Articoli. “Lamette, c’è ancora un grande canale da riaprire”-“Scacco ai siluri”

Le Lamette in una foto di A. Danesi

Fonte: GIORNALE DI BRESCIA MARTEDÌ 9 APRILE 2013

Iseo Lamette, c’è ancora un grande canale da riaprire

ISEO È il terzo canale che collega le Lamette al lago, il più grande e quello che potrebbe garantire migliori risultati in termini di ossigenazione delle acque interne e di ripopolamento ittico. Per questo l’Ente gestore della Riserva delle Torbiere del Sebino sostiene la necessità di riaprire e pulire il canale, come è stato fatto negli anni scorsi, con gli altri due corsi d’acqua che dividono i canneti a bordo lago. «Abbiamo già il progetto pronto e l’abbiamo già presentato due volte in Regione.

Ma, a discapito di quanto ribadito sulla sua utilità e sulla finalità dell’operazione, non ci è stato mai finanziato – spiega il presidente dell’ente Gianni Lecchi -. Ora vogliamo riprovarci, inoltrando la richiesta sia al Broletto sia al Pirellone, anche alla luce di quanto emerso dai risultati del progetto di ripopolamento ittico».

Lecchi infatti fa riferimento alle azioni di tutela e valorizzazione della fauna e della flora acquatica intraprese nella Riserva, dalle quali è risultato che le opere di riqualificazione dei canali di connessione tra il lago d’Iseo e le Lamette hanno permesso un notevole miglioramento degli scambi d’acqua, generando un’evoluzione significativa della qualità degli habitat acquatici della Riserva. La Torbiera risulta da anni un importante luogo di conservazione della biodiversità florofaunistica.

In questi ambienti si identificano infatti numerose specie ittiche, alcune delle quali sono di grande interesse per la pesca professionale svolta nel lago d’Iseo. Le acque di torbiera sono infatti habitat per la riproduzione di specie come il luccio e il persico reale. Nella zona esterna può invece trovare un importante ambiente idoneo per l’accrescimento l’alborella, altra specie che da sempre suscita un particolare interesse per la pesca e riveste un ruolo importante nella cultura gastronomica locale.

Inoltre, riporta la relazione del progetto di ripopolamento ittico, la realizzazione di strutture per incrementare la predisposizione ambientale e accogliere specie ittiche, una delle azioni del progetto, potrà fornire un importante aiuto all’incremento della popolazione di anguilla. L’obiettivo del progetto è stato quello di aumentare il grado di predisposizione ambientale delle acque della Torbiera, per incrementarne le popolazioni delle specie di interesse.

Ora manca un tassello importante: l’apertura del canale confinante con Clusane, indispensabile per la Riserva ma anche per lo stesso lago. Veronica Massussi

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Un altro articolo che riguarda l'ittiofauna. Fonte Bresciaoggi 9 marzo 2013

Un piano per salvare il Sebino Scacco ai «siluri» in sei mosse

Grazie a 140mila euro di fondi europei e regionali sono state posizionate sott ́acqua fascine e palafitte: consentiranno ai pesci di nascondersi e riprodursi

Qui l'articoloScacco ai siluri in sei mosse

Regolamento pesticidi in Franciacorta: la bozza

Venerdì 5 aprile, nell’incontro presso la Sala del Consiglio di Paderno FC, è stato illustrata e consegnata in forma ufficiale ad alcuni rappresentanti del “gruppo No pesticidi”  una copia della bozza definitiva del “REGOLAMENTO SULL’USO SICURO E SOSTENIBILE DEGLI AGROFARMACI NEI COMUNI DELLA FRANCIACORTA DOCG”.

In una prossima riunione in data ancora da stabilirsi (probabile entro il 15 aprile) sarà discusso il regolamento per il quale si potranno produrre osservazioni.

Qui la bozza (che corrisponde alla versione cartacea consegnata) da leggere attentamente: bozza definitiva fitofarmaci

Passeggiata in riserva: il cane, le guardie, la multa…

GIORNALE DI BRESCIA DOMENICA 7 APRILE 2013

Il cane, le guardie, la multa e gli eterni dilemmi sulla legalità

La lettera di una ragazza di Provaglio entrata nella riserva delle Torbiere col cane.

Leggi:   il cane, le guardie, la multa…

-Ricordiamo che l’accesso dei visitatori in riserva è possibile solo dai tre ingressi autorizzati, cioè dalle “porte” di Corte Franca, Iseo e Provaglio, dove sono posizionati i cartelli con relativi divieti, vicini al distributore dei tiket.

-Ricordiamo anche che in tutta la riserva  vige il divieto di introdurre cani, cavalli ed altri animali fatta esclusione, lungo i percorsi autorizzati, per gli animali di accompagnamento a portatori di handicap), introdurre specie animali o vegetali estranee.

