Avifauna sempre in movimento

14/15 marzo. Interessanti avvistamenti di avifauna migratoria : diversi aironi bianchi maggiori ( più di dieci) in Lametta. Sempre in Lametta un gruppetto di morette tabaccate, presenza abbastanza rara, diverse morette e moriglioni, anche anatre di superficie come marzaiole ed alzavole .. Presenti pure alcuni fistioni turchi, una coppia di falchi di palude e tantissimi aironi cinerini, diversi pendolini. Avvistate anche le prime rondini. Ci sono state segnalate in lametta cinque gru ..

Nella foto: le morette nella zona sud, vasca al confine tra Corte Franca e Provaglio, località Cerreto.

www.laschiribilla.it/immagini/foto/fauna/rn_15-3-012_morette.jpg                            Graziosissime morette, speriamo che, con l’approvazione definitiva del nuovo Piano di gestione della Riserva (ancora fermo in Regione), la vasca che avete scelto come luogo di pausa non venga aperta alla pesca dilettantistica, come purtroppo possibile!

Migratori in movimento…

Venerdì 9 marzo, breve giro nella  Riserva, bella giornata: nella stagione pre-primaverile (da metà febbraio alla prima decade di marzo) i migratori si stanno muovendo, sopratutto in Lametta. Oltre alla consuete specie, come fistioni turchi, marzaiole, morette, è stato avvistato un tarabuso (il più raro airone europeo), uno svasso cornuto, un falco di palude e alcuni piccoli uccelli come basettoni e pendolini.

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La ricchezza archeologica del territorio iseano

L’area delle Torbiere candidata a entrare nel patrimonio Unesco

Con una lettera indirizzata al Sindaco del Comune di Iseo e alle associazioni La Schiribilla e Monte Alto, che avevano sollevato varie criticità riguardo al progetto d’insediamento turistico-ricettivo previsto a Clusane, la Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia ribadisce che tutto il territorio iseano “è interessato da importanti tracce degli ambiti archeologici più rilevanti della provincia di Brescia”.
L’organismo regionale riafferma quindi l’importanza che per tutti gli ambiti di trasformazione previsti dal PGT di Iseo sia preventivamente condotta una “ricognizione storico-archeologica”, considerato anche che “l’area delle Torbiere è stata inserita nel dossier di candidatura del sito seriale transnazionale “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino”, iscritti nella Lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco.

 

(Ringraziamo la Sovrintendenza per l’attenzione riconosciuta alle “piccole” associazioni locali)

 

Qui la lettera ricevuta:
www.laschiribilla.it/DOCS/doc.2012/ISEO-NATURA%202000-prot%201727-7-2-2012.pdf

 

Infohttp://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_1172198430.html
La serie dei Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino si estende sui territori di sei paesi, Svizzera Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia, e comprende una selezione di 111 villaggi palafitticoli ritenuti i più interessanti tra i circa 1000 siti noti. Il sito seriale è composto dai resti di insediamenti preistorici databili fra il 5000 e il 500 a.C. Si tratta di siti spondali ubicati sulle rive di laghi o di fiumi oppure in torbiere che hanno consentito un’eccellente conservazione dei materiali organici…

Quarant’anni fa, sensibilità e lungimiranza…

                       "Le torbiere come bene collettivo "

