CONVOCAZIONE COMUNITA’ DELLA RISERVA, Giovedì 20 febbraio 2020

 

CONVOCAZIONE COMUNITA’ DELLA RISERVA

Giovedì 20 febbraio 2020, alle ore 18.00

1. Esame ed approvazione Rendiconto dell’esercizio finanziario 2019 e relativi allegati;

2. Esame ed approvazione Bilancio di previsione esercizio 2020–Bilancio 2021- 2022 – Relazione previsionale e programmatica;

3. Approvazione Nota aggiornamento al Documento Unico di Programmazione (D.U.P.) 2020-2022.

Convocazione Comunità FEBBRAIO 2020

 

 

 

Alberi pericolanti sulla provinciale: l’Ente gestore della Riserva pronto a intervenire

Come noto negli ultimi tre anni si sono succeduti eventi metereologici di forte intensità che hanno determinato la caduta a terra di diverse piante arboree o rami presenti al margine della Riserva in fregio alla provinciale (in territorio del Comune di Iseo), raggiungendo in diverse occasioni la carreggiata stradale con grave pericolo per l’incolumità pubblica.

La Riserva ora interviene con un’operazione di prevenzioneNel corso del dicembre 2019 il Dott. Forestale Marcello Baiguera del Consorzio Sebinfor (al quale la Riserva ha aderito nella primavera scorsa,15_2019) ha prodotto una relazione tecnica descrivendo lo stato generale delle alberature e indicando le modalità di messa in sicurezza di quel tratto stradale. (RELAZIONE_CONSORZIO_SEBINFOR)

Dall’indagine tecnica sono emersi gli interventi più idonei a dare risposta alle criticità per la sicurezza al transito veicolare sul tratto viario dalla rotatoria del “Ciochet” a quella nei pressi del campo sportivo di Iseo. Risulta necessario operare complessivamente su circa un centinaio di individui per uno sviluppo lineare di 2 chilometri, con una serie di abbattimenti selettivi e, dove possibile, interventi di sola potatura:

  • Abbattimento al piede. Una quindicina di pioppi, sei salici, quattro olmi, due robinie e un platano, tutti appartenenti alla classe D, saranno abbattuti per le condizioni strutturali gravemente deteriorate. Alcuni, tra l’altro di notevoli dimensioni, sono radicati talmente vicino al ciglio stradale che è improponibile su di essi la potatura dei rami, perché tale intervento sarebbe così invasivo da modificare irreparabilmente la struttura morfologica dell’albero e la sua funzionalità fisiologica, con il rischio di creare negli anni a seguire problematiche ancora più gravi di quelle che si stanno riscontrando al presente.
  • Potatura. Tale intervento sarà a carico di tutte quelle ramature che più pericolosamente incombono sul sedime stradale, nell’intento di prevenire la loro rottura ed il loro sbrancamento, con il conseguente schianto diretto sulla carreggiata, come avvenuto negli ultimi anni a causa di eventi meteorici particolarmente violenti.
  • Confini incertiNella relazione è messa in evidenza anche la necessità di una più accurata indagine catastale per individuare inequivocabilmente i confini e, di conseguenza, quale sia il titolo di proprietà delle aree interessate (Riserva/Provincia/Comune), poiché l’individuazione precisa della proprietà dei mappali ha dirette ripercussioni sull’iter autorizzativo da mettere in atto per l’effettuazione degli interventi manutentivi che andranno previsti. 

Stando alle deliberazioni che riguardano l'appalto, i lavori dovranno essere eseguiti entro la fine di febbraio 2020, con una durata stimata in due settimane. L’Ente gestore impegna a bilancio € 16.881,75 per lavori e oneri della sicurezza.

 

 

Torbiere: nuova sede Ente gestore. Da Cremignane al Monastero…o al centro visitatori?

