A PROPOSITO DI DIVIETI

La Riserva delle Torbiere è anche:

Zona di protezione speciale (ZPS, Direttiva 79/409/CEE concernente la conservazione degli uccelli selvatici)               Vi sono norme “sovraordinate” che dettano precisi divieti per le ZPS.

 

Infatti una deliberazione di giunta regionale (8/9275/2009 dell’8 aprile 2009) riguardo alle ZPS prescrive, fra gli altri, i seguenti divieti:

 

– distruzione o danneggiamento intenzionale di nidi e ricoveri di uccelli;
Рrealizzazione di nuove discariche o nuovi impianti di trattamento e smaltimento di fanghi e rifiuti nonch̩ ampliamento di quelli esistenti in termine di superficie, fatte salve le discariche
per inerti;
– svolgimento di attività di circolazione motorizzata al di fuori delle strade, fatta eccezione per i mezzi agricoli e forestali, per i mezzi di soccorso, controllo e sorveglianza, per i mezzi degli aventi diritto, in qualità di proprietari, gestori e lavoratori
– eliminazione degli elementi naturali e seminaturali caratteristici del paesaggio agrario con alta valenza ecologica individuati dalla regione o dalle amministrazioni provinciali;
– eliminazione dei terrazzamenti esistenti, delimitati a valle da muretto a secco oppure da una scarpata inerbita, sono fatti salvi i casi regolarmente autorizzati di rimodellamento dei terrazzamenti eseguiti allo scopo di assicurare una gestione economicamente sostenibile;
– esecuzione di livellamenti non autorizzati dall’ente gestore; sono fatti salvi i livellamenti ordinari per la preparazione del letto di semina e per la sistemazione dei terreni a risaia;
– la captazione idrica nella stagione riproduttiva delle specie ornitiche caratteristiche della tipologia ambientale, ai sensi del d.m. 17 ottobre 2007 n. 184, fatto salvo autorizzazione dell’ente gestore, dalle zone umide che ospitano specie caratteristiche della tipologia ambientale o habitat di interesse Comunitario;
–  è vietata l’immissione o il ripopolamento con specie alloctone

 

La delibera sulle ZPS contiene inoltre ulteriori disposizioni riguardanti i piani di gestione, i qualidevono:

 

-perseguire la conservazione delle aree aperte, anche incolte, e agricole, regolamentando l’urbanizzazione, l’antropizzazione e la realizzazione di infrastrutture, nelle aree di pregio naturalistico;
– perseguire un’attenta conservazione di tutte le zone umide, prestando particolare attenzione ai canneti in acqua e in asciutta o periodicamente sommersi. La conservazione di queste aree si realizza attraverso il divieto di:

 

trasformazioni ambientali, bonifiche, mutamenti di destinazione d’uso del suolo, attraverso il ripristino e la creazione di ambienti umidi naturali e attraverso la creazione e la tutela di aree “cuscinetto”

UNA RISERVA DIS-ORIENTATA? COGLI LA DIFFERENZA!

Il Piano di gestione approvato nell’aprile 2009 pone su tutta la riserva il divieto di

1) realizzare nuovi edifici;
2) attuare interventi sugli edifici esistenti in assenza di specifica autorizzazione rilasciata
dall’Ente Gestore,

 

La proposta di modifica dei divieti deliberata successivamente dalla giunta regionale, pone il divieto di
1) nuove costruzioni (in zona A)
2) realizzare nuovi edifici ad eccezione di quanto diversamente previsto dal Piano di Gestione e direttamente eseguito dall’Ente gestore ovvero dallo stesso espressamente autorizzato (in zona B e C)

Per quanto riguarda la zona A e B ecco gli altri divieti.
Abbiamo segnato in rosso quelli che non valgono per la zona C (fascia di rispetto)

 