Abbiamo per caso trovato sul web il quaderno n. 2 della Biblioteca comunale di Iseo, che raccoglie gli Atti del Convegno "Conservazione e valorizzazione delle Torbiere Sebine" organizzato il 22 novembre 1970 da: Comuni di Corte Franca, Iseo, Provaglio d'Iseo, Azienda di Soggiorno Iseo, Scuola Media Iseo.
A distanza di 40 anni, rileggendo alcuni degli interventi, in particolare quelli riguardanti  "Le torbiere come bene collettivo" , bisogna dire che allora alcune persone sapevano essere molto lungimiranti…
Tra i vari passi rilevanti citiamo quello, sempre di attualità, che pone l'accento sulla pianificazione urbanistica:
La conservazione e l'utilizzazione delle torbiere introduce evidentemente un discorso di tipo urbanistico che tenga conto della situazione pianificatoria del territorio in atto e delle indicazioni emerse al proposito in altre sedi.
Zona di rispetto:
La salvaguardia delle torbiere non dovrebbe limitarsi alla stretta superficie delle medesime.
Se, paradossalmente, si riuscisse a mantenerle nella loro integrità pur circondandole di edifici residenziali o industriali, è chiaro che sarebbe almeno perduto il fascino paesaggistico e ambientale che è fatto anche di panorami più vasti, di luci, di silenzio.
Tutto ciò è salvaguardabile a patto di creare un'adeguata fascia di rispetto intorno alle «lame» vere e proprie.
Insediamenti a ridosso delle torbiere sarebbero nocivi alla conservazione ecologica per la difficoltà di controllare alla perfezione ogni influenza dell'ambiente esterno su quello interno (scarichi, rifiuti, gas combusti, ecc…).
È opportuno quindi che i tre Comuni di Corte Franca, Iseo e Provaglio d'Iseo rivedano i loro strumenti urbanistici al fine di inserire le dette aree di rispetto.
Per esemplificare, la zona industriale di Iseo prevista a Sud del capoluogo andrebbe ubicata altrove perché risulta a ridosso dell'ambiente di cui stiamo propugnando la difesa.
E qui emerge l'opportunità di estendere la protezione ad altri ambienti naturali troppo spesso o sempre trascurati o addirittura denigrati. Ci riferiamo alle «lamette», cioè ai canneti del lago, i quali, per la loro natura palustre, potrebbero essere la continuazione delle torbiere.
Tralasciando altri comuni rivieraschi del Sebino, per non uscire dal tema, ci auguriamo che almeno per quanto riguarda il Comune di Iseo, venga tenuto un diverso atteggiamento nei confronti dei canneti, limitando gli interventi di cosiddetta bonifica al minimo indispensabile.

Ecco il quaderno a disposizione di tutti gli interessati:www.laschiribilla.it/02_Conservazione_e_valorizzazione_delle_Torbiere_%20Sebine.pdf

“NUOVO” ENTE GESTORE DELLA RISERVA

tra le novità il rappresentante della Regione e la presenza di componenti designati dalle varie associazioni

 

In seguito all’approvazione della legge regionale (05 Agosto 2011) che modifica l’assetto gestionale delle aree protette, l’Ente gestore della Riserva ha provveduto ad adeguare il proprio statuto (Burl n.3, Serie Ordinaria, 16 gennaio 2012, www.laschiribilla.it/2012/ente%20gestore/SEO3_16-01-2012-2.pdf); inoltre con delibera della Comunità della riserva (N. 1 DEL 30-01-2012,http://openweb.comune.provagliodiseo.bs.it/albo/albo_dettagli.php?id=1004) è stato nominato il nuovo Consiglio di gestione (ex Consiglio di amministrazione).
In sintesi:
Fanno parte dell’Ente gestore: i Comuni di Corte Franca, Iseo e Provaglio di Iseo, la Provincia di Brescia, la Comunità Montana del Sebino, definiti come «enti territorialmente interessati»
Sono Organi dell’Ente Gestore:
a) la Comunità della Riserva (ex assemblea) : ne fanno parte i rappresentanti di ciascuno degli Enti territorialmente interessati; partecipano inoltre ai lavori della Comunità con diritto di parola, un rappresentante delle associazioni ambientaliste, un rappresentante delle associazioni agricole o produttive, un rappresentante delle associazioni venatorie e piscatorie, un rappresentante delle associazioni di promozione del territorio e un rappresentante dei fornitori di servizi turistici presenti all’interno della riserva.
b) il Consiglio di gestione:
rapp. Comune di Provaglio di Iseo sig. Lecchi Giovanni
rapp. Comune di Iseo sig.ra Monica Napolitano
rapp. Comune di Corte Franca sig.ra Naboni Alessandra
rapp. Comunità Montana del Sebino BS e Provincia di Brescia sig.ra Sara Sorosina
rapp. Regione Lombardia sig. Pezzotti Samuele
c) il Presidente: Giovanni Lecchi
d) il Revisore dei Conti