"La parte pubblica del Monastero di San Pietro in Lamosa a Provaglio d’Iseo potrebbe diventare la nuova sede dell’ente che gestisce le riserve delle torbiere. La candidatura è stata avanzata da Giancarlo Onger, neo presidente della Fondazione culturale San Pietro in Lamosa Onlus, che gestisce questa porzione monasteriale, con una lettera inviata al presidente del Consiglio di gestione dell’Ente Riserva Naturale delle torbiere del Sebino."

Leggi qui: – https://www.bresciaoggi.it/territori/sebino-franciacorta/torbiere-sede-al-monastero-1.7917237

Leggi qui: – http://parchibresciani.it/wp-content/uploads/img/parchi/09torbiere/notizie/2020/09torbiere_gdb01.02.20.jpg​

Leggi qui: – https://www.bresciaoggi.it/territori/sebino-franciacorta/il-rebus-delle-torbiere-per-la-sede-dell-ente-un-vertice-in-provincia-1.7924477​

Quindi niente a Cremignane? Da quel che si è appreso, verrà anche valutata l’opportunità di utilizzare come sede amministrativa il Centro visitatori della Riserva (Iseo).

Che dire? La nostra associazione, quando nei tempi andati si prospettava l’idea di collocare la sede dell’Ente gestore (ex Consorzio) all’interno della riserva nell’area ex Zumbo, si mobilitò per impedire tale realizzazione, che per altro è ancora prevista dal vigente Piano di gestione! Fortunatamente, all’interno della riserva si realizzò solo il magazzino e il resto è rimasto sulla carta e pensiamo che lì rimarrà!

La nostra proposta alternativa fu proprio quella di ospitare la sede nel Monastero.

P.S. Dopo il vertice in Broletto delle parti interessate, per l'anno in corso la sede rimarrà dov'è ora, quindi si è deciso di rimandare la scelta.

STOP AI PARCHEGGI A PAGAMENTO PRESSO IL MONASTERO DI SAN PIETRO IN LAMOSA

STOP AI PARCHEGGI A PAGAMENTO PRESSO IL MONASTERO DI SAN PIETRO IN LAMOSA

Quando fu introdotto nel 2016 il pagamento, l’Ente gestore della Riserva epresse contrarietà, considerando che l'ingresso di Provaglio di Iseo, vista anche la presenza del Monastero di San Pietro in Lamosa, è quello maggiormente utilizzato dai visitatori.

 L’uso ritornerà gratuito. Così ha deciso la nuova amministrazione provagliese che intende acquisire l’area risultata essere di proprietà delle Ferrovie. Nelle previsioni anche un servizio di bici condivisa (bike sharing). 

[fonte: Giornale di Brescia 3 febbraio 2020]

Leggi quiRitorna gratis la sosta al Monastero

Lamette: pulizia del 25 gennaio 2020, un video

Il video girato da "Caccia e dintorni" in occasione della recente pulizia ai bordi dei canneti nelle Lamette (25 gennaio 2020)https://www.youtube.com/watch?v=AD0Z4Jdqzoc&feature=youtu.be&fbclid=IwAR370JrMf2keo0-3-GN6XVqCwFvbOT6lQaJR7r1fQ996lTTYrdqq_uagtt8

Solo alcune considerazioni:

interessante vedere dal vivo la situazione della zona, almeno quella che è visibile in superficie. Non sono mancati, però, tra i rifiuti rimossi anche quelli derivanti dalla pregressa attività di caccia dei capanni a lago, anche se nel servizio non sono menzionati. 

– sappiamo poi dell’inquinamento da piombo, ricordando, tra l’altro, che un appostamento da caccia era a soli 120 metri dal confine della Riserva, quando già al tempo era in vigore la normativa col divieto di utilizzo di munizionamento a pallini di piombo nel raggio di 150 m dalle rive più esterne delle zone umide. Nella relazione ornitologica del 2016 il gruppo G.R.A. (Gruppo Ricerche Avifauna) esplicitava:  "Sarebbe interessante conoscere i livelli di concentrazione, all’interno dei sedimenti lacustri, di frammenti di piombo derivanti da diversi decenni di attività venatoria”. A questo proposito segnaliamo che la Commissione Europea sta elaborando nuove norme per limitare l'uso di munizioni da caccia contenenti piombo nelle zone umide.