2) realizzare nuovi insediamenti produttivi, anche di carattere zootecnico o di ampliamento di quelli esistenti;
3) costruire infrastrutture in genere, fatto salvo quanto previsto dal piano della riserva in funzione delle finalità della riserva stessa e direttamente eseguite dall’ente gestore ovvero dallo stesso autorizzate;
4) aprire nuove strade, asfaltare, ampliare o operare la trasformazione d’uso di quelle esistenti;
5) coltivare cave od estrarre inerti ed esercitare qualsiasi attività che determini modifiche sostanziali della morfologia del suolo;
6) attuare interventi che modifichino il regime o la composizione delle acque, fatto salvo quanto previsto dal piano e direttamente eseguito dall’Ente gestore ovvero dallo stesso espressamente autorizzato;
7) impiantare pioppeti artificiali od altre colture arboree a rapido accrescimento;
8) effettuare interventi di bonifica idraulica della zona umida;
9) raccogliere, asportare o danneggiare la flora spontanea, fatte salve le attività previste dal piano di gestione e la ricerca scientifica, eseguite direttamente dall’Ente gestore ovvero dallo stesso autorizzate;
10) effettuare tagli di piante arboree isolate o inserite in filari, nonché di siepi arboree ed arbustive lungo il margine di strada, corpi d’acqua o coltivi, se non autorizzati dall’Ente gestore;
11) costruire recinzioni, se non con siepi a verde e con specie tipiche della zona e preventivamente autorizzate dall’Ente gestore;
12) disturbare, danneggiare, catturare o uccidere animali selvatici, raccogliere o distruggere i loro nidi, tane o giacigli, danneggiare o distruggere il loro ambiente, fatte salve le attività consentite, la ricerca scientifica e gli interventi di carattere igienico-sanitario, eseguiti direttamente dall’Ente gestore ovvero dallo stesso autorizzato;
13) esercitare la caccia;
14) introdurre cani (fatta esclusione lungo i percorsi autorizzati, per i cani di accompagnamento a portatori di handicap), cavalli ed altri animali;
15) introdurre specie animali o vegetali estranee;
16) svolgere attività pubblicitaria, organizzare manifestazioni folcloristiche o sportive, effettuare il campeggio;
17) costituire discariche di rifiuti ovvero depositi permanenti o temporanei di materiali dismessi, anche se in forma controllata;
18) transitare con biciclette e mezzi motorizzati lungo i percorsi pedonali, come individuati dal Piano di gestione, fatta eccezione per i mezzi di servizio e quelli occorrenti per l’attivitÃ
agricola;
19) accedere alle aree di maggior interesse naturalistico e scientifico individuate dal piano, non autorizzati dall’Ente gestore;
20) accedere e navigare nella fascia a lago e nel canneto fatta eccezione per i mezzi di servizio;

21) esercitare la navigazione a motore fatto salvo quanto previsto dal piano e direttamente eseguito dall’Ente gestore ovvero dallo stesso espressamente autorizzato;
22) effettuare studi e ricerche che comportino prelievi in natura e/o altre deroghe ai divieti, se non autorizzati dall’ente gestore;
23) esercitare ogni altra attività, anche di carattere temporaneo, che comporti alterazioni alla qualità dell’ambiente incompatibili con le finalità della Riserva;
24) tenere comportamenti non conformi all’ambiente della Riserva tali da creare danno o potenziale danno all’ambiente ad alla fauna: abbandonare i percorsi segnalati, sostare fuori dagli spazi appositamente predisposti e segnalati, fare picnic, accendere fuochi, effettuare la balneazione, dare cibo agli animali, disturbare la fauna con suoni, musica e schiamazzi;
25) condurre colture non compatibili con le finalità della riserva;
26) effettuare variazioni colturali se non la sostituzione delle colture esistenti con vegetazione spontanea caratteristica dell’ambiente naturale;
27) esercitare nuove attività florovivaistiche;
28) esercitare la pesca al di fuori delle aree espressamente destinate a tale attività individuate nel Piano di Gestione e dei limiti previsti dal regolamento pesca della riserva;

 

N.B. Per la zona C non applicare i divieti n.20/21/28 ha ovviamente senso poiché non vi sono vere e propri vasche d’acqua. Per il resto ricordiamo:
-che la funzione della zona C è anche quella di fare da zona cuscinetto e da filtro rispetto a disturbi che potrebbero venire  dall’esterno
-che anche la zona C è compresa nel SIC (Sito di Importanza Comunitaria) e nella ZPS (Zona di Protezione Speciale)
-che anche nella zona C sono presenti habitat comunitari

VAS o NON VAS per il Piano delle Torbiere?

Variante in corso d'opera

 

Mentre sta ancora svolgendosi la verifica di esclusione della VAS del Piano di gestione della Riserva,una variante in corso d'opera scombina l'apparato normativo del Piano: un recente Avviso del Consorzio comunica infatti che il 15 dicembre u.s. una delibera di giunta regionale, oltre a modificare come noto i confini del Sito, introduce significativi e sostanziali cambiamenti nei divieti (strutturali, infrastrutturali e comportamentali) da applicarsi alle specifiche zone delle Torbiere.

 

Ci chiediamo se sia lecito per la giunta regionale intervenire a modificare in senso più permissivo  i divieti che disciplinano le varie zone della Riserva, quando è ancora aperto il procedimento di verifica di esclusione della VASverifica che prende in esame un rapporto ambientale che si riferisce al Piano adottato nel gennaio 2009, dove i divieti sono più restrittivi (confermati anche nel piano approvato nell'aprile 2009).

 

Le ultime parole famose.
Nelle osservazioni che abbiamo inviato in occasione della Conferenza di verifica (tenutasi il 14 gennaio u.s. ed aggiornata a metà febbraio), essendo per caso, all'ultimo, venuti a conoscenza che era in atto una modifica dei divieti della Riserva, avevamo concluso il nostro documento con una domanda:
"a quale Piano di gestione fa riferimento il Rapporto ambientale quando dichiara che nel complesso il Piano, tanto nella sua parte descrittiva e di inquadramento quanto nell'apparato normativo (NTA), non subirà modifiche volte ad un maggior permissivismo…?

