BELLE E SELVATICHE 2015

BELLE E SELVATICHE 2015

Corso introduttivo al riconoscimento e utilizzo delle piante selvatiche commestibili del nostro territorio.

A cura di Livio Pagliari. Foglie, fiori, frutti e radici usati nell’alimentazione popolare.

Il corso si articola in tre incontri serali: Mercoledì 8, 15, 22 Aprile 2015 ore 20,30

c/o la sede di Terre Unite a Passirano (BS) via Garibaldi, 5 e due uscite sul campo:

La pianura e il fiume: Domenica 12 Aprile

La collina e il bosco: Domenica 19 Aprile

Costo: € 30,00

Per informazioni e iscrizioni: Monica 3283689637– Livio 3394181670

Terreunite 2015

Le Torbiere in un “clic”: indetto il primo concorso fotografico della Riserva

L’ENTE GESTORE LANCIA IL PRIMO CONCORSO FOTOGRAFICO DELLA RISERVA NATURALE DELLE TORBIERE DEL SEBINO

Il concorso, che il nuovo presidente Edilberto Rinaldi auspica sia ripetuto ogni anno e diventi un evento fisso relativo alla riserva naturale, sia per la passione dei fotografi che dei fruitori della riserva, è stato pensato e costruito per portare in primo piano il valore del luogo.

Il concorso fotografico è stato dedicato a Franco Bettini, uno dei più famosi fotografi della cultura bresciana, che oltre ad essere di origine provagliese e anche stato uno dei primi che si è dedicato a fotografare la riserva, portando in rilievo alcune delle caratteristiche che sono oggi tra le più apprezzate.

Il concorso aperto a tutti, anche a semplici appassionati, italiani o stranieri, è distinto in due sezioni (DILETTANTI – SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE I° E II° GRADO). I materiali, fotografie o elaborati video, dovranno pervenire all’Ente gestore entro le ore 12.00 di sabato 31 Ottobre 2015.

Sul sito web dell’Ente il regolamento e la scheda di iscrizione: http://www.torbieresebino.it/al-via-il-primo-concorso-fotografito-della-riserva-naturale-delle-torbiere-del-sebino/

concorso torbiere

Torbiere: la pagina facebook attivata dall’Ente gestore

Una pagina dedicata alla Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino, è stata aperta su Facebook dal nuovo Presidente dell’Ente gestore, ing. Edilberto Rinaldi.

L’obiettivo è quello di raggiungere più persone possibile e, grazie alla comunicazione in tempo reale, dare informazioni in modo continuo e costante.(Leggi qui)

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Torbiere, agli ex magazzini accumulo abusivo di amianto

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Uno degli ex magazzini della torba

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come già vi avevamo riferito (v. qui), gli ex magazzini della torba, di proprietà privata e posti in riserva in territorio iseano, saranno abbattuti: l’area, bonificata e rinaturalizzata, sarà ceduta gratuitamente all’Amministrazione comunale . Così si è espresso il Consiglio comunale di Iseo di giovedì 19 febbraio 2015 (delibera e ACCORDO PROCEDIMENTALE). Pare che la volumetria sarà trasferita in zona viale Europa, per ora con l’attuale destinazione d’uso produttiva-artigianale.(Leggi qui)

Nel frattempo qualcuno ha usato gli edifici in degrado per depositare abusivamente una tonnellata di amianto, i cui pericoli sono noti a tutti! Tra l’altro, tempo addietro, in occasione di forte vento,  anche alcune delle lastre in eternit che ancora coprono uno dei capannoni sono volate  frantumandosi a terra proprio nei pressi del percorso visitatori.

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L’ingegner Edilberto Rinaldi è il nuovo presidente della Riserva delle Torbiere

L’ingegner Edilberto Rinaldi è il nuovo presidente della Riserva, eletto all’unanimità, su proposta del Sindaco di Provaglio d’Iseo, per la capacità tecnica, la sensibilità e la conoscenza del sito. Provagliese, ha già collaborato con l’Ente gestore come esperto ambientale e si propone di ispirarsi alla filosofia dell’uso saggio del territorio per la valorizzazione del bene naturalistico, ambientale e sociale. In particolare c’è l’urgenza di un approccio culturale più adeguato, poiché le pecurialità dell’area protetta risultano ancora sconosciute a molti, persino ai locali.

Durante la relazione del predecessore Giovanni Lecchi, sul lavoro svolto nel quinquennio, è emersa l’importanza di proseguire a investire sull’attività didattica rivolta alle scolaresche ed è stata riconosciuta la preziosa collaborazione della cooperativa Cauto, con la quale sono in programma progetti che coinvolgono le scuole medie superiori.

