Riserva delle Torbiere del Sebino: in programma nelle Lamette interventi di tutela del canneto e delle acque

In merito alla segnalazione delle condizioni di sofferenza del canneto nelle Lamette da parte delle associazioni “Monte Alto” e “La Schiribilla” (v. qui) l’Ente gestore della Riserva, tramite il direttore, ci ha comunicato che, condividendo la preoccupazione, il problema è stato affrontato in sede di Comitato Tecnico Scientifico. In tale riunione sono stati convenuti alcuni specifici interventi:

– prime operazioni su piccole parcelle.  Nel prossimo autunno-inverno, secondo le indicazioni del Piano di gestione, in particolare previste per l’habitat 7230 “Torbiere basse alcaline”, s’intende dare il via ad alcune azioni di taglio del canneto con rimozione della biomassa di risulta  e  ricorso al fuoco controllato, con sperimentazione su superfici campione di 50×50  mq.

– monitoraggio post intervento. Nella primavera del 2019 sarà verificata l’efficacia delle operazioni precedentemente eseguite per favorire il rinnovamento della vegetazione.

– salvaguardia del regime idraulico. Inoltre, poiché per il mantenimento dell’habitat è necessario salvaguardare il regime idraulico, sia da opere di dreno sia dall’introduzione di nutrienti, L’Ente Riserva ha già segnalato al gestore delle acque “Acque Bresciane” il problema dello sfioratore di piena sito in località “Badaline”, richiedendo opportuni interventi atti a diminuire le quantità di reflui sfiorati.

– operazioni di pulizia dai rifiuti. Proseguiranno gli interventi di rimozione dei rifiuti costipati contro il canneto. In particolare, anche quest’anno, la Riserva Naturale aderisce all’iniziativa “Puliamo il Mondo”: la data è fissata per il 29 settembre.

   Qui la risposta (Interventi per mantenimento canneto lamette 2018 info a Schiribilla e Mo…13 agosto 2018) dell’Ente Riserva che ringraziamo, assicurando la nostra collaborazione . 

P.S. L'articolo uscito sul Giornale di Brescia il 6 settembre 2018: Canneto sempre più rinsecchito, «le Torbiere sono in pericolo»

Riserva delle Torbiere: in Lametta canneto in evidente sofferenza

Foto del 26 luglio 2018

Durante le recenti operazioni di pulizia delle Lamette (v. qui) è apparsa evidente la condizione di sofferenza di una vasta parte del canneto a lago. Mentre nelle zone più asciutte la vegetazione pare non presentare criticità ed è verde, la parte in acqua è secca.

Non sappiamo se questo fenomeno gli scorsi anni fosse già in atto in maniera meno marcata. Sta di fatto che invece attualmente si nota una trasformazione ambientale: il paesaggio è completamente cambiato ed è palese l’inaridimento.

Non sappiamo quali siano i fattori correlati al deperimento di tale tipo di vegetazione, forse sono molteplici, ma è noto che il sistema dei canneti ha importantissime funzioni ecologiche: 

–  svolge un ruolo di depurazione naturale delle acque;

– costituisce un habitat vitale per numerose specie di uccelli migratori, svernanti e stanziali;

 – rappresenta un'area d’incubazione/nursery per numerose specie ittiche ed invertebrati.

La preoccupazione per una perdita consistente di biodiversità e il rischio che il fenomeno possa estendersi ulteriormente, proprio nella parte della Riserva orientata di maggior pregio, hanno indotto le associazioni Monte Alto e La Schiribilla a chiedere formalmente all’Ente gestore quali iniziative abbia messo o intenda mettere in atto per studiare/prevenire la moria del canneto, prioritario per la biodiversità e per la funzione fitodepurativa delle acque della riserva, che, tra l'altro, anche alle Lamette, sono interessate da sversamenti da sfioratori del collettore fognario.(v. testo lettera)

 

Foto del 21.07.2018 Sversamento da sfioratore in zona Lamette

P.S. Aggiornamento: Canneto sempre più rinsecchito, «le Torbiere sono in pericolo» (dal Giornale di Brescia 6 sett. 2018)

Riserva delle Torbiere: prosegue l’intervento di pulizia delle Lamette

foto dal post del Gruppo Sommozzatori Iseo

Dopo il primo intervento di pulizia dei rifiuti nell’area delle Lamette (16 giugno scorso), nella zona dell'area protetta riprenderanno il prossimo sabato mattina 14 luglio le operazioni di ripulitura delle spiagge; saranno anche attuati il taglio dei canneti e la raccolta di alghe. Oltre all’impiego del battello “raccogli alghe” dell’Autorità di bacino del lago, interverrà anche una ditta specializzata incaricata dall’Ente riserva (67_2018).

Continuerà anche l’apporto prezioso del Gruppo Sub Iseo e dell’Associazione sportiva tempo libero e sport lago d’Iseo.

