Riserva delle Torbiere: un primo passo per rinforzare lembi di briglie nella Lama

Immagine tratta dall’elaborato grafico del progetto

Ricostituire le briglie presenti nelle Lame, per incrementare la diversità ambientale: questo è l’obiettivo che l’Ente gestore si propone aderendo al bando regionale  con l'approvazione di un progetto specifico denominato “Rafforzamento delle briglie e setti presenti nella Lama della Riserva Naturale Torbiere del Sebino per favorire lo sviluppo di habitat a tutela dell’avifauna acquatica legata alle zone umide”.

Le briglie, che dividono i vari specchi d’acqua della Lama, sono andate incontro ad un progressivo disfacimento, che ha causato una riduzione areale dei relativi habitat e una copertura idro-igrofila insoddisfacente. Questi ambiti, che in precedenza erano parzialmente emersi e mantenevano il canneto ed altri consorzi vegetali tipici, costituendo importanti aree di rifugio e nidificazione, ad oggi sono ridotti a piccoli lembi in continua diminuzione (v. anche relazione ornitica dott. Trotti).

Reintegrando e potenziando le strisce di terreno emerso e la vegetazione che le ricopre ( in particolare  canneti e magnocariceti) ne trarrebbe vantaggio anche la fauna ornitica.  Le specie target che potrebbero beneficiare sono: Tarabuso, Tarabusino, Airone rosso, Moretta tabaccata, Falco di palude, Martin pescatore, Voltolino, Schiribilla, Salciaiola, Cannaiola, Cannareccione, Cannaiola verdognola e Porciglione. 

Sono previsti anche interventi specifici per favorire la nidificazione di martin pescatore (Alcedo atthys), una delle specie target del progetto, ora poco rappresentata nel sito. Nella relazione tecnica si annota che probabilmente il fattore limitante all'insediamento di contingenti più numerosi di questo uccelletto ittiofago è determinato dalla scarsità di siti idonei alla nidificazione. Sulle sponde dei bacini infatti, la vegetazione si assesta e si stabilizza rapidamente, senza lasciare porzioni nude o in erosione attiva, ricercate dalla specie per la costruzione delle cavità di nidificazione (eccezionalmente in loco sono state osservate nidificazioni entro la terra che avvolgeva le radici di grossi alberi schiantati dal maltempo). La realizzazione in questo ambito di siti artificiali per favorire la nidificazione di questo coraciforme è certamente auspicabile. 

Il potenziamento delle aree a canneto offre anche un effetto di protezione ambientale, agendo attraverso la fitodepurazione degli inquinamenti immessi dalle acque degli scolmatori, riducendo la quantità di nutrienti e il rischio di eutrofizzazione delle acque. 

Se il bando andrà a buon fine, con il finanziamento regionale a fondo perduto di 25.000 euro, l’Ente gestore interverrà in via sperimentale e su superfici relativamente ridotte, in una vasca in zona A (in territorio di Provaglio). L’esperimento consentirà di testare soluzioni progettuali che potrebbero in futuro essere applicate in maniera diffusa su ampie superfici, ricorrendo ad altre opportunità finanziarie e di intervento.

P.S. A lavori conclusi:

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Servizio Civile Nazionale: cercansi due volontari per la Riserva delle Torbiere

Servizio Civile Nazionale: cercansi due volontari per la Riserva delle Torbiere

La Riserva delle Torbiere del Sebino ricerca due volontari (età compresa tra i 18 e 28 anni, cittadinanza italiana) per lo svolgimento del Servizio Civile Nazionale, proponendo due progetti:

1 – PARKS4FUTURE: il progetto si sviluppa nell’ambito della comunicazione, dell’educazione ambientale, promozione culturale e del turismo sostenibile.

2 – RETE ECOLOGICA 2030: il progetto di sviluppa nell’ambito della conservazione della biodiversità e della gestione del capitale naturale della Riserva.

Le domande devono essere presentate esclusivamente on line e pervenire entro entro le ore 14.00 dell'8 febbraio 2021.

Ai giovani che svolgono il SCN in Italia spetta per legge un rimborso spese (assegno di servizio) attualmente quantificato in € 14,46 giornalieri, per un totale di € 433,80 lordi mensili (tale somma può essere soggetta a ritenute fiscali qualora il volontario abbia altre fonti di reddito).

Per informazioni consultare il sito internet della Riserva: http://www.torbieresebino.it/ricerca-collaboratori-come-volontari-del-servizio-civile-universale/

 

TORBIERE DEL SEBINO: UN PROGETTO DI TUTELA PER LA RANA DI LATASTE E IL TRITONE CRESTATO ITALIANO

PROGETTO “ANFIBIO”

L’Ente gestore ha predisposto la documentazione per partecipare al bando regionale per la tutela e conservazione di anfibi presenti nella Riserva. 