– per quanto riguarda la possibilità di ricorrere a tagli e incendi del canneto per favorirne il rinnovamento, ricordiamo che lo stesso Piano di Gestione delle Torbiere del Sebino prevede la possibilità di sperimentare l’efficacia del contenimento del canneto confrontando le pratiche del taglio e dell’utilizzo del fuoco controllato, con sperimentazione su superfici campione di 50×50 mq. Tale tipologia di intervento ci era stata confermata dall'Ente gestore nella lettera ricevuta dalle associazioni nell’agosto 2018 in seguito alla segnalazione sulla sofferenza del canneto. L’intervento con la pratica del fuoco non ci risulta poi sia stato effettuato. A bruciare una parte del canneto ci pensò nel gennaio del 2019 un incendio.

 

CONVOCAZIONE COMUNITA’ DELLA RISERVA: nomina del Revisore dei Conti

Sabato 1 febbraio 2020 alle ore 10.00

CONVOCAZIONE COMUNITA’ DELLA RISERVA

presso la Sede dell’Ente gestore della Riserva per la nomina del Revisore dei Conti (AVVISO-acquisizione-candidature-per-la-nomina-del-Revisore-dei-Conti, art. 16 dello Statuto, durata incarico quinquennale).

La seduta è pubblica.

All’ordine del giorno nessun altro argomento, nonostante la proposta del Consiglio di Gestione di modificare lo Statuto per spostare la sede nel comune di Iseo (v. qui).

P.S. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA COMUNITA’ DELLA RISERVA N. 01 DEL 01.02.2020: comunità1.2.2020

Nominata la dott.ssa ELISABETTA MIGLIORATI Revisore dei Conti dell’Ente

Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino per i prossimi 5 anni

Pulizia lamette: un invito molto “riservato”

Apprendiamo oggi a sorpresa, leggendolo sul Giornale di Brescia nella rubrica settimanale "cacciapensieri", che sabato 25 gennaio si svolgerà una nuova operazione di rimozione dei rifiuti nell'area delle Lamette. 

Nessun comunicato pubblico da parte dell'Ente gestore, come invece fatto in passato, quando si esplicitavano anche tempi e modalità di intervento, tra l'altro concordate con la Prefettura, vista anche la peculiarità naturalistica del sito. 

Come si legge nell'avviso di Federcaccia, il neo presidente Bosio ha scritto direttamente a tutte le associazioni venatorie della Provincia di Brescia chiedendo la disponibilità degli associati a partecipare ad una giornata di pulizia che è stata organizzata per sabato 25 gennaio.


CACCIATORI IN VETRINA
Fa un po' pensare questa sensibilità "alle tematiche ambientali" così ribadita nel comunicato:
– "E’ giunta l’ora di dimostrare"…  
– "una vetrina importante per il nostro impegno"…
– "Facciamo vedere a tutti cosa vuol dire pulire e tutelare l’ambiente! "

…c'era bisogno di un presidente cacciatore per mostrarla?
Ricordiamo che in VETRINA è stata per anni e anni l'ostinazione a non rimuovere i capanni da caccia a lago…e ricordiamo anche il contributo per l'inquinamento da piombo (e non solo)…
Ben venga la collaborazione di tutti, ma rimane davvero incomprensibile questa chiamata a raccolta "riservata" alla sola categoria dei cacciatori.