Per quanto riguarda i cani non è questione di animali di taglia grossa o piccola, feroci o mansueti, liberi o al guinzaglio. E’ vero, il cane è divenuto un animale “domestico” e la sua storia di addomesticazione è lunga quanto la storia della civiltà umana: è stato addestrato, per esempio, per la caccia agli animali selvatici, per la guardia di mandrie e greggi, per la difesa personale ecc… ma le prede nei confronti dei canidi, sia selvatici, sia addomesticati, hanno dovuto continuare a difendersi e nutrono una paura atavica.
Di conseguenza, anche se i cani oggi svolgono in gran parte un ruolo affettivo, la loro presenza è incompatibile con un’area naturale prevalentemente “selvatica”, come la Riserva delle Torbiere.
Il cane, anche il più mansueto e educato e anche se tenuto al laccio, di fronte al “selvatico” sente l’istintivo richiamo alla caccia; lascia tracce del proprio passaggio, peli, odori, terrorizzando le sue potenziali prede, inducendole a comportamenti innaturali, come l’abbandono del nido o dei propri piccoli o del luogo in cui sono soliti muoversi…
Ecco perché nelle aree protette, dove esistono zone a elevata naturalità, con presenza di animali selvatici, il cane (ma anche altri animali) non deve essere ammesso, neppure al guinzaglio.

Un fistione turco plana in riserva

Ciao, sono un’anatra tuffatrice, un fistione turco. In questo momento sto planando sulle acque delle Torbiere.

Come maschio sono proprio inconfondibile: lunghezza 55 cm., una testa arrotondata arancione, becco rosso e petto nero, fianchi bianchi, dorso bruno, coda nera. La mia femmina invece è quasi tutta bruno pallida con un dorso più scuro, la sommità della testa e la faccia biancastre. Mi nutro d’insetti, pesciolini, sementi, molluschi, germogli, lumache e larve.

Buona giornata a tutti!

P.S. Lo scorso anno almeno una coppia ha nidificato in riserva, costruendo il nido tra la fitta vegetazione palustre.

Pasqua 2013, pace per tutti

Ciao, mi chiamano Tarabusino, sono il più piccolo degli aironi, non più lungo di 35 cm. Con la mia compagna sono arrivato da poco in questa zona umida delle Torbiere per nidificare nel fitto del canneto. Sono molto diffidente, per questo volo basso e mi mimetizzo tra le canne. Soprattutto sono sospettoso nei confronti dell’uomo, cercate di lasciarmi tranquillo. Auguro anche a voi tutti una PASQUA di PACE!

Franciacorta, regolamento fitofarmaci: i sindaci si fanno attendere

Qui il comunicato stampa del gruppo “no pesticidi”, di cui fa parte anche La Schiribilla. (Per quanto riguarda l’uso dei fitofarmaci nella Riserva rimandiamo a una nostra breve nota di dicembre. La versione definitiva del regolamento si trova inserita nel Piano agricolo, approvato il 20 dicembre scorso, purtroppo non ancora pubblicato, con la relativa cartografia, sul sito web dell’Ente gestore)

Il gruppo no pesticidi in Franciacorta incontra il Consorzio per la Tutela del Franciacorta e l’ASL. E i sindaci?

Nelle scorse settimane, alcuni rappresentanti della trentina di associazioni, liste civiche e comitati che, dal settembre 2012, stanno chiedendo maggiori tutele per l’ambiente e la salute riguardo all’importante tema dell’uso dei pesticidi in Franciacorta, hanno incontrato in due diversi riunioni il Consorzio per la Tutela del Franciacorta e l’ASL di Brescia.

In entrambe le occasioni si sono ribadite le richieste (vedi allegato) del gruppo in proposito del nuovo regolamento sull’uso sostenibile dei fitofarmaci, che risulta essere attualmente fermo sulle scrivanie dei sindaci dell’area.

Sia il Consorzio che l’ASL hanno riconosciuto il valore dell’interlocuzione con la cittadinanza e hanno illustrato alcuni “passi avanti” fatti dall’ultima bozza di regolamento che effettivamente vanno nella direzione da noi auspicata. Si tratta di un risultato importante ma ancora insufficiente:

Ci hanno detto che diminuiranno da 4 a 3 (e forse a 2) i trattamenti diserbanti consentiti durante ogni stagione: noi non crediamo che si sgravi il suolo dalle tonnellate di prodotti chimici cosparsi negli ultimi decenni con delle decisioni a metà. I diserbi vanno vietati completamente nel sotto pianta perché tale metodo agronomico è inutile, inquinante e controproducente.

