comunicato stampa

Iseo, 4 maggio 2012                             COMUNICATO  STAMPA

Manomissioni in Lametta: grave rischio per la biodiversità nella Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino

 •          Nel marzo scorso in Lametta, proprio a ridosso della pregiata zona A (compresenza  di  rilevanti  valori  avifaunistici  e flogistico – vegetazionali) abbiamo scoperto per caso che ettari di terreno, prima coperti da prato da sfalcio, sono stati completamente trasformati in seminativo, con pacciamatura di teli di plastica.

•          Le nuove tavole tematiche della vegetazione, aggiornate al 2008 dall’Ente gestore proprio a supporto del nuovo Piano, individuano, in gran parte della fascia compresa fra la pregevole area umida verso il lago e via Colombera, ambienti di interesse comunitario, caratterizzati da un susseguirsi di prati da sfalcio, dominati da molinio arrhenatheratalia.

•          Nei Siti Natura 2000 i prati da sfalcio vanno mantenuti o recuperati a tutela della biodiversità, tanto che, poiché la conversione in coltivi rappresenta un danno elevato per l’equilibrio ecologico, vi sono norme (Indennità Natura 2000) che prevedono contributi/incentivi per il mantenimento dei prati e anche per la conversione dei coltivi in prati!

•          CIONONOSTANTE IN LAMETTA SI VA IN CONTROTENDENZA: distrutto il prato da sfalcio, crescono tra le coperture di plastica le nuove piantine, mentre, al momento in cui scriviamo, non è ancora pervenuta, a fronte delle nostre segnalazioni, una risposta chiarificatrice dell’Ente gestore del Sito.

VEDREMO UNA RISERVA PLASTIFICATA E SPOGLIATA DI BIODIVERSITÀ?

Riteniamo che sia gravemente a rischio il delicato ecosistema del Sito:

– i prati da sfalcio oltre che conservare la ricchezza floristica dell’ambiente sono molto importanti per la sopravvivenza dell’avifauna;

– tali terreni sono addossati alla torbiera bassa alcalina (zona A), un habitat le cui indicazioni gestionali prevedono, tra l’altro,  la salvaguardia del regime idraulico sia da opere di dreno sia dall’introduzione di nutrienti;

– la trasformazione in coltivo di un prato da sfalcio creerebbe inoltre un gravissimo precedente: immaginiamo le conseguenze se tutti i prati da sfalcio dovessero trasformarsi in seminativi!

Chiediamo perciò all’Ente GESTORE, responsabile in primis del Sito Natura 2000, un immediato intervento che porti al ripristino dei luoghi, nel rispetto della normativa vigente, riservandoci di segnalare la situazione ad altre Autorità competenti.

Legambiente Franciacorta         legambientefc@virgilio.it

Legambiente Bassosebino          legambiente.bassosebino@gmail.com

Ass. La Schiribilla                     info@laschiribilla.it  

Ass. Monte Alto                         associazione.montealto@gmail.com

qui il comunicato stampa corredato da immagini: 

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Un’audizione fuori tempo massimo?

Speriamo di no.

 

Mercoledì 11 aprile, a distanza di un anno dalla richiesta, i portavoce delle associazioni, interessate alla tutela delle Torbiere del Sebino, hanno potuto finalmente esprimere le proprie preoccupazioni alla VIII Commissione regionale (Agricoltura, Parchi e Risorse idriche), in vista del via libera al nuovo Piano di gestione della Riserva, il cui iter di approvazione è stato tormentato e non privo di rilevanti incongruenze.

 

Il timore è che i numerosi fattori di pressione e abusi in atto da molto tempo sul sito (urbanizzazione nelle zone limitrofe, inquinanti nei corpi idrici, pesca di frodo e bracconaggio soprattutto in Lametta, prelievi d’acqua dalle vasche, gare di pesca sportiva, bonifiche e colmate, solo per citarne alcuni)possano aggravarsi, qualora nel nuovo strumento gestionale non siano introdotte misure più restrittive, rispetto a quelle già deliberate in sede di Consiglio regionale.

 

Si paventa, in particolare, che sia snaturato il ruolo della zona C di rispetto, che pure è parte integrante dell’ecosistema protetto Sito Natura 2000 (SIC, ZPS), tanto più che, proprio in questo periodo, si assistenelle Lamette, alla distruzione di alcuni ambienti naturali a ridosso dell’area più pregiata, con la messa a coltura (l’area è totalmente coperta da teli di plastica! v. anche post precedenti) di terreni caratterizzati da habitat d’interesse comunitario. A tale riguardo varie associazioni stanno inoltrando solleciti all’Ente gestore perché intervenga a tutelare la biodiversità.

 

Come già richiesto nel tempo in varie sedi, i rappresentanti delle associazioni, anche in occasione dell’audizione, hanno rilevato l’importanza che all’area protetta sia garantito un apparato normativo chiaro e rigoroso, che disciplini tutte le attività antropiche presenti nel sito e che non si presti a interpretazioni arbitrarie che potrebbero dar luogo a deleteri contenziosi.
L’ultima parola spetta alla Giunta regionale che, a breve, delibererà definitivamente sul Piano.

 

Qui il “promemoria” che ricostruisce l’iter del Piano di gestione e le varie questioni illustrate dai rappresentanti delle associazioni (Silvio Parzanini e Maria Bersi) in occasione dell’audizione:www.laschiribilla.it/DOCS/doc.2012/audizione%20Regione11.04.2012.pdf

comunicazione: Riserva, nomina rappresentante associazioni ambientaliste

Informiamo che, ai sensi dell’art. 7 dello Statuto dell’Ente gestore della Riserva, le associazioni Monte Alto, Legambiente Bassosebino, Legambiente Franciacorta e La Schiribilla hanno provveduto a nominare Angelo Danesi quale rappresentante delle associazioni ambientaliste nella Comunità della Riserva. Il nominativo è stato comunicato all’ Ente gestore in data odierna (24 marzo 2012).

Qui il nuovo Statuto: http://www.torbiere.it/ita/NUOVO%20STATUTO.pdf