Per il futuro è intenzione dei diversi enti (Ente Riserva, Autorità di bacino del lago d’Iseo, Comune d’iseo) programmare interventi periodici da eseguire annualmente per evitare l’accumulo di rifiuti trasportati dalle correnti del lago.

“ Ricordo che gettare un rifiuto in montagna, sulle sponde dell’Oglio o nel lago significa poi ritrovarli sul fondo o galleggianti proprio nella zona sud di esso, dove possono permanere a lungo danneggiando un ambiente unico” così si esprime Emma Soncini, presidente dell’Ente gestore della Riserva, rimarcando anche l’importanza di attuare, partendo in primis dalle scuole, programmi di educazione ambientale.

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Torbiere invase da plastica e rifiuti: scatta l'ora della puliziaIsola di rifiuti nelle Torbiere entrano in azione i subacqueiBonifica delle Torbiere, scatta la fase due

P.S. Bonifica delle Torbiere sempre più difficileTorbiere e plastica- Riserva e Regione unite per le bonifiche

CONVENZIONE TRA LA RISERVA NATURALE TORBIERE DEL SEBINO E IL GRUPPO SOMMOZZATORI ISEO ONLUS

-Il Gruppo Sommozzatori Iseo Onlus collaborerà con l’Ente gestore della R.N. alla promozione di attività di educazione e sensibilizzazione ambientale riguardo agli ambienti acquatici sia con le scuole che nei confronti degli adulti.
-La Convenzione concordata con l’Ente prevede inoltre che il gruppo sub effettui attività di monitoraggio dello stato di conservazione e della presenza di eventuali punti di pericolosità delle strutture lignee presenti lungo il percorso centrale che attraversa la Lama.
-I sommozzatori presteranno la loro opera anche per la rimozione di rifiuti presenti in acqua e sui fondali delle Lamette e per il posizionamento di boe o pali che delimitano il perimetro della Riserva nella zona a lago.
-Sarà poi preziosa la collaborazione dei sub nell’operazione di contenimento di specie alloctone (in particolare pesce siluro e gambero rosso della Louisiana) e nell’eseguire attività di monitoraggio dell’ittiofauna presente all’interno dell’area protetta (CONSIGLIO DI GESTIONE N. 09 DEL 26.03.2018: 09_2018).

Terme di Sassabanek un buco nell’acqua?

«Per le Terme di Sassabanek si rischia un buco nell’acqua»

È dal 2013 che a Iseo si parla dell’acqua calda scoperta nel sottosuolo di Sassabanek. Perché non si è ancora scavato il pozzo esplorativo? E c’è un accordo tra Cogeme, intestataria del permesso di ricerca, Sassabanek, proprietaria del terreno, e il Comune , destinatario del contributo di 250mila euro che la Regione verserà per il dopo-Christo ma sarà girato a Cogeme per lo scavo del pozzo? SONO I QUESITI posti in aula da Maria Angela Premoli, consigliere comunale di minoranza per «Iseo civica»….continua qui la lettura dell'articolo su Bresciaoggi

Sassabanek: ok dalla Regione per il permesso di ricerca di acqua termale

ubicazione-cantiere

Con decreto del giugno scorso ( Regione.Decreto ) la Regione Lombardia ha escluso dalla procedura di valutazione d’impatto ambientale il progetto del pozzo esplorativo, proposto della Società Cogeme S.p.A., per la ricerca di fluidi termali nel comune di Iseo, a Sassabanek, al confine con la zona delle Lamette (Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino). Dovrà però essere rispettata una serie di prescrizioni da recepire nei successivi provvedimenti di autorizzazione e approvazione del progetto.

Il pozzo (profondità tra i 1100/1300 metri) è finalizzato a verificare la consistenza quali-quantitativa di acque termali che si prevede di captare a temperature <50°C. In caso di esito positivo, si potrà pianificare la possibilità dello sfruttamento di tale risorsa.

L’impianto di perforazione sarà ubicato all’interno dell’area di campeggio Sassabanek, adiacente alle Lamette, interessate da nidificazione di alcune specie di interesse comunitario, ma, come si legge nel decreto, non si sono rilevati significativi impatti sulle componenti naturalistiche, specie ed habitat.

Le misure di prevenzione e di mitigazione prescritte saranno messe in atto sin dalla fase di cantierizzazione: dovranno essere adottate tecniche idonee a garantire la massima tutela di suolo, sottosuolo, acque superficiali, atmosfera, e posta la massima limitazione delle emissioni acustiche, eventualmente provvedendo all’installazione di barriere provvisorie per diminuire il più possibile l’impatto sulla fauna ornitica svernante.

Per evitare un possibile disturbo nel periodo delicato della stagione riproduttiva, che può essere posta dal 20 febbraio al 20 agosto, le opere potranno essere attuate solo al di fuori di quell’arco di tempo.