P.S. Apprendiamo che in giornata, a scoppio ritardato, è pervenuto un laconico invito a due associazioni ambientaliste:

 

Torbiere, rappresentanti delle associazioni: C’È QUALCOSA CHE NON QUADRA

1) AGGIORNAMENTO DELL’11 GENNAIO 2020

Dopo la rettifica dell’invito rivolto dal presidente Bosio per l’individuazione del rappresentante delle associazioni del territorio nell’ambito della Comunità della Riserva (v. qui: http://www.laschiribilla.it/public/?p=5380), a metà dicembre un gruppo di associazioni ambientaliste ha scelto a maggioranza  Matteo Lanciani, il cui nominativo è stato comunicato all'Ente gestore.
Fin qui tutto a posto…ma, per quanto riguarda le altre associazioni interessate, sul sito dell’Ente gestore compaiono nuovamente distinti 1 rappresentante delle associazioni venatorie e 1 rappresentante delle associazioni piscatorie, cioè 2!
Che dire? Rettifica della rettifica? Sarà un refuso o altro pasticcio?

2) AGGIONAMENTO DEL 14.01.2020
Sempre più pasticcini? …Compare sul sito della Riserva un'ulteriore modifica riguardo ai rappresentanti delle associazioni venatorie/piscatorie nella Comunità, con introduzione di una voce che non è contemplata nello statuto: “altri portatori di interesse”. 
In tal modo è stato inserito, oltre a 1 nominativo delle associazioni venatorie, anche 1 "portatore di interesse" di una associazione piscatoria.

3) AGGIORNAMENTO DEL 16.01.2020
Sul sito dell'Ente altra modifica: spariscono tutti i nominativi…

Rimaniamo fiduciosi in attesa delle nomine definitive…nel rispetto dello Statuto.

La Riserva delle Torbiere del Sebino e i suoi toponimi

"Anticamente la Torbiera (termine con cui si identifica un territorio ricco di torba o il luogo in cui se ne è scavata, come nel nostro caso) era detta Lama. Così si nominavano quei terreni che, per periodi più o meno lunghi dell’anno o stagionalmente, venivano allagati dall’acqua e che difficilmente venivano seminati.

Oggi il territorio della Riserva noi lo chiamiamo genericamente “Torbiera” ma i vecchi escavatori di torba ne ricordano i vari appezzamenti, detti candéle con vecchi toponimi, alcuni invariati nei secoli, altri coi nomi dei proprietari, oppure con nomi nati per caso per ricordare fatti o avvenimenti o cose inerenti il luogo.
– Ecco allora la Candéla de la Màchina, dove un tempo era installata l’idrovora a vento, poi la Magiùra (la maggiore), lo specchio d’acqua più grande, i Pilù, dove si ergevano i piloni di base ai tralicci elettrici, ma anche la Bisìnia, in onore alle conquiste dell’Impero
d’Etiopia nel ’36-’38.
I Sìch invece è il punto più profondo, qui vennero scavati fino a cinque tagli di torba (4/5 metri), le Tése sono rimaste famose in quanto, nel ’43, il più grande dei barconi adibiti al trasporto della torba, la leggendaria Rosa vi affondò con il suo carico di torba bagnata.
Anche le strade avevano il loro nome: la Bià Réta, tutt’ora esistente, che inizia al deposito ex-Comergas e la sua parallela detta Bià della Regina.
– Le candéle dei Senàgoi e dei Cavrì riportano gli antichi nomi di : Lama del Senagolo Grande, Lama dei Caprini, ma anche Lama del Segabolo di S. Pietro (di Cremignane), Lama del Molino, Lama del Piubecco.

Antichi nomi, vecchi lavori, immani fatiche, vite d’un tempo non troppo remoto che ci han dato in eredità questo gioiello naturalistico, così tipico, così unico per la sua storia, che noi, troppe volte, superficialmente ignoriamo."
(brano tratto da La Gazzetta Schiribilla, Maggio 1997, testo di Luciano Peroni)

P.S. Le vasche, cioè le “candéle”, sono divise tra loro da argini o briglie di terra, chiamate “bastiù” o “scansei"; le piccole isolette con paglia e canne vengono chiamate “sgorbie”.

