VISTO DAL FIUME: l’Oglio in canoa dal lago alla pianura

Incontro con gli autori della pubblicazione curata dalla COGEME nell’ambito della collana “Nel cuore del territorio”. Descrizione del tratto che l’Oglio percorre dall’ovest al sud della provincia bresciana, da Rudiano alla confluenza del Mella 

VENERDI’ 12 OTTOBRE ore 20,30 

VISTO DAL FIUME  

 l’Oglio in canoa dal lago alla pianura 

 PONTOGLIO, Biblioteca civica, via Trieste angolo p.zza del Comune  

Interverranno  Massimo Calabria – autore dei testi –  Angelo Danesi – fotografie 

proiezione finale di immagini con accompagnamento musicale

                                                                                                                                 

COMUNICATO. LAMETTE, CAPANNI DA CACCIA: L’ENTE GESTORE HA DETTO SÌ

5 ottobre 2012

Lamette, capanni da caccia: l’Ente gestore ha detto sì                                         Come di consueto, nei giorni scorsi sono stati ancorati nella fascia del lago d’Iseo di fronte alle Lamette gli appostamenti fissi da caccia agli acquatici: per ora risulterebbero ancora sei, nonostante purtroppo ne siano stati autorizzati altri (in totale una decina) dal Consorzio per la Gestione Associata dei laghi d’Iseo, Endine e Moro, come reso noto in un recente articolo di stampa (v. Articolo e commento: “Davanti alle Torbiere una «linea Maginot» di capanni da caccia”). Per questo tipo di caccia, la stagione venatoria si apre da oggi 7 ottobre e si conclude il 31 gennaio 2013.

Da molti anni abbiamo rilevato come tali postazioni potrebbero arrecare grave danno all’avifauna che popola la riserva, sia nella fase delle migrazioni che nel periodo delle gelate invernali, quando gli uccelli si concentrano in quei bassi fondali alla ricerca di cibo per sopravvivere.

La questione è ben presente anche allo stesso Ente gestore della riserva, il quale, infatti, nelle varie fasi dell’iter del nuovo Piano di gestione, nell’aprile del 2009 aveva approvato una disposizione all’interno dell’art. 3.4.2 (Strategie, azioni e indicatori dello stato di conservazione delle specie faunistiche di cui all’allegato I della Direttiva Uccelli 79/409/CEE): per la tutela dell’avifauna è prevista la sospensione dell’attività venatoria nel tratto prospiciente la lametta in occasione delle gelate invernali.

Dopo il vaglio della Regione, il Piano definitamente deliberato nel giugno di quest’anno continua a segnalare il problema, pur limitandosi a un’indicazione generale di sospendere l’attività venatoria nel tratto prospiciente la lametta in occasione delle gelate invernali.

Abbiamo voluto ricostruire queste tappe dopo aver reperito qualche giorno fa la determinazione del Consorzio per la Gestione Associata dei laghi, nella quale abbiamo letto con sconcerto che l’Ente gestore della riserva delle Torbiere ha espresso parere favorevole ad un ulteriore dispiegamento dei capanni.

estratto da: determinazione del Consorzio laghi- del 04.09.2012

Non conosciamo i motivi di quest’assenso, immaginiamo che sia stato valutato che non vi è nessuna incidenza sul Sito Natura 2000!

Ma allora perché nel nuovo Piano di gestione il problema è stato invece sollevato? A noi “sembra” una contraddizione…

 

Qui il testo integrale della determinazione: Concessione deman Consorzio gest laghi- iseo

Magazzino in riserva: piccole varianti in corso d’opera

il magazzino in costruzione

A titolo di cronaca, la delibera del Consiglio  di Gestione  della riserva riguardante i lavori in atto per la costruzione del magazino nell’area ex Zumbo stabilisce :  il progetto di variante suppletiva,  redatto dall’ ing. Paolo Inverardi in qualità di direttore dei lavori, rileva che in corso d’opera si sono rese necessarie una serie di lavorazioni in modifica di quanto previsto dal progetto esecutivo che hanno portato alla necessità di definire una perizia suppletiva di variante consistente in: – fornitura e posa di terra di coltivo nell’area circostante il magazzino- fornitura e posa in opera di ghiaia per il consolidamento del fondo del viale verso l’acqua – graticci a parete per rampicanti…

La delibera: C.D.G. 19.09.2012 perizia magazz.

Comunicato: Piano agricolo della Riserva, il nostro punto di vista

Riserva delle Torbiere del Sebino: airone cinerino

Come altri soggetti interessati, anche la Schiribilla, in collaborazione col Circolo Legambiente Franciacorta, ha accolto l’invito del presidente Lecchi a presentare osservazioni alla bozza del Piano di settore agricolo della Riserva (PSA), in vista dell’approvazione definitiva.

La necessità di uno studio agronomico è stata sentita sin dal primo Piano di gestione del 1988; anche i vari aggiornamenti della banca dati del sito Natura 2000 Torbiere del Sebino da anni confermano che esistono situazioni di rischio circa le attività agricole praticate sui terreni circostanti gli habitat che determinano un eccesso di nutrienti a carico delle acque che percolano nelle vasche della torbiera.

