Convocazione comunità della Riserva: equilibri di bilancio e regolamenti

pesca abusiva in torbiera

Giovedì 26/09/2013 alle ore 18.00, è convocata la Comunità della Riserva, presso la Sede dell’Ente gestore (Palazzo del Municipio, via Europa, 5 – Provaglio d’Iseo).

In tale seduta saranno esaminati e approvati gli Equilibri di bilancio esercizio  finanziario 2013.

Inoltre saranno sottoposti a parere dell’assemblea:

– le variazioni da apportare al nuovo “regolamento di accesso alla riserva”, già in precedenza approvato. Si tratta di successive precisazioni allo scopo di renderlo più adeguato ai diversi contesti del sito.

– il nuovo “regolamento pesca dilettantistica “ da applicare nelle zone aperte all’attività piscatoria, individuate e ampliate dal Piano di Gestione, rispetto allo strumento di pianificazione precedente.

Qui l’avviso di convocazioneComunità della Riserva settembre 2013

 

Osservazioni al nuovo regolamento della pesca nella R.N. delle Torbiere

L’Ente gestore della Riserva si appresta ad approvare il nuovo regolamento riguardante la pesca dilettantistica nelle Torbiere, dove il Piano di gestione ha individuato le aree ritenute idonee, ampliandole nel numero rispetto alla pianificazione precedente, nonostante, a nostro parere, quelle già disponibili siano state sottoutilizzate.

Le zone dedicate a tale attività sono l’AREA 1, individuata lungo la sponda nord-est delle Lame (Iseo), e l’AREA 2, individuata nei bacini meridionali derivanti dall’escavazione dell’argilla (Corte Franca). L’obiettivo che il regolamento si prefigge è quello della tutela e valorizzazione del patrimonio ittico.

Riteniamo che alcune delle norme proposte siano in contrasto sia con tale obiettivo specifico sia con gli scopi di tutela del sito; in particolare destano perplessità le disposizioni che concedono la possibilità di indire gare o manifestazioni di pesca sportiva oppure di autorizzare veri e propri Centri Privati di Pesca (CPP).  Come possono tali attività conciliarsi con gli obiettivi di riqualificazione acquatica, di conservazione e valorizzazione del patrimonio ittico autoctono? Inoltre in siffatte circostanze avverrebbe un afflusso incontrollato di persone (non solo pescatori, ma anche spettatori/curiosi) in aree dove è vietato dal Piano di gestione l’accesso dei visitatori, con potenziale danno all’ambiente e alla fauna (rumore, calpestio…).

Ricordiamo che in alcune vasche di proprietà privata da anni si è praticata senza autorizzazione la pesca sportiva in zone non contemplate dal Piano di Gestione precedente, con pesanti alterazioni della naturalità dei luoghi (modifica artificiale delle sponde, sfalci continui a danno della vegetazione riparia) e con immissioni di pesci pronta pesca.

Se è vero poi che alcune vasche non sono comunicanti con altre, è anche vero che in occasione di forti piogge gli specchi d’acqua traboccano e si è visto, proprio in alcune recenti situazioni, pesci “transitare” da una vasca all’altra.

Qui il Regolamento ad ora predisposto dall’Ente gestore: http://www.laschiribilla.it/DOCS/regolamento_PESCA_2013.pdf
Le osservazioni al documento possono essere inviate formalmente all’Ente gestore entro la fine di Agosto.

Passeggiata in riserva: il cane, le guardie, la multa…

GIORNALE DI BRESCIA DOMENICA 7 APRILE 2013

Il cane, le guardie, la multa e gli eterni dilemmi sulla legalità

La lettera di una ragazza di Provaglio entrata nella riserva delle Torbiere col cane.

Leggi:   il cane, le guardie, la multa…

-Ricordiamo che l’accesso dei visitatori in riserva è possibile solo dai tre ingressi autorizzati, cioè dalle “porte” di Corte Franca, Iseo e Provaglio, dove sono posizionati i cartelli con relativi divieti, vicini al distributore dei tiket.

-Ricordiamo anche che in tutta la riserva  vige il divieto di introdurre cani, cavalli ed altri animali fatta esclusione, lungo i percorsi autorizzati, per gli animali di accompagnamento a portatori di handicap), introdurre specie animali o vegetali estranee.

Per quanto riguarda i cani non è questione di animali di taglia grossa o piccola, feroci o mansueti, liberi o al guinzaglio. E’ vero, il cane è divenuto un animale “domestico” e la sua storia di addomesticazione è lunga quanto la storia della civiltà umana: è stato addestrato, per esempio, per la caccia agli animali selvatici, per la guardia di mandrie e greggi, per la difesa personale ecc… ma le prede nei confronti dei canidi, sia selvatici, sia addomesticati, hanno dovuto continuare a difendersi e nutrono una paura atavica.
Di conseguenza, anche se i cani oggi svolgono in gran parte un ruolo affettivo, la loro presenza è incompatibile con un’area naturale prevalentemente “selvatica”, come la Riserva delle Torbiere.
Il cane, anche il più mansueto e educato e anche se tenuto al laccio, di fronte al “selvatico” sente l’istintivo richiamo alla caccia; lascia tracce del proprio passaggio, peli, odori, terrorizzando le sue potenziali prede, inducendole a comportamenti innaturali, come l’abbandono del nido o dei propri piccoli o del luogo in cui sono soliti muoversi…
Ecco perché nelle aree protette, dove esistono zone a elevata naturalità, con presenza di animali selvatici, il cane (ma anche altri animali) non deve essere ammesso, neppure al guinzaglio.