L'attuazione del progetto mira al monitoraggio e alla ricostruzione di ambienti adatti alla conservazione degli anfibi, oltre che al contenimento delle specie invasive. La Regione finanzierà con una quota del 94% (€ 14.981,04), l'Ente Riserva concorrerà con una quota del 6% pari a € 956,23.

I TRE MACRO-INTERVENTI PREVISTI

1 MONITORAGGIO DELLE POPOLAZIONI PRESENTI ALL’INTERNO DEL SITO

In base a recenti studi sono state individuate diverse aree dove è possibile riscontrare la presenza delle popolazioni oggetto di intervento, in particolare la Rana di Lataste (Rana latastei) e il Tritone Crestato italiano (Triturus carnifex) rinvenuto all’interno della Riserva Naturale da Luciano Peroni nel 2019. Per questo motivo le continue azioni di monitoraggio rivestono un importantissimo strumento di conservazione.

2 CONTRASTO ALLE SPECIE ALLOCTONE 

All’interno delle Torbiere sono presenti il gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii), il gambero di fiume americano (Orconectes limosus) e la tartaruga palustre americana (Trachemys scripta), specie alloctone invasive oggetto di monitoraggio, controllo o eradicazione, in quanto hanno un’incidenza significativa sugli habitat.

In particolare il gambero rosso costruisce tane sotterranee all’interno degli argini e nel sottosuolo, erode gli isolotti rimasti, molto importanti da mantenere in quanto garantiscono area di nidificazione, sosta e foraggiamento di molte delle specie ornitiche protette presenti all’interno delle Torbiere, come  la nitticora (Nycticorax nycticorax), l'airone rosso (Ardea purpurea), il tarabusino (Ixobrychus minutus), il falco di palude (Circus aeruginosus), il nibbio bruno (Milvus migrans), il voltolino (Porzana porzana), la schiribilla (Porzana parva) e il martin pescatore (Alcedo atthis), anche se sono presenti molte altre specie da tutelare, come la Salciaiola (Locustella luscinioides) per cui le Torbiere d’Iseo costituiscono una delle ultime zone di nidificazione di tutta la Lombardia. 

L’erosione di questi isolotti è un grave problema di conservazione in quanto vengono sottratte aree idonee alla nidificazione. Il contenimento di Procambarus clarkii si rende quindi necessario per questa ragione. 

3 RIPRISTINO AREE IDONEE ALLA RIPRODUZIONE 

Il ripristino e/o la realizzazione di piccole zone umide naturali o meno (stagni, pozze, abbeveratoi, fontanili ….) sono tra gli interventi ritenuti in assoluto necessari. Occorre intervenire per asportare il materiale vegetale depositatosi in eccesso, per incrementare la possibilità di insediarsi delle popolazioni di anfibi. In particolare è previsto un intervento di pulizia e asportazione di biomassa nelle due piccole zone umide realizzate sul sedime degli ex magazzini della torba (lungo il percorso nord in Comune di Iseo) e nel fossato di drenaggio delle acque del Reticolo Idrico Minore (zona appena a nord in Comune di Iseo). 

 

 

Documentazione: _approvazione_progetto_per_la_tutela_e_conservazione_delle_specie_di_anfibi_presenti_all_interno_della_riserva RELAZIONE_TECNICA_E_ILLUSTRATIVA

RELAZIONE_TECNICA_E_ILLUSTRATIVA-

TORBIERE. INTERVENTI AGGIUNTIVI PER RIPRISTINO STACCIONATE E GRADINI

Per garantire il perfetto stato di manutenzione di tutto il percorso centrale nella sua lunghezza, soprattutto nel tratto ovest in Comune di Corte Franca, area sulla quale non si è intervenuti nel progetto di manutenzione straordinaria realizzato a fronte degli eventi meteorologici nel 25 settembre scorso, si interviene con altre operazioni integrative.

Quindi lungo tutto lo sviluppo del percorso centrale, saranno risistemati, in particolare, pezzi di staccionate, corrimano e gradini ammalorati. Programmati anche interventi di manutenzione sugli argini, ripristino dei sentieri, ripristino staccionate e messa in sicurezza delle aree esposte all’acqua.

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TORBIERE: INTERVENTI SUPPLEMENTARI IMPREVISTI PER MANUTENZIONE PERCORSO CENTRALE

VARIANTE IN CORSO D'OPERA

Richiederà più tempo la manutenzione straordinaria del percorso centrale, perché si è resa necessaria una variante in corso d’opera per risolvere alcune criticità rinvenute durante i lavori. 