Torbiere: a Iseo la nuova sede dell’Ente gestore? Messa in sicurezza dei confini stradali della riserva

Articolo modificato

PROPOSTA DI MODIFICA DELLO STATUTO DELL’ENTE – Il provvedimento, deliberato dal consiglio di gestione del 19 dicembre scorso, prevede che da Palazzo Francesconi (attuale sede in Provaglio) la sede legale della Riserva si trasferisca ad Iseo, cioè nel comune che detiene nell’ambito della Comunità della Riserva la quota di maggioranza relativa (unica motivazione esplicitata). (35_2019)

La proposta va a modificare nello specifico l’articolo 3 dello statuto, quindi dovrà essere adottata dalla Comunità della Riserva e poi sottoposta alla giunta regionale per l’approvazione definitiva. (STATUTO_MODIFICA_2019)

 Pare, ma non si ha certezza ufficiale, che la nuova destinazione possa essere l’edificio in disuso della ex scuola elementare comunale a Cremignane d’Iseo.

P.S.

Qui il verbale del CDG del 19.12.2019 relativo alla “Proposta modifica Statuto vigente”: VERBALE_CONSIGLIO_DI_GESTIONE__DEL__19_DICEMBRE___2019

"Il Presidente Bosio informa i consiglieri che il Comune di Provaglio d’Iseo, senza nessuna intesa o incontro precedente volto a illustrare la questione, ha inviato formale lettera nella quale si informa che per l’utilizzo dell’attuale sede della Riserva, precedentemente sempre ospitata gratuitamente presso la sede Comunale, si richiede un canone di locazione annuo pari a € 12.000,00 a cui sommare l’Iva di legge. Il presidente e i consiglieri concordano nel considerare una tale richiesta fortemente impattante sul bilancio dell’ente, anche tenendo conto che l’attuale contributo annuale del Comune di Provaglio d’Iseo a favore della Riserva per le spese generali di funzionamento risulta pari a 19.800,07. Il Presidente propone quindi di avviare una procedura di modifica dello statuto dell’ente, il quale prevede attualmente che la sede legale dell’ente sia collocata nel Comune diProvaglio d’Iseo al fine di consentire lo spostamento della stessa nel Comune di Iseo, il quale ha già inviato lettera formale nella quale si indica la possibilità di ospitare la sede della Riserva in territorio di Iseo senza alcun canone annuo."

– Articolo uscito sul Giornale di Brescia: http://parchibresciani.it/wp-content/uploads/img/parchi/09torbiere/notizie/2020/09torbiere_gdb03.01.20.jpg

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MESSA IN SICUREZZA DEI TRATTI DI RISERVA LIMITROFI ALLE STRADE

Nel consiglio precedente (VERBALE_CONSIGLIO_DI_GESTIONE__DEL__5_DICEMBRE___2019) il presidente Bosio ha aggiornato i consiglieri rispetto a:

– Predisposizione di idoneo progetto per la sistemazione e messa in sicurezza del tratto di riserva limitrofo alla strada provinciale Rovato-Iseo.

– Anche lungo la strada Provaglio d’Iseo-Iseo sono presenti piante pericolanti. Si richiede agli uffici di segnalare all’ufficio tecnico del comune di Provaglio.

– A fronte della richiesta del Comune di Provaglio d’Iseo di procedere al taglio di alcune alberature pericolanti site nei pressi della località Fontanì e di analoga istanza presentata da un privato, gli uffici della Riserva hanno richiesto alcune piantumazioni compensative del taglio e azioni di eradicazione dell’ailanto. Il proprietario ha manifestato l’intenzione di concedere i mappali interessati dal taglio in comodato d’uso gratuito alla Riserva per 9 anni, permettendo all’Ente gestore di compiere le opportune opere di miglioramento ambientale.