Piano agricolo: in arrivo il documento definitivo

Alcune nostre annotazioniNella seduta della Comunità della riserva del 10/12/2012 è stato espresso il parere preliminare all’approvazione del Piano di settore agricolo e del regolamento degli accessi dei visitatori delle Torbiere. All’assemblea era presente anche il portavoce delle associazioni ambientaliste, Angelo Danesi.

In breve, per quanto riguarda la seconda bozza del piano agronomico, oltre a quanto già rilevato nell’articolo di stampa, annotiamo anche che il documento vieta l’uso dei prodotti fitosanitari molto tossici (T+) e tossici (T) nelle coltivazioni professionali, mentre nella manutenzione di parchi e giardini anche quelli nocivi (Xn ) e irritanti (XI ); sono tutelati i percorsi pedonali e ciclabili dalla possibilità di essere investiti dall’irrorazione di pesticidi.

Sergio Turla, in rappresentanza del Comune di Provaglio ha chiesto anche che sia proibito l’uso di diserbanti chimici per tutte le colture, ma, da quanto risulta dal verbale, la richiesta non è stata accolta.

Circa il reimpianto di vigneti/frutteti sarà possibile solo per le colture presenti alla data dell’approvazione definitiva, con obbligo di coltivazione biologica e delimitazione di una fascia di rispetto da lasciare incolta e distante 30 m. da specchi d’acqua e zone umide.

Riguardo al Regolamento di accesso ai visitatori, Angelo Danesi ha evidenziato, tra l’altro, come nella zona C sia difficile il controllo del rispetto delle regole di accesso, essendo in tale area presenti edifici pubblici come il monastero, ristoranti, campeggi.

Come si apprende dall’articolo di stampa, l’approvazione definitiva dovrebbe essere stata siglata ieri (20 dicembre) dal Consiglio di amministrazione dell’Ente gestore; rimandiamo pertanto altre valutazioni, anche riguardo alle osservazioni presentate da La Schiribilla, non appena saranno resi pubblici i documenti definitivi.

Qui i verbali della seduta assembleare del 10 dicembre 2012verbale piano agricolo –verbale accessi

 

Torbiere del Sebino o d’Iseo: approvato il Piano della Riserva Naturale

Riportiamo qui il comunicato della Direzione Generale Sistemi verdi e Paesaggio (Regione Lombardia), a proposito della definitiva approvazione del Piano di gestione:

12 giugno 2012 

“Finalmente, dopo un impegnativo percorso di lavoro, in data 6 giugno 2012 con Delibera di Giunta Regionale n. 3578 è stato approvato il nuovo Piano della Riserva Naturale “Torbiere del Sebino o d’Iseo”. 

La prima fase della nuova pianificazione era stata l’approvazione da parte del Consiglio Regionale della delibera che ha unificato il perimetro del SIC e della riserva Torbiere del Sebino e definito la nuova classificazione delle aree. Le finalità istitutive della riserva: – tutelare le caratteristiche naturali e paesaggistiche della riserva, – assicurare, nello spirito della convenzione di Ramsar l’ambiente idoneo alla sosta e alla nidificazione dell’avifauna, e – disciplinare e controllare la fruizione del territorio ai fini scientifici e didattico-ricreativi, sono stati gli obiettivi da rispettare per assicurare la migliore valorizzazione della naturalità dell’ambiente.
 
La Riserva è formata da un’area di notevole valore naturalistico di circa 360 ettari, composta prevalentemente da canneti e specchi d’acqua circondati da campi coltivati, dichiarata zona umida di importanza internazionale nel 1984, ai sensi della Convenzione relativa alle zone umide firmata a Ramsar nel 1971, Zona di Protezione Speciale (ZPS) dall’Unione Europea, Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e su tutto il territorio esiste il Vincolo bellezze naturali (L.1497/39).
 
La legge istitutiva della riserva introduce divieti a salvaguardia dell’ambiente; il piano di gestione consente di attuare gli interventi. Il nuovo piano di gestione risponde meglio alla nuova classificazione, ne migliora la tutela e risponde meglio agli obbiettivi di conservazione e finalità istitutive della Riserva”.                                                                                                                       Come associazione de La Schibilla abbiamo seguito il lunghissimo iter del Piano (la prima bozza fu presentata ufficialmente dall’Ente gestore nel lontano novembre 2006!): negli anni abbiamo cercato di dare il nostro contributo, esprimendo anche forti perplessità riguardo a scelte che, a nostro avviso, non vanno affatto nella direzione di una maggior tutela del sito.