Nelle note inviate all’Ente gestore abbiamo dapprima rilevato alcune situazioni contrastanti fra la mappa sull’uso del suolo del piano agricolo (frutto di una recente indagine sul campo) e le tavole cartografiche del nuovo Piano di gestione: a titolo di  esempio, nel PSA alcuni terreni risultano identificati come seminativo o vigneto, altri come giardino/parco di ampia estensione, mentre nel Piano di gestione tali zone sono riconosciute diversamente, per lo più come prati da sfalcio.

Ritenendo che il Piano agronomico non possa porsi in contrapposizione con quanto accolto dall’aggiornamento del Piano gestionale, abbiamo quindi chiesto che sia verificato se vi siano state variazioni colturali non consentite, al fine di evitare in futuro fraintendimenti e contenziosi. Ci risulta inoltre che anche due specchi d’acqua non siano stati cartografati.

Abbiamo condiviso:                                                                                                                      l’importanza della conservazione dei prati permanenti, al fine di salvaguardare la ricca biodiversità floristica e faunistica che essi ospitano.                                                       i limiti posti all’utilizzo dei concimi e l’introduzione, a tutela degli specchi d’acqua, di una fascia di rispetto nella quale è vietato l’uso di diserbanti e pesticidi.

Concordiamo in linea generale con le prescrizioni proposte, mentre riteniamo incompatibile con le finalità del sito la pacciamatura con teli di plastica anche se biodegradabile, perché anche tali coperture sono riflettenti, possono surriscaldarsi e rappresentano un ostacolo alla presenza e allo spostamento della fauna, oltre a essere di notevole impatto dal punto di vista paesaggistico.

Per quanto riguarda l’utilizzo dei prodotti fitosanitari, il Piano agronomico intende accogliere il “Regolamento sull’uso sostenibile e sicuro degli agrofarmaci nei comuni della Franciacorta DOCG”, estendendolo a tutte le coltivazioni. Abbiamo però fatto presente che tale regolamento è ancora in itinere e nemmeno in bozza è mai stato a oggi presentato pubblicamente: occorrerà pertanto valutarne la compatibilità con le particolari finalità naturalistiche e biologiche del sito. Da quel che si sa a oggi, risulta infatti che è consentito l’uso di prodotti tossici e molto tossici e di diserbanti.                                              Occorrerà anche considerare se con tale regolamento sia, ad esempio, tutelata la salute dei visitatori della riserva, dato che il percorso a loro riservato si snoda anche tra le coltivazioni.

Abbiamo anche proposto che sia valutata, in accordo con i proprietari del vivaio, la possibilità di un arretramento della coltivazione florovivaistica dalle zone più vulnerabili della riserva, con compensazione in altre parti della proprietà più distanti dalle aree di pregio naturalistico.

Per i dettagli, qui le note inoltrate all’Ente gestore: 12.09.2012 osservaz. PSA

Avviso: mercoledì 26 settembre convocazione comunità della riserva

CONVOCAZIONE COMUNITA’ DELLA RISERVA                                                          mercoledì 26/09/2012 alle ore 18.00                                                                             presso la Sede dell’Ente gestore della Riserva  (Palazzo del Municipio, via Europa, 5 – Provaglio d’Iseo) con il seguente ordine del giorno:

–   Esame ed approvazione Equilibri di bilancio esercizio finanziario 2012

–  Approvazione schema di convenzione Affidamento servizio di tesoreria 2013-2017

Il Presidente  (Giovanni Lecchi)

L’assemblea è pubblica. Qui l’avviso di convocazione: ass. comunità 26.09.2012

Articolo: “Iseo Torbiere: il piano spaventa gli agricoltori”

                            “Iseo Torbiere: il piano spaventa gli agricoltori”                                                  Giornale di Brescia  22 settembre 2012 qui l’articolo in pdf: http://rassegnastampa.comune.brescia.it/news/2012/09/22/2012092202121300140.PDF#messages=1&navpanes=0&page=1&scrollbar=1&statusbar=0&toolbar=1&view=FitH                                                                                                                                           Anche La Schiribilla, con Legambiente Franciacorta, ha presentato alcune osservazioni al Piano di settore agricolo. Ne riferiremo nei prossimi giorni.

 

Centro accoglienza visitatori: L’UTILITA’ DELLE PIANTE

“L’UTILITA’ DELLE PIANTE: DAL BIRDGARDENING ALLE ERBE OFFICINALI”

Un ciclo di 3 incontri per scoprire curiosità e utilizzi delle piante della Riserva

Domenica: 16 SETTEMBRE – 23 SETTEMBRE – 30 SETTEMBRE 2012

dalle 14:30 alle 16:30 presso il Centro Accoglienza Visitatori

QUI il volantino: CORSO UTILITA ERBE 2012

Articolo: “Cinque Comuni amici delle rondini”

LIPU: come distinguere rondini, balestruccio e rondone

Fonte: Giornale di Brescia 11 settembre 2012

Cinque Comuni amici delle rondini

Prosegue nelle cascine di Iseo, Ome, Monticelli Brusati, Provaglio e Rodengo il progetto di ricerca coordinato dall’Università degli Studi Milano-Bicocca

Le rondini sono un indicatore di qualità ambientale e dove decidono di nidificare si è sicuri di trovare un ecosistema ancora sufficientemente preservato e con una elevata biodiversità. Dato questo presupposto che, unito ad altri quali il fatto che la rondine sia una straordinaria predatrice d’insetti ma anche una specie a rischio, avere nidi di rondine e preservarli è uno degli obiettivi del progetto dal titolo: «È ora di aiutare le rondini».