È stata assicurata una maggior trasparenza amministrativa, che passerà anche attraverso il sito web, per ora vestito a nuovo ma molto povero di contenuti.

Con grande soddisfazione delle associazioni ambientaliste presenti all’assemblea (La Schiribilla e Legambiente) si è appreso che viene messa una pietra tombale sull’annosa tormentata questione dell’area ex Zumbo: il magazzino costruito a fine 2012 rimarrà l’unico edificio, niente spazio quindi per l’invasivo centro polifunzionale con sede dell’Ente gestore e locali per attività didattiche e custode, previsti dallo strumento urbanistico di gestione.

Un’altra bella notizia fresca fresca riguarda il destino dei due ex magazzini della torba, in zona Iseo: niente recupero dei volumi per la collocazione di attività culturali, museali e didattiche, come prospettati dal Piano di gestione, ma trasferimento della cubatura al di fuori della Riserva attraverso il meccanismo della perequazione, con rinaturalizzazione delle aree, come auspicato dalle associazioni. L’argomento è all’ordine del giorno del consiglio comunale iseano di giovedì 19 febbraio.

Da parte del rappresentante delle associazioni, Angelo Danesi, sono state segnalate alcune persistenti criticità (bagnanti, pesca di frodo, capanni da caccia, espansione di specie vegetali e animali alloctone e diminuzione della biodiversità, difficoltà per la vigilanza nelle aree completamente recintate…), ma anche la necessità di salvaguardare le vasche di acqua bassa e limpida, alimentate da sorgente sub affiorante e raramente soggette a gelate, presenti nella zona est in territorio iseano, allo stato attuale però invase dal canneto e in avanzato stato di interramento. Da ricordare che proprio tale zona ospita l’unica popolazione stabile, nota a oggi per l’Italia, di libellula Leucorrhinia pectoralis, le cui esigenze ecologiche richiedono proprio il ripristino di specchi d’acqua di tal fatta, ambienti essenziali per la sopravvivenza della libellula e di molte altre specie. Per garantire quindi un habitat diverso nel cuore della Lama sarebbe importante riattivare la strada esistente che porta alle vasche e che potrebbe fungere anche da importante accesso ai mezzi antincendio.

Al nuovo Presidente l’augurio di un buon lavoro, per una gestione efficace, unitaria e con il sostegno concreto di tutti gli enti della Comunità. A questa nuova amministrazione è rinnovato l’invito a istituire quel tavolo permanente di confronto/collaborazione richiesto anni fa (e deliberato dall’allora CDA), ma rimasto purtroppo nel cassetto dell’Ente gestore.

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articolo uscito sul Giornale di Brescia:Rinaldi tiene le redini delle Torbiere

articolo uscito su Bresciaoggi:torbiereRinaldi presidente

P.S. Bresciaoggi: Rinaldi ascolta l´elenco dei nodi da sciogliere

Torbiere: pesca di frodo alla grande e con intimidazioni!

Pesca di frodo nelle Torbiere: scoperta mega rete illegale

Guardie ecologiche ipotizzano mercato nero con l’Est

di Milla Prandelli

Iseo (Brescia), 11 febbraio 2015 – Da mesi e forse da anni usano la Riserva delle Torbiere del Sebino come pescheria personale e ora che i loro traffici sono stati scoperti la scorsa settimana non hanno esitato a “impalare” un luccio e a dare fuoco ai canneti. Un’intimidazione bella e buona, questa, che ha tutto il tono di voler ordinare di stare a casa a coloro che stanno cercando di coglierli sul fatto. Succede nella zona umida tutelata dalla Convenzione di Ramsar compresa tra Iseo, Corte Franca e Provaglio d’Iseo. Ad opporsi ai bracconieri sono pochi ma intrepidi volontari. Si tratta delle Guardie Ecologiche Volontarie della Provincia di Brescia, cui si affiancano i colleghi che fanno capo alla Comunità Montana del Sebino Bresciano… Continua a leggere

Qui alcune foto scattate dalle GEV dopo il sequestro del dicembre dello scorso anno

rete sequestrata in R.N. torbiere 002Carpe, carassi, siluri e reti abusive in R.N. 001

Carpe, carassi, siluri e reti abusive in R.N. 002

Provaglio d’Iseo: il 16 febbraio l’elezione del Presidente della Comunità della Riserva

Il prossimo 16 febbraio, alle ore 18 si terrà presso il Municipio di Provaglio, sede legale dell’Ente gestore, l’assemblea della Comunità della Riserva delle Torbiere del Sebino: fra i punti all’ordine del giorno, oltre alle questioni di bilancio, l’elezione del nuovo Presidente dell’Ente, attualmente rappresentato da Giovanni Lecchi che ha avanzato le proprie dimissioni dopo circa un quinquennio di reggenza (eletto nella primavera del 2010 su indicazione dell’Amministrazione provagliese).