Infatti, all’atto dello smontaggio dei gradini del ponte 6 in lato Provaglio d’Iseo, che mascheravano completamente la struttura portante, sono risultate completamente ammalorate sia la trave longitudinale che quella trasversale di sostegno, che dovranno essere del tutto sostituite.

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Torbiere: un progetto di più ampio respiro per la caccia al siluro

Previa approvazione della Regione Lombardia (UTR Brescia) dovrebbe proseguire, a partire dal dicembre di quest’anno fino a tutto il 2021, l’attività di contenimento del Siluro (Silurus Glanis) che pesantemente minaccia le altre specie ittiche.

Un progetto di maggior respiro territoriale. Dopo le positive esperienze condotte nei mesi primaverili e inizio-estivi 2020 sia in Riserva che nella fascia lacustre prospiciente, il  nuovo progetto, redatto dal Dott. Gaetano Gentili, membro del comitato tecnico scientifico, propone interventi estesi a più ampie porzioni del basso Sebino con particolare riferimento alla fascia litorale ove avvengono le fasi riproduttive delle diverse specie ittiche da proteggere, dal Coregone a dicembre-gennaio, per passare poi al Luccio a fine inverno, al Ciprinidi primaverili ed a seguire con l’Agone e la Tinca. 

Operatori coinvolti. Nell’iniziativa saranno interessati diversi portatori di interesse locale, tra i quali i pescatori professionisti del lago d’Iseo, i pescatori dilettanti, pescatori subacquei e esperti in grado di gestire attività di elettropesca.

Costi richiesti. Si legge nel progetto che, per le caratteristiche dimensionali delle aree coinvolte e per la molteplicità dei soggetti e degli approcci operativi prospettati, le attività previste hanno in questa fase un valore economico complessivo stimato pari a circa 24.000 euro. Si chiede quindi di poter accedere, quando possibile, ai finanziamenti per le aree naturali protette, dedicate a tale tematica.

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– PROGETTO_CONTENIMENTO_DEL_SILURO_TORBIERE_E_LAGO_D_ISEO_(ANNO_2020-2021)

Vigilanza nelle Torbiere: accordi con associazioni ma anche problemi burocratici

– Per potenziare le attività di vigilanza all’interno dei confini della Riserva, ma anche per promuovere azioni di informazione ed educazione ambientale, il Consiglio di gestione, nella seduta del 15 ottobre scorso (delibera_convenzione_associazioni_per_attivita_di_vigilanza_2020), per procedere alla collaborazione con associazioni dotate di guardie particolari giurate, ha approvato lo schema di convenzione tra la Riserva naturale delle Torbiere del Sebino e le associazioni di tutela ambientale per l’attività di vigilanza  nell’area protetta (SCHEMA_CONVENZIONE__RISERVA_ASSOCIAZIONI_2020).

– Risulta, tuttavia, che ci siano ancora cavilli burocratici da superare per rendere possibile l'operatività delle guardie volontarie. 

Si legge sulla stampa (Bresciaoggi 1.11.2020) che il presidente Bosio ritiene di essere a buon punto e che, superate alcune problematiche burocratiche, nel giro di alcune settimane le guardie potranno scendere in campo. Anche la Provincia ha approvato il regolamento di vigilanza proposto dall’ente, mentre dalla Lega per l’abolizione della caccia, che ha detto sì all’intesa, arriva un avvertimento: «Ringraziamo per la disponibilità, ma ricordiamo all’ente gestore che dovrà fare in modo di garantire davvero una effettiva operatività. La battaglia legale durata anni per allontanare i capanni di caccia a lago di fronte alla Riserva – aggiunge l’associazione – non ha messo fine agli appostamenti fissi sulla terraferma a all’attività dei vagantisti che si assembrano per sparare sul confine dell’area protetta».

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P.S.guardie.det_79_2020_-_determinazione_nomina_relative_a_servizio_di_vigilanza_volontaria_associazioni_torbiere_2020​

 

Sospesa la caccia nelle aree Natura 2000 di Brescia, Cremona e Lecco. Stop al prelievo di pavoncella e moriglione

Su ricorso della Lega per l’Abolizione della Caccia, il TAR di Milano con ordinanza ha sospeso l’efficacia di parte del decreto dirigenziale lombardo riguardante  il calendario venatorio 2020/2021: 

•          sull’intero territorio della Regione Lombardia vietato il prelievo di pavoncella e moriglione,  due specie classificate come Spec 1, cioè minacciate a livello globale;

•          vietata la caccia  nelle aree protette (SIC, ZPS) delle province di Brescia, Cremona e Lecco, causa la mancata valutazione di incidenza (VINCA) del calendario venatorio prevista dalla normativa comunitaria.

