fonte: Giornale di Brescia, 25 maggio 2010
Torbiere, eredità positiva
Da giugno in carica il nuovo presidente del Consorzio, Giovanni Lecchi, che traccia
le sue priorità. Lungo l'elenco delle opere realizzate dal precedente Consiglio
ISEO Prima da Carlo Maffeis a Dario Lazzaretti e ora a Giovanni Lecchi: nuovo passaggio di consegne tra i presidenti del Consorzio di gestione delle Torbiere del Sebino. Lazzaretti infatti lascerà l'incarico il 31 maggio, gli subentrerà dal 1° giugno Lecchi.
«Il territorio e la sua salvaguardia sono sempre stati al centro dei programmi e delle discussioni, a prescindere dalla politica» ha affermato l'ex presidente Maffeis, supportato da Giancarlo Onger, consigliere nello scorso cda. Onger ha ribadito come la collaborazione tra tutto il Consiglio abbia portato a molti risultati positivi e «questa debba essere la linea da portare avanti». Proprio il passato del Consorzio annovera infatti una fase di commissariamento per cui, in seguito al totale disaccordo tra i sindaci (di quel periodo) dei tre comuni gestori, la Regione Lombardia intervenne con un proprio commissario. Anche Renato Manenti, già consigliere e prossimo membro del Cda, rappresentante della Provincia di Brescia, e Laura Boldi, rappresentante della Comunità montana, hanno sottolineato come il continuo miglioramento della gestione delle Torbiere sia sotto gli occhi di tutti, «fuori dai campanilismi». Con un consiglio per il futuro: «Ogni membro dovrebbe seguire personalmente un settore di propria competenza mentre dal punto di vista burocratico il Cda dovrebbe essere svincolato dall'assemblea dei sindaci».
Ad oggi la Riserva naturale delle Torbiere ha visto attuati numerosi progetti tra i quali il rimboschimento, terminato ad aprile, con la piantumazione di oltre 1.300 essenze; la presenza costante di un vigilanza attuata da tre soggetti contemporaneamente: la Polizia provinciale, le guardie ecologiche volontarie della Provincia e della Comunità montana; la formazione di guide che vanta oggi circa 30 persone abilitate dal Comitato tecnico scientifico. Il Consorzio ha poi approvato il nuovo piano di gestione ed è in attesa di renderlo esecutivo dopo l'approvazione regionale definitiva; ha un logo scelto tra i lavori degli studenti; ha potenziato l'attività didattica ed i laboratori presso il centro d'accoglienza, dove ha installato nuovo materiale informatico per i visitatori.
Dal punto di vista della riqualificazione ambientale ha aperto quattro canali delle Lamette, favorendo un ripopolamento ittico, ha eseguito uno studio di fattibilità per la riqualificazione delle acque interne alla Riserva, ha aggiornato il regolamento della pesca dilettantistica. Sul fronte delle strutture e dei servizi ha completato il percorso nord ed ha depositato in Regione il progetto per un tratto di percorso per disabili. Verrà aperta a breve la terza porta per l'accesso alle Torbiere da Corte Franca.
E per il futuro? Giovanni Lecchi ha tracciato alcune priorità: risanare l'area Zumbo a Provaglio d'Iseo ed i magazzini della torba ad Iseo perché strutture pericolanti; trasferire la pista ciclabile della Provincia che passa attraverso la riserva e pulire il fondo delle vasche principali, in collaborazione con il Comitato tecnico scientifico, per favorire una maggiore qualità ambientale del sito. Veronica Massussi