La presidenza attuale avrebbe potuto protrarsi per altri due anni, divenendo settennale, perché nel febbraio del 2012, in occasione dell’adeguamento dello statuto dell’Ente alla nuova legge regionale, Lecchi fu riconfermato all’unanimità per altri cinque anni. 

Nel frattempo però la Giunta di Provaglio ha cambiato “colore” e, stando a recenti dichiarazioni di stampa del nuovo sindaco di Provaglio, si prospetta un biennio ancora "provagliese" (Torbiere, scatta il turnover 27.1.2015), mentre lo stesso Lecchi qualche giorno prima pareva convinto che il turno toccasse a Iseo.

In discussione anche il rendiconto dell’esercizio finanziario 2014, le previsioni di bilancio per il 2015 e per il triennio 2015-2017.

Ricordiamo che l’assemblea è aperta al pubblico

Qui l’avviso di convocazionefebbraio2015

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2 febbraio giornata mondiale delle Zone Umide

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Le Torbiere in uno scatto di Giacomo Simonini

Il 2 febbraio si festeggia in tutto il mondo la World wetlands day, la Giornata dedicata alle zone umide di importanza internazionale.

Anche la Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino, fra i vari altri riconoscimenti, è stata dichiarata nel 1984 “zona umida di importanza internazionale” secondo la Convenzione di Ramsar.

Qui un articolo sull’argomento:

“Habitat umidi a rischio, urgenti azioni di tutela-Il 2 febbraio giornata mondiale, in Italia 53 aree”

Paludi, torbiere, distese di acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata sono luoghi fondamentali per la conservazione della biodiversità terrestre, ma anche tra gli ecosistemi più a rischio del pianeta. Per questo, Legambiente avverte che ”è urgente attuare azioni di tutela delle risorse idriche e degli ecosistemi acquatici ad esse associati come le zone umide. Nel nostro Paese mancano ancora le necessarie sinergie fra le Direttive Quadro sulle Acque, Habitat e Uccelli e per le aree marino-costiere con la Direttiva Quadro sulla Strategia per l’ambiente marino” che permetterebbero di ottimizzare le risorse e i tempi per attuare azioni di tutela e di monitoraggio della biodiversità”.

Il richiamo dell’associazione ambientalista arriva in occasione della Giornata mondiale delle zone umide che ricorre ogni anno il 2 febbraio perchè la tutela delle zone umide a livello mondiale è stata sancita il 2 febbraio 1971 in Iran dalla Convenzione di Ramsar, che è sottoscritta oggi da 168 Paesi. In Italia queste aree sono 53 e interessano 15 regioni.

Per l’occasione Legambiente organizza un weekend di escursioni e attività con le scuole. La pressione antropica e il riscaldamento globale, spiega Legambiente, ne mettono sempre più a rischio gli equilibri delicati e complessi. Nell’ultimo secolo, oltre il 64% delle zone umide sono scomparse. ”Non solo non sono stati raggiunti gli obiettivi di fermare la perdita di biodiversità entro il 2010, ma secondo dati Ispra il tasso di declino e perdita di alcune popolazioni di specie legate agli ecosistemi acquatici è quadruplicato dal 2000 a oggi”, sottolinea l’associazione ambientalista.

Il Wwf ricorda che la giornata è stata istituita per ricordare l’urgenza di difendere laghi, lagune e corsi d’acqua e il loro ruolo insostituibile per le specie migratorie e per le numerose attività economiche che sostengono quali la pesca, il turismo e l’agricoltura. Circa due terzi delle zone umide d’Europa sono scomparse negli ultimi 50 anni e quelle che restano sono sotto pressione per l’inquinamento e i cambiamenti climatici. L’associazione del panda rileva quindi che l’appuntamento del 1 e 2 febbraio sarà quindi un’ottima occasione per osservare anatre, folaghe, aironi, i piccoli limicoli e molte altre specie che affollano durante l’inverno le zone umide e vivere un’esperienza di conoscenza e divertimento a contatto con la natura, partendo dalle oasi WWF aperte per l’occasione in Toscana, Veneto, Lazio, Sicilia e Puglia.