Nel caso d’insuccesso del sondaggio l’area sarà ripristinata e riportata alle condizioni originarie, con la chiusura mineraria del pozzo.

– Qui il link alla scheda di sintesi pubblicata sul sito della Regione Lombardia: Realizzazione pozzo esplorativo per fluidi termali denominata "Sassabanek 1" nel comune di Iseo (Bs)

BresciaoggiTerme di Iseo, il sogno può continuare

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Confidiamo, come già espresso tempo addietro alle prime notizie del progetto, che le misure predisposte a tutela del sito naturalistico siano efficaci, riducendo al minimo l’impatto dell’opera. L’area delle Lamette è di particolare pregio naturalistico e la Riserva già deve sopportare il peso dell’urbanizzazione circostante sempre più in espansione, oltre a vari fattori di pressione antropica e criticità al proprio interno.

 

 

 

Acque termali a Sassabanek: pozzo esplorativo e tutela delle Torbiere

Immagine

Sassabanek: pozzo esplorativo e tutela delle Torbiere

Di recente sulla stampa (v. sotto) sono stati pubblicati diversi articoli riguardanti la “radiografia” del sottosuolo, attuata da Cogeme, con la quale è stata verificata la presenza di un potenziale serbatoio termale da poter sfruttare nella zona di Sassabanek (Iseo).  Nei prossimi mesi la società intende avviare una seconda fase d’indagine al fine di realizzare un pozzo esplorativo di 1200 metri di profondità che, a quanto pare, dovrebbe interessare la zona del campeggio.

Ben contenti se si troverà una risorsa per incrementare l’attrattiva turistica della zona, ci limitiamo ad annotare che una parte del campeggio di Sassabanek è situata all’interno della Riserva naturale delle Torbiere, dove sono vietate attività  estrattive o opere che modifichino la morfologia del luogo. 

L’altra parte del camping si trova comunque vicino a un’area della riserva di alto valore naturalistico (le Lamette) e il pozzo in previsione andrebbe dunque a inserirsi nei pressi di un delicato ecosistema.

Confidiamo, quindi, che, nel caso l’impianto di perforazione interessi un’area prossima al Sito comunitario (SIC), sia applicata, come prevede la normativa, un’adeguata valutazione d’incidenza onde evitare ripercussioni del progetto sulle valenze naturalistiche dell’area protetta. 

Cogeme: l’acqua termale ad Iseo – Centro termale a Sassabanek: l'ipotesi prende corpo – Le “Terme di Iseo” diventeranno realtà Il sindaco: turisti tutto l’anno Iseo, le terme si avvicinano

camping

Articoli. “Lamette, c’è ancora un grande canale da riaprire”-“Scacco ai siluri”

Le Lamette in una foto di A. Danesi

Fonte: GIORNALE DI BRESCIA MARTEDÌ 9 APRILE 2013

Iseo Lamette, c’è ancora un grande canale da riaprire

ISEO È il terzo canale che collega le Lamette al lago, il più grande e quello che potrebbe garantire migliori risultati in termini di ossigenazione delle acque interne e di ripopolamento ittico. Per questo l’Ente gestore della Riserva delle Torbiere del Sebino sostiene la necessità di riaprire e pulire il canale, come è stato fatto negli anni scorsi, con gli altri due corsi d’acqua che dividono i canneti a bordo lago. «Abbiamo già il progetto pronto e l’abbiamo già presentato due volte in Regione.

Ma, a discapito di quanto ribadito sulla sua utilità e sulla finalità dell’operazione, non ci è stato mai finanziato – spiega il presidente dell’ente Gianni Lecchi -. Ora vogliamo riprovarci, inoltrando la richiesta sia al Broletto sia al Pirellone, anche alla luce di quanto emerso dai risultati del progetto di ripopolamento ittico».

Lecchi infatti fa riferimento alle azioni di tutela e valorizzazione della fauna e della flora acquatica intraprese nella Riserva, dalle quali è risultato che le opere di riqualificazione dei canali di connessione tra il lago d’Iseo e le Lamette hanno permesso un notevole miglioramento degli scambi d’acqua, generando un’evoluzione significativa della qualità degli habitat acquatici della Riserva. La Torbiera risulta da anni un importante luogo di conservazione della biodiversità florofaunistica.

In questi ambienti si identificano infatti numerose specie ittiche, alcune delle quali sono di grande interesse per la pesca professionale svolta nel lago d’Iseo. Le acque di torbiera sono infatti habitat per la riproduzione di specie come il luccio e il persico reale. Nella zona esterna può invece trovare un importante ambiente idoneo per l’accrescimento l’alborella, altra specie che da sempre suscita un particolare interesse per la pesca e riveste un ruolo importante nella cultura gastronomica locale.