Ci dicono che vieteranno l’uso di pesticidi classificati come T e T+ (Tossici e molto tossici): noi crediamo che per tutelare integralmente la salute dei cittadini si debba avere il coraggio di leggere i nomi e le etichette dei prodotti. I fitofarmaci T e T+ sono già attualmente usati in quantità marginali, la sfida per un’agricoltura moderna è oggi, come anche l’ASL ha convenuto, di sostituire tutti i prodotti cancerogeni e mutageni (Xn) con metodi di tutela agronomici più sicuri per la salute.

Inoltre ribadiamo che consideriamo insufficienti le distanze individuate per tutelare le abitazioni e le persone dalla deriva (20 metri) perché tutti gli studi sul tema (convalidati dalla sentenza del Consiglio di Stato allegata) parlano di 50 metri ed è questo il limite che chiediamo venga adottato.

Solo un regolamento con alto livello di tutela potrà essere all’altezza delle aspettative dei cittadini residenti.

Solo un regolamento con alto livello di tutela potrà essere volano per il marketing territoriale dell’industria dello spumante.

Solo un tale regolamento ci consentirà di fare il primo passo verso un’agricoltura nuova, moderna, rispettosa della salute pubblica e dell’ambiente.

Consideriamo infine singolare che due enti non rappresentativi come Consorzio per la Tutela del Franciacorta e ASL, senza nessun obbligo formale, abbiano deciso di incontrare i cittadini impegnati nelle campagna no pesticidi mentre, ad oggi, le istituzioni rappresentative (i comuni) siano ancora fermi alla promessa di un dialogo che finora non è arrivato.

Per i gruppi, le associazioni e i comitati no pesticidi della Franciacorta: Marco Dotti

 3407958437

fitofarmaci.franciacorta@gmail.com       http://www.facebook.com/PesticidiSalute

Allegato al comunicato stampa alcune informazioni sul fenomeno della deriva: DERIVA 

 

Avviso: convocazione comunità della Riserva 27 marzo 2013

L’Ente gestore della Riserva rende noto che

mercoledì 27/03/2013 alle ore 18.0 è convocata 

la COMUNITÀ DELLA RISERVA

presso la Sede dell’Ente gestore della Riserva  (Palazzo del Municipio, via Europa, 5 – Provaglio d’Iseo) con il seguente ordine del giorno:

  • Esame ed approvazione rendiconto di gestione  esercizio finanziario 2012;
  • Determinazione indennità del Presidente e dei Componenti del C.d.G.;
  • Esame ed approvazione Bilancio di previsione esercizio 2013, Bilancio pluriennale 2013-2015 e Relazione revisionale e programmatica.

Qui l’avvisoComunità della Riserva marzo 2013

Iseo, tavola rotonda: esperienze e proposte dall’altra Franciacorta

 SABATO 16 MARZO ORE 14 

TAVOLA ROTONDA

organizzata grazie alla collaborazione dell’ARCI di Iseo e di Radio Onda d’Urto redazione Franciacorta

RACCONTI, LOTTE, ESPERIENZE, IDEE DALL’ALTRA FRANCIACORTA

Presso l’ARCI di Iseo (vicolo della Pergola), si terrà una tavola rotonda fra i comitati, le liste civiche e le associazioni franciacortine che quotidianamente s’impegnano per far nascere un contro progetto per il territorio franciacortino.

Ogni gruppo (o il singolo cittadino) può prendere parola per condividere conoscenze, problemi, progetti, legati alle svariate lotte contro il consumo di suolo o contro l’inquinamento, alle esperienze di recupero di luoghi abbandonati, ai progetti di rinascita della socialità dal basso o di solidarietà attiva…

L’obiettivo della tavola rotonda è quello di ricavarne un beneficio collettivo e iniziare a porre le basi per un “contro progetto per la Franciacorta” da incrociare con il lavoro istituzionale de “la Franciacorta dei sindaci” o “Franciacorta sostenibile” che dir si voglia.

La radio registrerà e riproporrà gli interventi online e sarà presente con un banchetto con gadget, biglietti della lotteria e materiale promozionale.

DALLE 18 APERITIVO MANGERECCIO

Per rendere l’idea degli interventi prenderanno parola:

la lista civica “Siamo Rodengo Saiano” che parlerà della messa in opera dell’ortoparco e del gas pannellisolari;

il comitato contro la centrale a biomasse di Rodengo per la lotta contro l’inceneritore della Paradello;

il comitato tutela ambientale di villa d’Erbusco con la battaglia per la difesa (e l’inedificabilità) dell’anfiteatro morenico;

l’associazione la schiribilla con le proposte per difendere le torbiere;

i redattori del periodico di informazione e cultura “il quadro” che aspira a diventare il cartaceo dell’altra Franciacorta;

Legambiente circolo Franciacorta con il progetto di parco agrario della Franciacorta;

i cittadini antirazzisti di Coccaglio e la loro risposta popolare alle provocazioni razziste che in quel paese ci sono state nei casi di sfratto per morosità incolpevole;

la lista civica “Cambiamo Cologne” e la valorizzazione, senza cemento, del Monte Orfano

l’associazione Monte Alto di Corte Franca e il progetto di bosco diffuso;

l’esperienza dei gas e dell’intergas di Franciacorta;

Onorio Bedussi e il suo metodo alternativo di fare agricoltura.