comunicato

Apprendiamo dalla stampa che i progettisti del nuovo villaggio turistico a Clusane d’Iseo hanno apportato modifiche che dovrebbero salvaguardare il corridoio ecologico, che diversamente verrebbe occluso dal nuovo insediamento ricettivo. Le associazioni La Schiribilla e Monte Alto (Corte Franca) avevano inviato osservazioni a vari Enti ed Autorità (www.laschiribilla.it/DOCS/doc.2011/lettera%20ass.%20Schiribilla%20e%20Monte%20Alto%20%2012.12.2011.pdf), chiedendo, tra l’altro, la Valutazione d’Incidenza dell’intervento prospettato, a causa dell’impatto che potrebbe verificarsi sul SIC delle Torbiere. L’unica risposta ricevuta ci è pervenuta da Bruxelles: l’uffico della Commissione Europea, che si occupa dei siti Natura 2000, ha attribuito alla nostra segnalazione un codice e ci ha fornito l’indirizzo specifico con cui mantenere i contatti.

Fonte: Bresciaoggi,3/01/2012

Clusane, il villaggio sul lago darà uno spazio anche ai rospi ISEO. I progettisti hanno modificato il piano accogliendo le proposte degli ambientalisti Recinzioni aperte e due tunnel per non bloccare la riproduzione L’ultimo «corridoio ecologico» dovrebbe così essere garantito Qui l’articolo completo: http://www.bresciaoggi.it/stories/Provincia/326468_clusane_il_villaggio_sul_lago_dar_uno_spazio_anche_ai_rospi/

articolo

Fonte: Giornale di Brescia, 24 dicembre 2011

Iseo
Per il futuro delle Torbiere il Consorzio si affida ai pescatori

ISEO Anche se può sembrare un paradosso, per una maggior tutela della Riserva naturale delle Torbiere, il ruolo del pescatore viene rivalutato. Il pescatore infatti è stato associato ad una «sentinella ambientale», figura descritta da Mario Narducci, presidente Spinnig Club Italia, durante il convegno sul ripopolamento ittico delle Torbiere. Questa immagine, nuova per il territorio, al Consorzio di gestione della Riserva è parsa positiva e meritevole di considerazione. «I problemi degli ecosistemi acquatici italiani, Torbiere comprese, nascono dalla concezione di derivazione ottocentesca con cui ancora oggi si sfrutta il territorio, l'acqua in questo caso, come fosse un bene illimitato di nessuno su cui chiunque abbia la forza economica o politica di mettere le mani a proprio beneficio, è autorizzato a farlo – ha spiegato Narducci -. Nel processo il pescatore, specie se associato, può svolgere una funzione di sentinella ambientale, proprio per la consuetudine da esso mantenuta con tali ambienti. Tale funzione si esplicita attraverso tre flessioni: la segnalazione in tempo reale delle problematiche, l'offerta di volontariato motivato per potenziare progetti di recupero ambientale, fungere da indispensabile verificatore sul campo dell'efficacia dei questi ultimi». La Riserva delle Torbiere del Sebino conta ad oggi due siti dedicati alla pesca sportiva, otto piazzole nel tratto che dal centro accoglienza visitatori si estende verso la località Ciochet di Cremignane e la cava d'argilla a sud della Cascina Bersi Serlini.
Le postazioni sono state gestite, fino ad oggi, da una società di pesca sportiva che vende circa 1.200 permessi all'anno ma, con la concessione in scadenza, il Consorzio diverrà diretto gestore. Ma la volontà dell'ente di aprire maggiormente ai pescatori è impellente, con una duplice ottica, di salvaguardia ambientale da un lato e per motivi d'ordine pubblico dall'altro. «L'operazione è in fase di discussione all'interno del Consorzio – ha spiegato il presidente Gianni Lecchi – e, se dal punto di vista ambientale-scientifico è stata sottoposta agli ittiologi, per gli altri motivi siamo già convinti della bontà e della riuscita». La presenza di pescatori sportivi e dilettanti potrebbe infatti disincentivare la frequentazione di pescatori di frodo e di individui sgraditi, spine nel fianco della Riserva. L'ottica sposata dal Consorzio è quella di una pesca mirata al pesce siluro. Veronica Massussi

La sede del Consorzio della Riserva nel Monastero?