Promosso dall’Università degli studi di Milano Bicocca, il progetto, nato nel 2011, è stato appoggiato concretamente anche da altri enti tra cui la Comunità Montana del Sebino bresciano (unitamente al Parco Adda Sud, a quello Valle del Lambro, alla Provincia di Cremona e ad altri). Le Guardie ecologiche volontarie dell’ente, su indicazione dell’Università che ha stilato un protocollo sperimentale, hanno visitato, monitorato e censito trenta cascine nei Comuni di Iseo, Ome, Monticelli Brusati, Provaglio d’Iseo e Rodengo Saiano, individuate preventivamente. Il primo passo del progetto infatti consiste in un censimento accurato delle popolazioni di rondini dei territori coinvolti.

Si tratta di un lavoro scientifico, impegnativo, che mira a rilevare il numero delle coppie nidificanti ed a monitorare la loro riproduzione, ma anche a trovare connessioni tra questi dati e le caratteristiche degli edifici nei quali si trovano i nidi. Il lavoro infatti è unico al mondo per estensione territoriale: contempla 420 cascine distribuite in 10 aree della Lombardia, ed ha come obiettivi l’incremento delle conoscenze sulla biologia delle rondini, la proposta di misure efficaci per aumentare le nidificazioni e l’aumento della consapevolezza del valore ecologico della rondine e dei rischi che corre.

La loro sopravvivenza dipende dalla cementificazione, dalla biodiversità nelle aree coltivate, dall’uso pesante della chimica in agricoltura, dalla trasformazione delle stalle tradizionali in capannoni inospitali per la nidificazione. L’invito fatto dal progetto esorta gli imprenditori agricoli ad aiutare le rondini lasciando stalle e porticati tradizionali, aree a prato stabile, canali e siepi ed a usare pochissimi (o nessun) trattamento chimico, esorta anche chi non è imprenditore a diventare guardia ecologica volontaria (Gev) o a sostenere aziende che dimostrano maggiore sensibilità con i propri acquisti.

L’anno della rondine, il 2012 appunto, in Lombardia ha previsto di coinvolgere un numero sempre crescente di agricoltori lombardi, di realizzare una costante attività di sensibilizzazione, di aumentare la divulgazione e di approfondire le conoscenze scientifiche sull’ecologia e l’etologia delle rondini. I proprietari delle cascine del Sebino e della Franciacorta, visitate nei mesi primaverili ed estivi, con cadenza quindicinale, hanno accolto con entusiasmo il progetto – riferiscono le guardie ecologiche volontarie della Comunità Montana – e collaborano per tutto quanto richiesto. Le guardie ecologiche inoltre, dopo aver monitorato per un anno i nidi ora sono state dotate di minitelecamere per registrare ed avere conferme sui movimenti delle rondini. Veronica Massussi

Giornale di Brescia, l’articolo in pdf: 2012 rondini

articoli: Luciano Pajola, una perdita grave per la comunità

Bresciaoggi, domenica 9 settembre 2012

ISEO. Grave perdita

Si è spento Luciano Pajola presidente della «Ysei»

Luciano Pajola, 71 anni, è morto ieri notte nella sua bella casa di via Bonomelli, a Iseo. Una perdita grave per la comunità iseana a cui lui, padovano di Merlara, ha dato tanto rivestendo ruoli di pubblica responsabilità. Laureato in Economia e commercio, era approdato nel capoluogo sebino, dov´era stato assunto alla Cariplo. Socialista lombardiano, alla fine degli anni ´70 si era speso affinchè anche a Iseo si varasse un governo di centrosinistra.

Dal 1985 al 1990 è stato assessore all´Istruzione, legando il suo nome all´istituzione del liceo scientifico iseano e alla costruzione delle nuove sedi dell´Iis «Antonietti» e del Cfp di Clusane.

Impegnato nella Cisl, iscritto a Legambiente, non mancava mai di dire la sua negli incontri pubblici. Segretario dell´Anpi, ha promosso la realizzazione del monumento ai partigiani di via Mier e la pubblicazione di due libri sulla Liberazione sul Sebino. Sua, negli ultimi anni, è stata l´idea di fondare l´Universitas Ysei, al cui radicamento ha dedicato tutte le sue energie di presidente.

Pajola lascia la moglie Terry e i figli Michela e David. Le sue ceneri saranno traslate a Merlara. Il funerale è fissato per domani alle 15 nella Pieve di Sant´Andrea, a Iseo. G.Z.