LA REGIONE RIDUCE LE NORME A TUTELA DELLE TORBIERE ACCONTENTATO IL PRIVATO, BOCCIATO IL COMITATO! (E IL CONSORZIO)

“La Riserva ora sarà ancora più tutelata”: così i commenti di alcuni politici dopo la recente delibera di Consiglio Regionale, che ha definito confini, riclassificazione e relativi divieti del sito, in previsione dell’approvazione del nuovo Piano di gestione.

 

Ora che si è potuto leggere il provvedimento pubblicato sul BURL (www.laschiribilla.it/DOCS/confini%20riserva/DCR%20IX.263.pdf), le associazioni riconfermano ancor più le preoccupazioni per la salvaguardia del sito.

 

1) Sono state allargate le maglie delle precedenti prescrizioni:

 

– in zona B (riserva parziale con valenza idrogeologica, paesistica e botanica) e in zona C (di rispetto) si consentono nuove possibilità edificatorie

 

– nella zona C (di rispetto) vengono meno divieti quali quelli di campeggio – di danneggiare la flora spontanea, animali selvatici, distruggere i nidi, il loro ambiente – di introdurre specie animali o vegetali estranee – di costituire discariche o depositi di rifiuti – di svolgere attività pubblicitaria, organizzare manifestazioni folcloristiche – esercitare ogni altra attività che comporti alterazioni permanenti alla qualità dell’ambiente ecc.

 

2) È stato operato un inconcepibile declassamento, da zona B a zona C, del territorio della Riserva antistante alla rotonda del Ciochèt. I proprietari del terreno (processo/risarcimento danni per colmate abusive negli anni 90) erano stati bloccati da una denuncia delle associazioni quando, nel 2009, avevano iniziato a spianare/arare per la coltivazione, poiché tali opere erano in contrasto con la normativa della zona B.
Il Consiglio regionale all’unanimità, pur riconoscendo il valore naturalistico dell’area, senza alcuna motivazione inserisce la stessa in una classe di tutela inferiore, aprendo la porta a ciò che prima era vietato! Sacrificata in piccola parte nel 2005 per opera di rilevante interesse pubblico (rotatoria del Ciochèt), ora si sacrifica una bella fetta di torbiera per opere d’interesse privato?

 

Accontentato il privato, bocciato il comitato (e il Consorzio)!
Tale declassamento è in netto contrasto col quadro conoscitivo dell’area protetta aggiornato dal Comitato Tecnico Scientifico del Consorzio, proprio in vista del nuovo Piano: l’area di cui sopra è protetta in zona B (già dal 1997!), per caratteristiche vegetazionali e habitat.

 

3) Pare dunque che il ruolo della zona C non sia più quello di fare da zona cuscinetto e da filtrorispetto a disturbi che potrebbero venire dall’esterno: i disturbi arriveranno dall’interno.

 

4) Pare anche che si dimentichi che la Riserva regionale è anche SIC (Sito di Importanza Comunitaria)e ZPS (Zona di Protezione Speciale) e che rilevante è la responsabilità dell’Ente di gestione nel tutelare il sito della rete Natura 2000.

 

Dopo aver seguito passo dopo passo per anni le sorti delle Torbiere, sempre cercando un confronto con tutti gli Enti interessati, le associazioni confidano ancora che il Piano della Riserva, in via di definizione, intervenga con norme più restrittive.

 

qui il volantino da diffondere: www.laschiribilla.it/DOCS/Volantini/ottobre%202011.pdf
qui il comunicato stampa delle associazioni, corredato da foto e cartine:www.laschiribilla.it/DOCS/doc.2011/Comunicato%20stampa.pdf

La Schiribilla organizza una facile passeggiata lungo la ROGGIA FUSIA

( canale che scorre accanto al fiume Oglio)
per immergersi nelle atmosfere e nei colori autunnali

 

DOMENICA 6 NOVEMBRE 2011 
la passeggiata avrà una durata di circa 2.30/3 ore

 

Ritrovo ore 9 presso stabilimento Niggeler e Kupfer
a CAPRIOLO
Sulla provinciale che sale da Paratico dopo il cartello “Capriolo” alla prima rotonda girare a destra nella Via Niggeler. Si scende sino ad attraversare i binari della ferrovia e si arriva al parcheggio e piazzale della “Niggeler & Kupfer”.