Sarebbe bello!

Come noto, è terminata di recente, presso il Monastero di S.Pietro in Lamosa in Provaglio d'Iseo, la presentazione del "Piano strategico per la Franciacorta", che mira alla  valorizzazione dell'identità territoriale, accendendo di funzioni e servizi il patrimonio dei beni culturali e ambientali già presenti, oltre a riqualificare beni e aree dismesse.

Tra i pannelli esposti nella mostra ci ha colpito particolarmente quello che illustra come si possa valorizzare un bene già presente, cioè proprio la struttura monastica che ha ospitato l'evento: in essa, al piano terra, è individuato lo spazio anche per la sede amministrativa del Consorzio di gestione della Riserva!                                                                                     (http://www.laschiribilla.it/DOCS/doc.2011/sedeconsorziotorbiere.JPG).

È la soluzione che, come associazione, abbiamo da tempo auspicato:
quindi
accendiamo di funzioni e servizi il monastero
e che l'anno nuovo porti la buona novella!
BUONE FESTE A TUTTI

Articolo.«Costa verde», iter congelato

Fonte: Bresciaoggi, giovedì 15 dicembre 2011

IL CASO. Aggiornata a febbraio la conferenza dei servizi sul villaggio tra Clusane e Paratico

«Costa verde», iter congelato

Le istituzioni prendono tempo Comune di Iseo e Provincia sembrerebbero essere favorevoli al progetto Rinviati alla prossima seduta i possibili rilievi fatti dalla Soprintendenza Ieri la conferenza dei servizi «decisoria», così chiamata nella lettera che l´aveva convocata nella sede della Comunità Montana del Sebino bresciano, a Sale Marasino, non ha deciso nulla in merito al villaggio turistico che la Costa verde srl intende realizzare al confine tra Clusane e Paratico. HA DELIBERATO invece di aggiornare la seduta a febbraio, senza però fissare alcuna data. All´incontro hanno partecipato Gloria Rolfi, direttrice della Comunità Montana, ente forestale delegato, Renato Gentile, in rappresentanza della Soprintendenza ai Beni architettonici e ambientali, Pietro Vavassori, il responsabile dell´Area tecnica del Comune di Iseo, un funzionario dell´assessorato all´Agricoltura della Provincia e i professionisti incaricati dalla Costa verde srl di progettare la nuova struttura ricettiva. Indiscrezioni vogliono che il delegato della Provincia sia arrivato all´appuntamento con l´assenso dell´assessorato in tasca. Analogo il mandato affidato da palazzo Vantini a Vavassori, sia pure con la precisazione che il «sì» sarà condizionato al rispetto di determinate prescrizioni. Rilievi sarebbero invece stati sollevati dal rappresentante della Soprintendenza a proposito del fatto che il costruendo villaggio, saldando i due capi dell´edificato esistente, chiuderebbe l´ultimo corridorio rimasto tra collina e lago sulla riviera bresciana. CIASCUN membro della conferenza, s´è concordato alla fine, metterà nero su bianco le proprie notazioni e le invierà alla Comunità Montana affinché le metta a verbale in vista del summit di febbraio. In quel mese sul tavolo della conferenza ci sarà un elemento nuovo, ineludibile: l´adozione del Pgt, in calendario giovedì 29 dicembre. Sul rinvio di ieri, comunque, devono aver pesato le osservazioni spedite in varie direzioni – e financo alla Commisione europea, a Bruxelles – da Legambiente Basso Sebino e dalle associazioni Montealto e La schiribilla. Oltre a evidenziare le difformità che il progetto in questione presenterebbe rispetto alle norme vigenti, gli ambientalisti hanno posto l´accento sulla circostanza che il villaggio Costa verde sbarrerebbe l´ultimo varco d´accesso al lago di cui dispongono i rospi bufo bufo. Inoltre, a loro parere, sarebbe da valutare l´impatto che la prevista costruzione di 48 alloggi e, a monte della strada, di una rotatoria e di 147 stalli pubblici, potrebbe avere sulle vicine Torbiere sebine. Giuseppe Zani