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I nuovi limiti del parco?diciamo che “serve solo chiarezza” e ammettere che, diversamente da altre attività antropiche, non esiste nel “nuovo” Piano nessuna norma  che contempli la “nuova” situazione, campeggio o parcheggio che sia.
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fonte: Bresciaoggi, Lunedì 29 Novembre 2010
I nuovi limiti del parco?
«Serve solo prudenza»

Una recente riperimetrazione dell’area della Riserva naturale delle Torbiere del Sebino, avvenuta nei mesi scorsi su richiesta diretta dell’Unione europea (le Torbiere sono un «Sic», un sito di interesse comunitario) ha avuto come conseguenza più clamorosa il «trasferimento» di una parte del campeggio di Sassabanek nell’area tutelata delle Lamette. Ma la cosa non sembra turbare il presidente del Consorzio di gestione, il provagliese Giovanni Lecchi: «Dov’è il problema? Non cambia nulla; salvo la necessità di adottare qualche attenzione in più», dice il funzionario rispondendo alle richieste di chiarimenti avanzate da «La schiribilla» e da legambiente.
La porzione di campeggio in questione, lo ricordiamo, è occupata da un parcheggio.
Un’altra inclusione riguarda un’area delle Lamette a lago, verso Clusane. E tutti questi ritocchi sono stati comunicati dall’Unione europea al ministero dell’Ambiente, e da quest’ultimo alla Regione Lombardia, il cui consiglio che dovrà presto prenderne atto. «Ma a noi va bene così – insiste Lecchi -. La riserva naturale è stata istituita nel 1983, quando Sassabanek c’era già. Perciò il parcheggio continuerà a svolgere la sua funzione; sia pure sottostando a certe regole, perchè adesso si trova in zona C, quella col più basso livello di protezione».
Ma preesistenti alla riserva sono pure, nella spiegazione di Lechi, la trattoria Funtanì, in zona B, a Provaglio d’Iseo, e il ristorante «Cascina Doss», a Iseo. «Non vuol mica dire che adesso entrambi debbono andarsene – insiste il presidente del Consorzio -. Si tratta, semmai, di mitigarne l’impatto». Se le modifiche ai confini sono di pertinenza del consiglio regionale, licenziare il nuovo Piano di gestione delle Torbiere spetta alla giunta Formigoni. Il Piano – adottato nel gennaio 2009 e, completato l’iter delle osservazioni, approvato nell’aprile dello stesso anno – sarà integrato a giorni dalla Valutazione ambientale strategica. F.S.

AMBIENTE IN BILICO/1. Il Consorzio di gestione sta lavorando a un nuovo progetto da sottoporre all’Unione europea per il finanziamento

 

Torbiere, si riparte da Life natura
Fausto Scolari
Un piano da 700 mila euro per intervenire sulla vegetazione e sulla situazione faunistica della Riserva naturale sebina

Nata negli anni Ottanta (sulla base di una legge regionale) per tutelare un ambiente umido unico e di eccezionale valore, la Riserva naturale delle Torbiere del Sebino non ha mai avuto esattamente una vita facile. E ora sta attraversando una nuova fase di difficoltà che si vorrebbe superare anche attuando in questa straordinaria palude a ridosso del lago d’Iseo un nuovo progetto «Life natura». Questa almeno e l’ipotesi di lavoro di Gianni Lecchi, presidente del Consorzio di gestione della riserva.
«Stiamo mettendo a punto un progetto europeo Life che presenteremo in primavera all’Unione europea sperando di ottenere, come nel passato, un buon contributo. L’idea e quella di attuare un investimento da 700 mila euro che potrebbe essere finanziato per il 75% dall’Unione europea e per il resto da noi; o per meglio dire dagli enti ai quali ci rivolgeremo, Regione e Provincia, intervenendo sul tema della vegetazione infestante, e sui problemi rappresentati dalla moria di pesci e dalla diminuzione generale delle presenze faunistiche».
Quello di cui parliamo è un contributo che si attende come manna dal cielo, perchè il Consorzio è sempre più a corto di fondi. Ora gli enti gestori – i tre comuni di Provaglio d’Iseo, Corte Franca e Iseo – versano le rispettive quote sulla base del numero degli abitanti, mentre la Comunità montana del Sebino bresciano e la Provincia di Brescia per quote sufficienti a far funzionare la macchina amministrativa consortile e poco più.
Ci sono poi le entrate garantite dai ticket d’ingresso: «La tariffa di un euro per i non residenti nei tre comuni gestori, che non sarà aumentata – assicura il presidente Gianni Lecchi – ci ha garantito a fronte di 25 mila ingressi circa 12 mila euro. È una somma significativa; ma per fare interventi sostanziosi non basta».

L’area protetta fa i conti
con l’assedio dei rifiuti

Uno dei temi caldi per le Torbiere è quello dell’abbandono dei rifiuti. E nei giorni scorsi, l’associazione La Schiribilla aveva documentato una situazione di degrado dalla rotonda di Sassabanek verso il Ciochèt. Un’emergenza poi sanata dal Consorzio di gestione. «Purtroppo – sottolinea il presidente consortile Gianni Lecchi – abbiamo trovato rifiuti di ogni genere soprattutto all’altezza della provinciale Iseo-Rovato. Dalla rotonda in poi è un susseguirsi di pacchetti di sigarette, lattine e bottiglie di plastica che automobilisti incivili lanciano dalle vetture. E ora stiamo pensando a una giornata di pulizie aperta a tutti i volontari». F.S.