fonte: Giornale di Brescia,21/03/2012
LAGO D’ISEO Passeggiare con il proprio cane nella zona delle Torbiere può costare 172 euro; invece fare una passeggiata in bicicletta, sempre nella stessa zona, 25,82 euro. Sono le sanzioni cui si va incontro se non si rispettano i divieti in vigore dal 1983, anno di istituzione della Riserva. Divieti ben visibili, riportati sui numerosi cartelli presenti agli accessi (Iseo, Provaglio e Corte Franca) e all’interno dell’area, ma tra i più trasgrediti. Oltre trentamila sono le persone che in un anno visitano la Riserva delle Torbiere del Sebino e le sanzioni sono il 2-3% delle infrazioni commesse in questa zona, tutelata a livello europeo in quanto Sic (Sito d’interesse comunitario) e dalla Regione, tramite l’Ente gestore. Nel bilancio di previsione, l’ente ha appostato duemila euro quali proventi delle sanzioni, una voce minima quindi. Nella Riserva la vigilanza è assicurata dalle Guardie ecologiche volontarie della Provincia, da quelle della Comunità montana del Sebino e dal Corpo Forestale dello Stato.
A proposito di infrazioni, in questi giorni l’ente sta raccogliendo numerose lamentele per le sanzioni verbalizzate. Le infrazioni più commesse sono, in primis, l’ingresso nel sito della Riserva con veicoli, come la bicicletta, e il portarvi a spasso il cane; seguono poi la pesca abusiva, il picnic ed altro ancora. «I divieti sono ben visibili e la cartellonistica è stata rinnovata ed è presente in moltissimi punti – spiega il presidente dell’ente Gianni Lecchi -: si tratta di porre più attenzione ai cartelli. I divieti sono sempre gli stessi e ci stupiamo che le persone che frequentano la zona non lo sappiano o facciano finta di non sapere; chi vuole portare il proprio cane a correre può scegliere molti altri posti, ma non un habitat come quello della Riserva».
Per quanto riguarda la bicicletta, l’unico percorso è quello a fianco delle Torbiere, che fa parte della ciclopedonale Brescia-Paratico. «Le sanzioni inflitte dalle Guardie ecologiche scatenano sempre reazioni avverse da parte dei sanzionati così che spesso si trovano a dover affrontare rifiuti, insulti ed altro ancora – continua Lecchi -: ciò che si chiede è maggior rispetto sia delle persone che dei luoghi. Per aumentare la presenza all’interno della Riserva abbiamo preso due persone: una permetterà di estendere l’orario del centro visitatori di Iseo, l’altra si dedicherà a manutenzioni e pulizia delle aree più soggette a degrado ed incuria».
Veronica Massussi