 

N.B. La passeggiata si svolge in piano  accanto alla roggia,  in parallelo e vicino al fiume Oglio con vista su castel Trebecco e castel de Conti…..chiunque volendo può abbandonare il gruppo quando vuole….il percorso consiste nel ritornare sullo stesso sentiero dell’andata… luogo molto “fotogenico”!

 

La roggia Fusia
La roggia Fusia, canale di irrigazione, nasce a Paratico, attingendo acqua dal fiume Oglio; corre parallela al fiume fino a Palazzolo e da qui con due diramazioni raggiunge le campagne di Rovato e Chiari, dove è chiamata “Seriola”. Questo canale artificiale nasce nel 1347 per iniziativa di Oldofredo Oldofredi, nobile di Iseo. Molte sono le vicende legate alla proprietà e alla gestione della Fusia che hanno portato a liti giudiziarie, lotte tra paesi, passaggi di proprietà connessi alla storia dei governanti del territorio, dalle signorie lombarde alla Repubblica Veneta. Anticamente questa via d’acqua veniva usata anche per trasportare materiale con chiatte trainate da animali. Oggi la gestione è affidata al Consorzio di Irrigazione dell’Oglio, il quale di fatto regola il deflusso dell’acqua del Sebino e quindi i livelli del lago.
Qui il volantino con ulteriori informazioniwww.laschiribilla.it/volantini/Fusia.pdf

articoli e comunicazione

Le associazioni ambientaliste avevano da tempo chiesto audizione 

(www.laschiribilla.it/DOCS/doc.2011/audizionecommissioneregionale.pdf)
presso la commissione consiliare di competenza…audizione negata, visto che le cose sono andate avanti e le ass. non sono state interpellate.
Se è stata recepita tal quale la delibera di Giunta regionale che modificava classificazione e divieti, la salvaguardia viene diminuita.
Vedremo, non appena pubblicata la delibera consiliare, se si va davvero verso una maggior tutela. 

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Fonte: Bresciaoggi, 28 Settembre 2011

 

AMBIENTE. Iseo, Provaglio e Corte Franca

 

Maggiori tutele per le Torbiere del Sebino
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità i nuovi confini 

