’azione positiva. L’Ente gestore ha richiesto in particolare un piano di cantierizzazione comprendente un cronoprogramma delle opere che, per non interferire con l’avifauna nidificante, saranno da realizzare tra il 1° novembre e il 28 febbraio. Anche il progetto di ripristino naturalistico dell’area sgombrata dovrà essere sottoposto a una valutazione dell’Ente Riserva.
Per il nuovo fabbricato inoltre sono richiesti l’inserimento di elementi di attenzione per i possibili impatti per l’avifauna con la struttura (in particolare parti vetrate), cassette nido per passeriformi e bat box per pipistrelli.
Certamente c’è consumo di nuovo suolo, anche se in parte compensato dalla traslazione della cubatura ora presente in Riserva e dal fatto che già una zona dell’area oggetto del progetto è occupata da un parcheggio. L'importante, se sarà dato il via alla nuova urbanizzazione, è che le prescizioni non rimangano a lungo sulla carta! Anzi sarebbe meglio che si partisse dal ripristino naturalistico in Riserva.
Ma sono anche tante le aree dismesse! E servono o no altri supermercati a Iseo, tenuto conto che il PGT prevede altre strutture commerciali, una a Covelo e un’altra ancora nei pressi del cimitero?
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Di recente si è espressa anche la categoria dei commercianti (Giornale di Brescia 21.10.2015):
«Siamo arrabbiati e spaventati dall’avanzata di una grande distribuzione che sta facendo piazza pulita di negozi e botteghe- ha detto Massimo Sabadini, presidente delle "Botteghe del lago"…. Siamo convinti che per conservare in Iseo caratteristiche attraenti sia necessario evitare nuovi grandi magazzini. Perché? Introducono connotati più simili a quelli di una periferia di città che a una cittadina di lago, e questo non è bello»…