Nei primi mesi del 2019 una vasca ad acque basse per ospitare gli uccelli limicoli.
La nostra associazione insieme ad altre ha auspicato da tempo la creazione di un ambiente fangoso e melmoso adatto ad ospitare i limicoli, uccelli dal lungo becco che si alimentano nel fango (come il Piro piro, il Beccaccino, il Corriere, la Pettegola…), ma che raramente si notano in riserva a causa delle vasche molto profonde e con sponde alte. Ne avevamo parlato anche nel dossier del 2007 e nelle osservazioni al nuovo piano di gestione.
Apprendiamo a tal proposito che, oltre agli interventi in programma nell’area ex Zumbo e lungo il percorso centrale (v. qui http://www.laschiribilla.it/public/?p=4732), il Consiglio di gestione ha approvato anche il progetto definitivo-esecutivo, redatto dall’agronoma Dott.ssa Elena Zanotti, per la “Realizzazione di una zona umida costituita da vasca per limicoli e mascheramento arboreo” (delibera: 28_2018).
L’opera in programma, che usufruisce del finanziamento regionale “Interventi di supporto alla biodiversità locale del sito SIC/ZPS IT 2070020 Torbiere del Sebino”, sarà realizzata in un’area posta a sud, in territorio di Provaglio d’Iseo, con apertura dei cantieri nel prossimo gennaio e conclusione nel mese successivo.
Gli interventi proposti hanno come scopo ultimo quello di favorire la tutela della biodiversità locale, oltre che il suo potenziamento. Attualmente, infatti, le specie avicole presenti nella Riserva sono particolarmente rappresentate da specie appartenenti alla famiglia degli Ardeidi, degli Anatidi e dei Rapaci, scarsi invece i limicoli per la mancanza di ambienti idonei.
È previsto uno scavo di sbancamento per la realizzazione di un’area depressa complessiva di circa 3.270 mq, a gradoni, con profondità variabili, in cui far riaffiorare e/o accumulare acqua meteorica e di sgrondo, col fine di originare un’area umida, anche solo temporanea, avente funzione di richiamo per diverse comunità̀ biologiche presenti nel territorio.
La realizzazione di un’area umida a bassa profondità, rara nelle acque della Riserva per via dei processi di estrazione di torba e argilla dei secoli passati, per di più isolata dalle vasche principali, quindi priva di ittiofauna, creerebbe un habitat idoneo alla colonizzazione di diverse specie macroinvertebrate ed anfibie, ad oggi in competizione con l’ittiofauna per gli habitat di maggiore estensione. Inoltre, data la morfologia del sito, si prevede che l’area funga da richiamo per l’avifauna limicola, consentendo un miglioramento delle condizioni generali e l’insediamento di questa componente faunistica.
Al fine di ridurre il disturbo e favorire l’insediamento delle specie, l’area sarà protetta e riparata con arbusti ed essenze arboree alto fusto, oltre che con cordoli, posti ai margini liberi ed esposti verso le aree a frequentazione antropica, col fine di creare una efficace schermatura tramite il reimpiego del materiale terroso asportato.
Qui la documentazione da cui sono state anche tratte le immagini pubblicate: 01_planimetria_progetto_esecutivo_area_umida (1); cme_area_umida_2018_finale; cronoprogramma_area_umida; ep_area_umida_2018_finale.xls;
FOTOINSERIMENTO_AREA_UMIDA; modellazione_area_umida; progetto_esecutivo_-_biodiversita_; rel-paesaggistica-torbiere_finale