La riserva naturale «Torbiere del Sebino», un’ estensione territoriale di 360 ettari che coinvolge i Comuni di Iseo, Provaglio d’Iseo e Corte Franca, sarà ancora più tutelata. Lo ha stabilito ieri il Consiglio regionale, approvando all’unanimità la modifica dei confini della riserva e adeguando la sua classificazione. Come spiega il relatore del provvedimento Mauro Parolini, consigliere bresciano, l’area, composta da canneti e specchi d’acqua circondati da campi coltivati e con alcune abitazioni, è stata dichiarata Zona di protezione speciale dall’Unione Europea e Sito di importanza comunitaria, e su tutto il territorio della riserva vige il vincolo nazionale «Bellezze naturali». Le modifiche introdotte sono dettate dalla necessità di uniformare il perimetro della riserva a quello dei siti di Rete Natura 2000 e garantire una protezione maggiore degli habitat e dell’ecosistema dell’area. Inoltre viene ora regolamentata l’accessibilità e la fruibilità della riserva introducendo maggiori tutele. «Entro fine anno – promette Parolini – la Giunta regionale approverà il piano di gestione della riserva».
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Fonte: Giornale di Brescia, 28 settembre 2011
Provaglio d’Iseo
Un magazzino per la Riserva delle Torbiere
PROVAGLIO D’ISEOLa Riserva naturale Torbiere del Sebino inizierà ad occuparsi della «pesca mirata» al pesce siluro e nello stesso tempo del ripopolamento ittico di pesci autoctoni grazie ad un progetto e al relativo finanziamento regionale di 122mila euro, curato e redatto da una ditta specializzata di Milano.
Oltre alla parte naturalistica il bando prevede anche una sezione dedicata alla riqualificazione delle infrastrutture, azione che permette al Consorzio di gestione di realizzare il famoso magazzino a disposizione della Riserva. Il tutto, pesca e ripopolamento da una parte e costruzione dell’edificio dall’altra, dovrà essere fatto entro il 31 dicembre 2012. «Questi contributi ci permettono finalmente di costruire nell’area ex Zumbo a Provaglio d’Iseo, ciò che sarà deputato a magazzino per il rimessaggio della barca, delle attrezzature e delle reti, utilizzate dal comitato tecnico scientifico del Consorzio – spiega Gianni Lecchi, presidente dell’ente gestore -. L’abbattimento dell’immobile, ora presente e degradato, sarà a carico del Comune di Provaglio d’Iseo che ha deliberato e messo a bilancio 12mila euro mentre la nuova costruzione verrà realizzata dal Consorzio».
Per quanto riguarda la sede dell’ente, che in origine doveva trovare spazio nella stessa area, verrà rimandata a tempi migliori; sarà preparata la piattaforma per un futuro progetto ma intanto la sede continuerà a rimanere all’interno di Palazzo Francesconi. Partiranno invece tra il mese di ottobre e novembre i lavori per realizzare il percorso pedonale per disabili all’interno della Riserva, anche questo possibile grazie ad un finanziamento regionale di 97mila euro. Il percorso di circa 600 metri partirà dal centro d’accoglienza visitatori di Iseo in direzione della torretta, avrà un’apposita pavimentazione, sarà corredato di pannelli scritti in braille per non vedenti e di altra cartografia sempre in rilievo. Le opere saranno curate dalla Gardenlake, ditta che ha partecipato, insieme ad altre quattro, alla gara d’appalto. Per quanto riguarda invece il Consorzio, l’ente gestore, subirà delle modifiche in seguito alla nuova legge regionale sui parchi e riserve. Il Consorzio diventerà ente di diritto pubblico, entro il 4 dicembre verrà cambiato lo statuto e per la fine del mese di gennaio ci sarà il rinnovo delle cariche; l’assemblea cambierà nome con comitato della riserva.

articolo

Fonte: Giornale di Brescia, 25 settembre 2011

Franciacorta, un regolamento per i fitofarmaci

 

CORTE FRANCA L’input di creare un regolamento sull’uso dei fitofarmaci in viticoltura è giunto dal Comune di Corte Franca, sensibile alla tematica salute-ambiente; dal mese di giugno scorso, dodici sindaci della Franciacorta, insieme al Consorzio di tutela e valorizzazione del Franciacorta hanno deciso di costituire un tavolo di lavoro per la stesura del regolamento, la cui bozza sarà presentata dallo stesso Consorzio per la fine di ottobre. «L’obiettivo condiviso dai Comuni e dal Consorzio per formulazione di un regolamento- spiega Piera Pizzocaro, assessore di Cortefranca – è quello di anticipare le direttive europee che fissano al 2014 l’utilizzo della lotta integrata e al 2016 la revisione di tutti i macchinari obsoleti». Più di un terzo del territorio della Franciacorta* è infatti destinato alla viticoltura (400 ettari su 1.400 comprese Torbiere e fasce boscate) per cui il tema preme davvero a molti.
Corte Franca ha voluto convocare le associazioni ambientaliste del territorio e le liste politiche presenti alle ultime elezioni amministrative: Terra! (che al primo punto del suo programma elettorale aveva appunto la stesura di un regolamento sui fitofarmaci), Lega Nord, Cortefranca per la libertà, Associazione Monte Alto, La Schiribilla, Legambiente, per una condivisione dell’argomento. Prendendo spunto dal regolamento della zona Conegliano-Valdobbiadene, il documento che il Consorzio si impegna a presentare dovrà essere vagliato da Asl e Arpa.
Tra i temi toccati durante i primi incontri tra i portatori di interesse c’è stato quello del controllo del rispetto della futura normativa che potrà essere effettuato, dopo un’adeguata formazione del personale, dalla Polizia locale in collaborazione con quella provinciale. Ma, per il momento, si tratta solo di ipotesi: la parola al tavolo di lavoro.
Veronica Massussi—————*il dato riguarda Corte Franca, non la Franciacorta

 

Note aggiuntive a cura di mbs:

 

– L’incontro si è svolto il 21 settembre scorso, nella sala consiliare del Comune di Corte Franca, numerose le presenze; molto sentito il tema dei possibili impatti sull’ambiente dovuto all’impiego e all’accumulo dei fitofarmaci utilizzati soprattutto nell’agricoltura intensiva (prevalentemente viticoltura) in Franciacorta.