La trattazione di merito del ricorso è fissata il 15 luglio 2021, nel frattempo la Regione deve adeguarsi all'ordinanza che considera prevalente l’interesse alla tutela ambientale.

Torbiere del Sebino: messa in sicurezza del percorso centrale

Sono stati affidati alla ditta Gardenlake, per la somma complessiva di € 32.940, i lavori per la manutenzione straordinaria del percorso centrale (ora interdetto), danneggiato dall’evento meteorico calamitoso del 25 settembre scorso. Si tratta dell’area senza dubbio più critica, da mettere in sicurezza prioritariamente. Gli interventi interessano palizzate, staccionate, scalini, ma anche tratti della struttura portante di un ponte e buche di “svuotamento” del sentiero. 

L’Ente gestore ha nel frattempo aperto regolare sinistro, richiedendo risarcimento nei termini della polizza assicurativa in essere.

TUTTE LE OPERE DA METTERE IN CANTIERE, ANCHE IN TEMPI SUCCESSIVI,  seguiranno le direttive indicate nel Progetto Definitivo – Esecutivo commissionato alla Società Graia riguardo ad alcuni punti critici individuati lungo gli itinerari pedonali e che sono in condizioni di deterioramento, anche per mancata manutenzione degli elementi lignei  e per fenomeni d’erosione dell’acqua, che hanno portato gradualmente al collasso di porzioni di sentiero a causa della presenza di sostegni spondali deteriorati.

Nella Relazione tecnico – illustrativa (da cui sono state tratte le immagini), a firma dell’ing. Massimo Santorelli, sono stati individuate tre aree prioritarie, di cui due lungo il percorso centrale ed una lungo quello nord. 

Per il ripristino dell’area prioritaria n° 1, sarà necessario operare via acqua: nell’area “ex-Zumbo” sarà predisposta una chiatta su cui verrà montato un escavatore di potenza tale da permettere l’infissione dei pali montanti e che abbia la possibilità di poter montare un vibro – infissore idraulico. La chiatta verrà poi trainata nel punto in cui dovranno essere eseguiti i lavori.

Gli accessi nelle aree prioritarie n° 2 e n° 3 avverranno invece via terra. 

Mappatura delle criticità. Sebbene il progetto prenda in considerazione la sistemazione delle tre aree prioritarie, i tecnici, durante la fase di rilievo, hanno perlustrato tutti i percorsi della Riserva, per individuare ulteriori altre criticità e permetterne una loro mappatura, andando a descrivere per ognuna di esse il livello di priorità (alta e bassa) oltre che le ipotesi di intervento per la loro sistemazione, divenendo così la base conoscitiva per l’Ente gestore che potrà tenerne conto per future progettualità.

 

 

Riserva delle Torbiere del Sebino: bisogna voltar pagina

«TORBIERE, BASTA CON I RITARDI ORA SERVONO AZIONI CONCRETE»
Nuova sinergia tra le associazioni ambientaliste bresciane, per il bene della Riserva naturale Torbiere del Sebino. «Bisogna voltare pagina – sottolineano a gran voce -. Dopo 36 anni dalla sua costituzione questa realtà dalle grandi potenzialità faunistico-ambientali non ha raggiunto i risultati previsti». Una sollecitazione per salvare le Torbiere è stata inviata ai vertici e agli enti responsabili dell’area naturale: l’obiettivo prioritario è mettere fine al degrado. L’iniziativa viene sostenuta da Legambiente circoli bresciani, Lac, Lipu, Oipa, Amici della Riserva, Enpa, La Schiribilla, Lav, Gruppo intervento giuridico, Gruppo giovani ambientalisti Paratico…

Nel dossier messo a punto dalle dieci associazioni, vengono elencate le enormi criticità presenti nella Riserva, con particolare riferimento a cinque grandi temi: rifiuti, affluenti inquinati, vigilanza, impatto attività venatoria, progetto di modifica pista ciclabile Brescia-Paratico…

Leggi quihttps://www.bresciaoggi.it/territori/sebino-franciacorta/torbiere-basta-con-i-ritardi-ora-servono-azioni-concrete-1.8277356;

http://parchibresciani.it/wp-content/uploads/img/parchi/09torbiere/notizie/2020/09torbiere_gdb06.10.20.jpg

Intervistahttps://www.teletutto.it/videonews/torbiere_c_e__preoccupazione/12456.html?&record=50532&sez=&Seldt=2020-10-15&cerca=