Il gruppo di associazioni (La Schiribilla compresa), comitati e liste civiche, che si sta occupando da mesi della questione dei trattamenti fitosanitari in Franciacorta, prosegue le iniziative d’informazione e sensibilizzazione.
Al Convegno presso il Monastero di Provaglio d’Iseo è emerso come possano essere pesanti le ricadute sull’ambiente e sulla salute di tutti e si è dimostrato come si possano adottare pratiche agricole più rigorose per la tutela di lavoratori, consumatori, popolazione.
Nella stessa sede sono state anche illustrate alcune proposte per uscire da questa situazione, come il divieto di utilizzo dei pesticidi molto tossici, tossici e nocivi, e l’eliminazione dei diserbanti.
Non è interesse di nessuno attaccare i produttori di vino né i lavoratori agricoli della Franciacorta che, anzi, il gruppo vorrebbe avere come competenti alleati in quanto, oltre a saper curare un’eccellenza produttiva conosciuta in tutto il mondo, possono anche diventare i tutori dell’ambiente in cui questa eccellenza nasce.
L’obiettivo è che si produca vino nel rispetto dell’ambiente e quindi della salute dei cittadini e dei lavoratori dei campi.
I 18 comuni della Franciacorta DOCG e il Consorzio di tutela hanno elaborato, senza coinvolgere la popolazione, le associazioni ed i comitati locali, una bozza di regolamento per l’uso sostenibile degli agrofarmaci che però non elimina le sostanze più pericolose, non regolamenta adeguatamente le modalità di esecuzione dei trattamenti, e prevede multe assolutamente inadeguate per chi esegue tali operazioni in modo pericoloso.
Inoltre il regolamento predisposto è stato rimesso nel cassetto perché si preferisce attendere l’approvazione del “Piano d’Azione Nazionale per l’Uso Sostenibile dei Prodotti Fitosanitari” così come previsto dal Decreto Legislativo n.150 del 14 agosto 2012.
Il gruppo promotore della mobilitazione ritiene sbagliata questa scelta: in Franciacorta serve subito un regolamento in grado di contenere la dispersione di sostanze pericolose per l’ambiente e la salute e non si possono certo attendere i tempi biblici della politica.
Per questo motivo i comuni sono invitati a definire e concordare in tempi brevi le nuove norme, perché ci sono tutte le condizioni per avere un buon regolamento sull’uso dei fitofarmaci nei vigneti, già per la prossima stagione vitivinicola senza ulteriori rinvii.
QUI il volantino[1] che i promotori della mobilitazione stanno diffondendo in questi giorni nel territorio della Franciacorta. Su di esso sono anche indicati gli indirizzi cui rivolgersi nel caso i cittadini si trovino a subire irrorazioni di pesticidi palesemente moleste.