Inoltre, riporta la relazione del progetto di ripopolamento ittico, la realizzazione di strutture per incrementare la predisposizione ambientale e accogliere specie ittiche, una delle azioni del progetto, potrà fornire un importante aiuto all’incremento della popolazione di anguilla. L’obiettivo del progetto è stato quello di aumentare il grado di predisposizione ambientale delle acque della Torbiera, per incrementarne le popolazioni delle specie di interesse.

Ora manca un tassello importante: l’apertura del canale confinante con Clusane, indispensabile per la Riserva ma anche per lo stesso lago. Veronica Massussi

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Un altro articolo che riguarda l'ittiofauna. Fonte Bresciaoggi 9 marzo 2013

Un piano per salvare il Sebino Scacco ai «siluri» in sei mosse

Grazie a 140mila euro di fondi europei e regionali sono state posizionate sott ́acqua fascine e palafitte: consentiranno ai pesci di nascondersi e riprodursi

Qui l'articoloScacco ai siluri in sei mosse

Articoli.«Sassabanek ha invaso le Torbiere»

Fonte: Bresciaoggi, 16 novembre 2010

IL CASO. L'intrusione nell'area protetta di una parte di campeggio è stata scoperta dall'associazione «La Schiribilla»
«Sassabanek ha invaso le Torbiere»

Giuseppe Zani
Il presidente: «L'impatto turistico potrebbe creare dei problemi»

Il nuovo Piano di gestione della riserva naturale ha incluso un bel pezzo del campeggio di Sassabanek all'interno dei confini delle Torbiere sebine. Un errore commesso a tavolino da parte dei suoi estensori? Una svista da parte di chi, come il Comune di Iseo, azionista di riferimento della Sassabanek spa, avrebbe dovuto correggere l'errore al momento di avanzare osservazioni al Piano?
STA DI FATTO che almeno 10 mila metri quadri di campeggio, un angolo piuttosto riservato, sono finiti…in riserva, dove, come si sa, vige il divieto di campeggio. A scoprirlo, raffrontando tavole cartografiche e foto aeree, è stata in questi giorni l'associazione ambientalista «La Schiribilla», presieduta dall'iseano Angelo Danesi.
Il Piano in questione, approvato dal Consorzio delle Torbiere nel gennaio 2009 e ora all'esame del Pirellone, ha ritoccato qua e là i confini della riserva portando al suo interno quelli che prima erano definiti i Sic, «Siti di interesse comunitario», cioè Cee, e proponendo la perfetta coincidenza dei due perimetri.
EBBENE, DANESI e collaboratori si sono resi conto con stupore che una porzione del campeggio di Sassabanek, in precedenza Sic, a diretto contatto con la zona A delle Torbiere, la più sensibile e pregiata, adesso è ricompresa – sia pure classificata come zona C – nella stessa riserva. «Come dimostrano ortofoto del 1994, tende e caravan hanno occupato quell'area da tempo – spiega il presidente Angelo Danesi -. L'anomalia è che nel nuovo Piano non se ne parla per niente, come se quel pezzo di campeggio non esistesse. E difatti, mentre per le zone C ci sono norme che regolamentano l'attività agricola o florovivaistica, per l'area di Sassabanek in argomento non sono previste misure di mitigazione che possano ridurre l'impatto dei turisti sul biotopo».
Un impatto che, secondo Danesi, durante l'estate non sarà cosa da poco, visto tra l'altro che un blocco di bagni e il servizio di lavaggio-auto sono situati proprio a ridosso del confine delle Torbiere.
«A questo punto – conclude il presidente dell'associazione ambientalista – le domande che poniamo a noi stessi e agli enti interessati sono le seguenti: dove sono i confini del territorio demaniale in quella zona? Stante il divieto di campeggiare in riserva, cosa succederà a Sassabanek quando entrerà in vigore il nuovo Piano? Si cambierà il Piano appena approvato o si farà finta di niente?».

 

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Fonte: Giornale di Brescia 16 novembre 2010

 

ISEO
«Il campeggio
oltrepassa i limiti
delle Torbiere»

 

ISEOI confini del campeggio di Sassabanek oltrepassano i limiti della riserva naturale delle Torbiere: è stato rilevato da Legambiente Basso Sebino e dall'associazione La Schiribilla attraverso foto satellitari dell'area. «Nel nuovo Piano di gestione inoltre non si parla dell'attività né ci sono norme che la regolamentino (come invece esistono per quella agricola e florovivaistica) ma anzi vige il divieto di campeggio, di accendere fuochi, fare pic-nic – sottolineano le due associazioni, in cerca di risposte -. Per di più non sono previste misure di mitigazione per ridurre l'impatto sul biotopo quando sicuramente nel periodo di apertura il carico antropico non è da sottovalutare; il campeggio presenta wc e lavaggio auto situati sul confine delle Torbiere».