Convegno: tutela e valorizzazione delle popolazioni ittiche

Sabato 16 marzo 2013

presso il Centro accoglienza visitatori (tangenziale sud, Iseo)

su iniziativa dell’Ente gestore della Riserva delle Torbiere del Sebino

si terrà il convegno

«Tutela e valorizzazione delle popolazioni di persico reale, luccio, anguilla e alborella»                                                                                                                   Programma:

09.30: apertura e saluti del Presidente
                                                                             09.45: evoluzione del popolamento ittico della Riserva e indicazioni per la sua corretta gestione – Relaziona il Dott. Cristian Salogni (Ittiopatologo dell’Istituto zooprofilattico di Brescia)
                                                                                                                            10.15: presentazione del progetto realizzato e obiettivi presenti e futuri – Relaziona il Dott. Agr. Marco Mancini (Ittiologo)
                                                                                           11.00: Coffe break
                                                                                                          11.15: azioni di progetto realizzate e risultati ottenuti – Relaziona il Dott. Agr. Marco Mancini (Ittiologo)
                                                                                                                          12.00: Tavola Rotonda – Modera il Dott. Cristian Salogni
                                                12.30: chiusura e saluti

La locandina dell’eventoLocandina convegno Torbiere 16-03-13

Torbiere, pesca al siluro

P.S. L’articolo uscito su Bresciaoggi il 17 marzo:

Un santuario per le alborelle fra le Torbiere e il lago d´Iseo

Una nursery dedicata alle «aole» tra le Lame, le Lamette e il Sebino. Risultati promettenti dalle attività di salvaguardia della fauna ittica

Dall´enclave delle Lame, dove ancora resistono, le alborelle potrebbero nascere nelle Lamette e da lì tornare a popolare il Sebino.È una delle indicazioni di lavoro suggerite dall´ittiologo Marco Mancini e dall´ittiopatologo Cristian Salogni nel corso del convegno svoltosi ieri al Centro accoglienza visitatori delle Torbiere, a Iseo. Sul tappeto il progetto di tutela e valorizzazione delle popolazioni di alborella, persico reale, luccio e anguilla nella riserva delle torbiere, finanziato con 140mila euro da Regione e Fondo europeo per la pesca. Un progetto avviato nel settembre 2011 e terminato il 31 dicembre 2012.Oltre che sui risultati ottenuti, Mancini e Salogni hanno posto l´accento su possibili interventi futuri. «Abbiamo notato che le alborelle hanno utilizzato le cassette contenenti ghiaia da noi deposte nelle acque delle lamette per favorirne la frega. Purtroppo, però, i riproduttori di questa specie sono ormai rari. Ce n´è invece una buona disponibilità in alcune zone delle lame. Si tratterebbe di applicare nelle lame la tecnica delle cassette, che si potrebbero trasportare per la schiusa delle uova nelle lamette, una nursery ricca di plancton e macrofauna invertebrata: da lì gli avannotti prenderebbero la via del lago passando per i canali che vi si aprono». Sull´importanza della riapertura dei canali che mettono in comunicazione le lamette col lago ha insistito l´ittiologo Loris Alborali, consulente del Consorzio delle Torbiere sebine: «Lo scavo dei canali, nel 2008 – ha detto – ha migliorato la qualità dell´acqua nelle lamette e nelle lame».Un altro tipo di intervento che andrà protratto nel tempo, secondo Salogni e Mancini, è la caccia a due specie alloctone invasive come il siluro e il carassio. Il primo è talmente cresciuto che costituisce il 34,3% della biomassa ittica presente nella riserva, e in alcune aree delle lame raggiunge il 70%. Il secondo, invece, ghiottissimo delle uova degli altri pesci, ha toccato nel 2010 il 27,1%. Sono stati entrambi decimati, ma il loro trend resta positivo. Le pescate compiute nel 2012 hanno catturato 377 esemplari di siluri e 176 carassi. Preoccupa, in particolare, il siluro. Per offrire un riparo alle specie più pregiate lo scorso anno si è modificata la morfologia di sette siti delle lame e delle lamette affondandovi fascine intrecciate e capanne a cupola. Ne han tratto beneficio, a detta di Mancini e Salogni, soprattutto il pesce persico e il luccio. La tinca, infine, scarseggia pure nelle lamette. Giuseppe Zani