Giunta regionale: approvato il nuovo Piano di gestione della Riserva

Pubblicata sul BURL la Delibera di giunta regionale

 (D.g.r. 6 giugno 2012 – n. IX/3578)-Serie Ordinaria n. 24 – Lunedì 11 giugno 2012

https://www.torbieresebino.it/piano-di-gestione/

                Approvazione piano di gestione della Riserva naturale «Torbiere del Sebino o d’Iseo»

 

Torbiere: nuovo percorso e questione distruzione habitat in Lamette

Proponiamo qui il servizio (video) realizzato da Ruggero Maggioni sul convegno tenutosi venerdì 11 maggio presso il centro accoglienza visitatori , con intervista al pres. dell'Ente gestore della Riserva, Lecchi, e ad Angelo Danesi (La Schiribilla): si parla del nuovo percorso, delle norme della Riserva e della questione della coltura di mais a ridosso dell'area più pregiata delle Torbiere: https://www.youtube.com/watch?v=X0WRttPBBDk

Qui invece l'articolo uscito il 10/05/2012  sul Giornale di Brescia in seguito al comunicato delle associazioni sulla vicenda delle “Lamette plasticate”

 Iseo Sotto i teli, mais per sacchetti bio

Coltura a strisce nella riserva delle Torbiere

ISEO La coltura di una parte della Lametta, a ridosso del lago, ricoperta oggi con teli di plastica per pacciamatura, consiste in una varietà di mais per la produzione di sacchetti biodegradabili. Questa è la comunicazione che la proprietà privata ha inoltrato all'ente gestore dopo la sollecitazione ricevuta dallo stesso, non avvisato del cambio di destinazione. La segnalazione all'ente gestore della Riserva era giunta già nel mese di marzo da parte del coordinamento delle associazioni ambientaliste, preoccupate per la perdita della biodiversità nella zona C della Riserva. «Nei Siti Natura 2000 i prati da sfalcio vanno mantenuti o recuperati a tutela della biodiversità, tanto che vi sono norme che prevedono incentivi per il mantenimento dei prati e per la conversione dei coltivi in prati. «Il comitato tecnico scientifico della Riserva si riunirà il 20 maggio e stabilirà l'eventuale compatibilità della nuova coltura nelle Lamette» spiega il presidente dell'ente gestore Gianni Lecchi. Fino ad allora il seminativo piantato farà la sua crescita.

 

Torbiere, proteste per le sanzioni sul territorio della Riserva

fonte: Giornale di Brescia,21/03/2012

LAGO D’ISEO Passeggiare con il proprio cane nella zona delle Torbiere può costare 172 euro; invece fare una passeggiata in bicicletta, sempre nella stessa zona, 25,82 euro. Sono le sanzioni cui si va incontro se non si rispettano i divieti in vigore dal 1983, anno di istituzione della Riserva. Divieti ben visibili, riportati sui numerosi cartelli presenti agli accessi (Iseo, Provaglio e Corte Franca) e all’interno dell’area, ma tra i più trasgrediti.                                                   Oltre trentamila sono le persone che in un anno visitano la Riserva delle Torbiere del Sebino e le sanzioni sono il 2-3% delle infrazioni commesse in questa zona, tutelata a livello europeo in quanto Sic (Sito d’interesse comunitario) e dalla Regione, tramite l’Ente gestore. Nel bilancio di previsione, l’ente ha appostato duemila euro quali proventi delle sanzioni, una voce minima quindi. Nella Riserva la vigilanza è assicurata dalle Guardie ecologiche volontarie della Provincia, da quelle della Comunità montana del Sebino e dal Corpo Forestale dello Stato.

A proposito di infrazioni, in questi giorni l’ente sta raccogliendo numerose lamentele per le sanzioni verbalizzate.        Le infrazioni più commesse sono, in primis, l’ingresso nel sito della Riserva con veicoli, come la bicicletta, e il portarvi a spasso il cane; seguono poi la pesca abusiva, il picnic ed altro ancora. «I divieti sono ben visibili e la cartellonistica è stata rinnovata ed è presente in moltissimi punti – spiega il presidente dell’ente Gianni Lecchi -: si tratta di porre più attenzione ai cartelli. I divieti sono sempre gli stessi e ci stupiamo che le persone che frequentano la zona non lo sappiano o facciano finta di non sapere; chi vuole portare il proprio cane a correre può scegliere molti altri posti, ma non un habitat come quello della Riserva».
Per quanto riguarda la bicicletta, l’unico percorso è quello a fianco delle Torbiere, che fa parte della ciclopedonale Brescia-Paratico. «Le sanzioni inflitte dalle Guardie ecologiche scatenano sempre reazioni avverse da parte dei sanzionati così che spesso si trovano a dover affrontare rifiuti, insulti ed altro ancora – continua Lecchi -: ciò che si chiede è maggior rispetto sia delle persone che dei luoghi. Per aumentare la presenza all’interno della Riserva abbiamo preso due persone: una permetterà di estendere l’orario del centro visitatori di Iseo, l’altra si dedicherà a manutenzioni e pulizia delle aree più soggette a degrado ed incuria».
Veronica Massussi