 

– Sebbene le superfici a vigneto siano sempre più estese, dopo decenni di trattamenti – sostiene Legambiente – non si hanno a disposizione dati in merito agli effetti su suolo e acque, nonostante vengano impiegate sostanze ancora pericolose. Si spianano dossi, si disbosca per far posto alle vigne, la biodiversità sta scomparendo.

 

– Il percolare dei vari trattamenti fitosanitari è un rischio anche per la Riserva delle Torbiere, come risulta da vari rapporti scientifici e dalla necessità di uno studio agronomico (previsto dal Piano di gestione sin dall’1988).

 

– In merito alla stesura di un regolamento sovra comunale, da più parti si è sottolineata l’esigenza che l’iniziativa sia condotta principalmente dalle amministrazioni comunali (in primis deputate alla difesa della salute della popolazione) in collaborazione non solo col Consorzio, ma anche con le altre realtà agricole non consociate ed enti quali ASL, ARPA ecc…

 

– A Corte Franca negli ultimi tre decenni le aree destinate a vigneto si sono quintuplicate fino a raggiungere l’estensione di 401 ettari (dato del 2006, VAS del PGT).

 

In molti casi i terreni vitati sono situati a ridosso di nuclei abitati e di strade frequentate, da qui la richiesta al Sindaco da parte di alcuni gruppi locali di adottare (in attesa del “regolamento franciacortino”) con una ordinanza misure minime di tutela dei cittadini (es. le condizioni meteorologiche devono essere tali da garantire la permanenza del fitofarmaco nelle sole aree da trattare, orari in cui effettuare i trattamenti con gli atomizzatori, le distanze da mantenere dall’abitato, le aree di rispetto ecc…).

PULIAMO IL MONDO

La Schiribilla invita a partecipare all’operazione “Puliamo Corte Franca”: chi può dare una mano si presenti domenica 18 settembre alle ore 9 presso il Parco Conicchio, a Timoline di Corte Franca.

 

Preferibilmente segnalare l’adesione telefonando alla segreteria comunale 030 984488

 

La pulizia del mondo non conosce confini amministrativi. Qui la locandina predisposta dal Comune di Corte Franca : www.laschiribilla.it/puliamocortefranca.jpg

Imbarcazioni “riservate”

Il Piano di gestione delle Torbiere  vieta espressamente di accedere e navigare nella fascia a lago e nel canneto, ma , se il confine in acqua non è segnalato, ecco cosa succede: bagnanti e natanti attraccati in riserva, nelle Lamette

www.laschiribilla.it/immagini/20011/Lametta%20agosto%202011.jpg

Diverse boe  sono scomparse, quelle rimaste per lo più sono prive dei cartelli   indicanti il confine della Riserva…

avviso: PGT di ISEO

Sul sito del Comune di Iseo si trovano atti e documenti riguardanti il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) del documento di piano del P.G.T. di Iseo http://www.pgtiseo.it/atti.htm

 

– il giorno 19 settembre è convocata la Conferenza finale della VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

 

– entro il 10 ottobre chiunque è interessato può presentare osservazioni

 

Ricordiamo che l'ambito di trasformazione residenziale che più è a contatto con la Riserva è quello dell'area ex-supersolaio, in Area Sensibile (AS), confinante direttamente con la zona più pregiata delle Lamette.

articolo

Fonte: Bresciaoggi, Sabato 20 Agosto 2011

PROVAGLIO. Estate nera per la flora: i pioppi si ammalano e la vegetazione soffoca le paludi