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Riserva delle Torbiere del Sebino: nominato il neodirettore

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A sinistra il dott. Ivan Bonfanti (foto tratta dal sito Parco del Serio)

Nominato il nuovo direttore della Riserva delle Torbiere: si tratta del biologo Ivan Bonfanti, che, attualmente, risulta anche responsabile del Settore Ecologia e Ambiente  del Parco regionale del Serio.

Il presidente dell’Ente gestore, sentito il parere del Consiglio, ha deciso di conferire l’incarico al dott. Bonfanti,  scelto fra circa 7-8 candidati selezionati in base al curriculum e agli esiti del colloquio del 7 gennaio.

I compiti del direttore della riserva, previsti dall’art. 18 dello statuto dell’Ente:

a) dirige la riserva;

b) rilascia le autorizzazioni e i nulla osta di competenza dell’ente;

c) assiste ai lavori del consiglio di gestione e della comunità della riserva in qualità di segretario,

d) comunica alla Giunta regionale ogni variazione intervenuta nell’assetto degli organi di gestione della riserva e trasmette la documentazione relativa agli obblighi informativi per l’attività di monitoraggio, come definita dalla Giunta regionale;

e) esegue le deliberazioni del Consiglio di gestione e della Comunità della riserva

f) propone al Consiglio di gestione ed alla comunità della riserva i provvedimenti ed i progetti per migliorare l’efficienza e la funzionalità dell’ente;

g) propone lo schema del bilancio preventivo ed il conto consuntivo da sottoporre al Consiglio di gestione;

h) provvede agli acquisti in economia ed alle spese necessarie al normale ed ordinario funzionamento dell’ente

i) presiede alle aste, alle gara d’appalto ed alle commissioni di concorso;

j) firma i mandati e le reversali di incasso;

k) firma la corrispondenza e gli atti che non siano di competenza del Presidente;

l) adotta gli atti di assunzione e di gestione del personale;

m) è responsabile del servizio amministrativo e contabile;

Auguriamo al neo direttore un buon lavoro, certi che si tratti di un professionista all’altezza del compito che si accinge a espletare.

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Come già ventilato nei mesi scorsi, il Presidente Lecchi lascerà il proprio incarico in primavera, quando scadrà il mandato quinquennale. Ulteriori informazioni nell’articolo “Cambi al vertice per il Consorzio delle Torbiere“, pubblicato in data odierna sul Giornale di Brescia e reperito sul web.

 

Torbiere: capanni da caccia ancora nel mirino delle associazioni

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Morette in una bella foto di Giacomo Simonini

  • Dopo le contestazioni riguardo ai capanni in acqua di fronte alla Lamette, ritornano alla carica la LAC (Lega per l’Abolizione della Caccia), sezione di Brescia, e il GIG (Gruppo d’Intervento Giuridico onlus), che rendono evidenti l’illogicità e la contraddittorietà dell’Ente gestore della Riserva nell’avallare la valutazione d’incidenza anche per gli appostamenti da caccia in terraferma.

Da qui la decisione di inviare un’ulteriore segnalazione a varie autorità, compresa la Commissione Europea, che già ha avviato la procedura per accertare eventuali violazioni della normativa in materia di salvaguardia degli Habitat e dell’avifauna selvatica. Nel comunicato del GIG è rilevato anche il dubbio che non spetti al Presidente della Riserva esprimersi sulla valutazione d’incidenza ma al Responsabile della struttura tecnico-amministrativa del medesimo Ente.

Qui l’articolo uscito su Bresciaoggi: “Caccia, Torbiere assediate riparte la guerra ai capanni”

  • E ancora riguardo ai capanni da caccia agli acquatici è dei giorni scorsi  la segnalazione della LAC a Polizia provinciale, Corpo forestale dello Stato e Asl, per la violazione dell’ordinanza ministeriale (23 dicembre 2014) che vieta l’utilizzo di particolari richiami vivi, al fine di prevenire il diffondersi dell’influenza aviaria. Secondo la documentazione della LAC proprio attorno all’area protetta delle Torbiere c’era chi ignorava completamente gli ordini di Ministero e Regione: nelle gabbie agganciate all’appostamento, insieme ad alcune folaghe appaiono anatre vive di diverse specie.

L’articolo uscito su Bresciaoggi : Caccia e aviaria, la Lac chiede interventi. Vietato l’uso delle anatre come richiami venatori ma attorno alle Torbiere non sono state rimosse 

 

 

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