Articolo. “Un piano agricolo per regolare l’area delle Torbiere”

Fonte: GIORNALE DI BRESCIA MARTEDÌ 24 LUGLIO 2012

Iseo Un piano agricolo per regolare l’area delle Torbiere

ISEO Si può prelevare acqua, in periodi di siccità, dalle vasche delleTorbiere? Cosa si può coltivare nelle aree sensibili, e con che intensità? Quali concimi e quali diserbanti si possono utilizzare per non danneggiare l’ecosistema? A queste e ad altre domande dovrebbe rispondere il piano agricolo in fase di redazione da parte dell’Ente gestore della Riserva. «Insieme al Comitato tecnico scientifico della Riserva abbiamo pensato di predisporre il documento- spiega Gianni Lecchi, presidente dell’ente gestore – anche perché in questo periodo si sono verificate situazioni che necessitano di un inquadramento chiaro per la salvaguardia del biotopo». Lecchi fa riferimento, per esempio, alla nuova coltura di mais per realizzare sacchetti biodegradabili, da poco piantumata a ridosso delle Lamette, e alla richiesta di alcuni agricoltori di Corte Franca di potersi approvvigionare di acqua dalle vasche limitrofe ai propri coltivi (possibilità negata da uno specifico divieto). Per questo motivo era stato contattato anche il sindaco di Corte Franca Giuseppe Foresti, che non ha emesso alcuna ordinanza, rimandando la questione all’ente gestore. «Per ragionare insieme ai diretti interessati abbiamo convocato una riunione con gli agricoltori che si terrà lunedì 6 agosto. Per settembre-ottobre speriamo che il piano venga ultimato »prosegue Lecchi. La situazione agricola nella fascia di rispetto (o As, area sensibile della Riserva*vede oggi circa un 60% di prato polifita (con numerose essenze): seguono pratimonofiti, pochi ettari coltivati a vigneto e un vivaio. La Riserva occupa un’area piuttosto ristretta: 360 ettari composti prevalentemente da canneti e specchi d’acqua circondati da campi coltivati, strade e abitazioni. Vista la tipologia ambientale variegata la tematica del piano agricolo – il costo per realizzarlo è di 6mila u – si presenta dunque abbastanza complessa; per la stesura dello strumento che possa tenere in considerazione le molteplici variabili, non solo ambientali ma anche socio-economiche, è stato incaricato uno studio agronomico. All’incontro del 6 agosto – che si terrà alle 11, al centro di accoglienza visitatori a Iseo – possono partecipare tutti gli interessati. L’agronomo Giampietro Bara illustrerà la bozza del piano, la cui redazione è tata inserita nel finanziamento riguardante la riqualificazione delle specie ittiche.

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*Nota della Schiribilla. La fascia di rispetto non ha niente a che fare con l’AS, Area Sensibile: la fascia di rispetto è la Zona C, all’interno della riserva, parte integrante della stessa, mentre la cosiddetta Area Sensibile è la fascia immediatamente all’esterno del confine della riserva. Le “anomale” variazioni colturali avvenute di recente (da prato da sfalcio ricco di biodiversità a coltivazione di mais, senza autorizzazione) e che abbiamo segnalato all’Ente gestore riguardano quindi terreni dentro la riserva.