 

Bagni abusivi e vandalismo «torbiere terra di nessuno» 
Fausto Scolari
La Schiribilla lancia l’allarme: «Roghi dolosi, furti e maleducati serve un giro di vite nella vigilanza per liberare l’oasi dall’assedio»

Le torbiere sono sotto assedio. Una delle zone umide più suggestive dell’Europa sta diventando una terra di nessuno.
Se in prospettiva a preoccupare sono soprattutto le nuove normative regionali sui parchi che potrebbero fare da prologo a colate di cemento nell’area protetta è anche il presente monopolizzato da un’inciviltà diffusa a mettere a repentaglio la sopravvivenza della Riserva. Emblematica la moda che si è diffusa quest’estate: ignorando i divieti, sempre più visitatori si tuffano nelle acque delle torbiere. La punta di un’iceberg di forme di bivacco che non rispettano l’ambiente nè il decalogo di comportamento fissato dal Consorzio di gestione della riserva. A lanciare l’allarme è l’associazione «La Schiribilla».
«Purtroppo ci risiamo – osserva sconsolato Angelo Danesi -: anche quest’anno sempre più persone scambiano la zona umida come un lido balneare. Continuiamo ad assistere a persone che fanno il bagno incuranti delle norme che regolano la fruzione dello spazio». Secondo Danesi è insomma rimasto irrisolto l’annoso nodo dei controlli.
«SIAMO CONSAPEVOLI che vigilare su una riserva naturale di simile estensione senza penalizzare la fruizione dell’oasi non sia una cosa facile – afferma il presidente dell’associazione -, ma è anche vero che di fronte all’escalation di episodi parenti stretti del vandalismo non si può sottovalutare il problema sorveglianza». A questo proposito Danesi fa riferimento all’incendio divampato nei pressi del Funtanì. «Non è chiaro che se le fiamme siano state appiccate volontariamente o si sia trattato di qualche visitatore imprudente che ha gettato un mozzicone di sigaretta ancora acceso o peggio ancora ha cercato di accendere un falò – afferma Danesi -. Dolo o colpa l’episodio è significativo».
MA LE CRITICITÀ NON SONO ancora finite. «Purtroppo – prosegue il portavoce della Schiribilla – c’è da registrare che alcuni pioppi sono attaccati da un parassita simile a quello che sta rovinando i castagni». Come se non bastasse in Riserva è presente pure il fenomeno dei furti di rame: le staccionate a protezione dei percorsi sono rimaste prive dei collarini.
«E non si tratta della prima razzia – ricorda Angelo Danesi -. Alcuni anni fa i ladri rubarono le lastre di rame che coprivano il tetto in lamiera di una postazione lungo il percorso naturalistico».
Il presidente della Schiribilla sottolinea anche il drastico calo delle presenze di alcune specie di avifauna migratoria e nidificante in zona.
«Inoltre – conclude Angelo Danesi – nella riserva prolifera velocissimamente la vegetazione palustre che invade gli specchi d’acqua. Fra questi, quelli meno profondi tra poco rimarranno all’asciutto. Insomma servono urgentemente dei correttivi». A partire dalla sorveglianza.

Breve giro odierno in torbiera

oltre al solito raduno di bagnanti che si rinfrescano nelle acque del sito, notati anche i resti di un incendio (www.laschiribilla.it/immagini/foto/15-8-011%20incendio.JPG) che ha coinvolto una zona di qualche decina di metri quadri nei pressi del Funtanì. Una bravata? Un mozzicone di sigaretta?…

Anche il fenomeno dei furti di rame non ha risparmiato la riserva: le staccionate a protezione dei percorsi sono rimaste prive dei collarini, presi di mira già nei mesi scorsi (www.laschiribilla.it/immagini/foto/rn.torbiere%20010-011.jpg).

 

Purtroppo oltre agli atti vandalici c’è da registrare che alcuni pioppi sono “malati”, attaccati da un parassita simile a quello che sta rovinando i castagni (www.laschiribilla.it/immagini/foto/15-8-011%20pioppo%20malato.JPG).