 

La domanda è sempre più di attualità!

 

scarica qui l'Avviso http://openwebcortefranca.cogeme.com/albo/albo_dettagli.php?id=115,
inutile cercarlo sul sito web del Consorzio.

 

scarica qui  la delibera www.laschiribilla.it/DOCS/doc.2010/SEO1.pdf

 

D.g.r.15 dicembre 2010 – n. 9/985
Proposta di modificazione dei confini della riserva naturale
«Torbiere del Sebino o d'Iseo» e della sua classificazione (artt.
2, 11 e 12 della l.r. 86/83)

———————

N.B. Sulla questione torneremo a breve e in modo più approfondito, anche per quanto riguarda la modificazione della classificazione della riserva.

P.S. Qui trovate tutto il procedimento: https://www.sivas.servizirl.it/sivas/#/login/schedaProcedimento?idProcedimento=2&idPiano=35880

Comunicato

Informiamo che venerdì 14 ore 14,30 si terrà presso la sede del Consorzio della Riserva la conferenza per la verifica di esclusione della VAS del Piano di gestione della Riserva naturale.

La Schiribilla  ha  presentato due documenti/osservazioni, uno per contestare l’esclusione dalla VAS e un altro con osservazioni al documento di esclusione, a parere dell’associazione, lacunoso e contraddittorio.

 

Precisiamo
Рche il Piano di gestione della Riserva ̬ anche Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS), coincidenti con la Riserva Naturale regionale

 

-che il 15 dicembre scorso il Consorzio ha presentato a varie associazioni il documento di sintesi per la verifica di esclusione dalla procedura di VAS ( Valutazione Ambientale Strategica) e che tale documento ritiene possibile l’esclusione del nuovo Piano di gestione sia dalla VAS che dalla Valutazione di incidenza, infatti nella parte conclusiva si dichiara: dall’analisi dei dati in possesso non emergono quindi particolari criticità ambientali né possibili compromissioni delle funzioni ambientali ed ecologiche del territorio della Riserva, tanto da ritenere possibile l’esclusione del suddetto Piano di Gestione dai procedimenti di Valutazione Ambientale Strategica e di Valutazione d’Incidenza

 

 La Schiribilla nelle proprie osservazioni ha evidenziato:

 

a) varie anomalie procedurali circa l’avvio del procedimento e soprattutto in merito al fatto che con l’inserimento in Riserva di parte del campeggio Sassabanek si viene ad introdurre una funzione insediativa non ammessa  dalla deliberazione del Consiglio regionale istitutiva della Riserva (n°III/1846 del 19 dicembre 1984)

 

b) varie lacune e incongruenze del documento di sintesi, motivo per cui l’associazione ritiene sussistano criticità ambientali e possibili impatti sulle finalità di conservazione del Sito.

 

Abbiamo scoperto di recente che  sul sito web del Consorzio (http://www.torbiere.it/ita/index.htm) tra gli allegati al Piano approvati nell’aprile 2009 sono state inserite due nuove tavole cartografiche (7a e 7b), datate luglio 2010, riguardanti la revisione dei perimetri e nuova classificazione delle varie zone; la tav. 7b riporta anche un particolare molto rilevante: l’elenco dei divieti, validi per ogni zona specifica, i quali non corrispondono né a quelli del piano adottato né a quelli del piano approvato!
Vi figurano anche eliminazioni e/o variazioni significative di divieti in difformità da quanto determinato dalla delibera istitutiva della riserva.

 

scarica le osservazioni della Schiribilla:
www.laschiribilla.it/DOCS/doc.2011/osservaz.%20VAS%20Torbiere.pdf
www.laschiribilla.it/DOCS/doc.2011/integrazioni%20osservaz.Vas%20Torbiere.pdf

notizie

VAS o NON VAS

 

per il nuovo Piano di Gestione della Riserva?

 

Sul sito del Consorzio si possono leggere i seguenti avvisi

 

1) AVVISO DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI VERIFICA DI ESCLUSIONE DALLA V.A.S. (Valutazione ambientale strategica) DEL PIANO DI GESTIONE DELLA RISERVA NATURALE TORBIERE DEL SEBINO

 

http://www.torbiere.it/news/viewnews.asp?id=109

 

2) Convocazione conferenza di valutazione prevista nel PROCEDIMENTO DI VERIFICA DI ESCLUSIONE DALLA V.A.S. (Valutazione ambientale strategica) DEL PIANO DI GESTIONE DELLA RISERVA NATURALE TORBIERE DEL SEBINO

 

 

Sul sito della Regione si trova il doc. di sintesi per verifica esclusione dalla VAS

Documento: Documento di Sintesi – Allegati: (1)

Osservazioni al PGT di Corte Franca

Osservazioni al PGT di Corte Franca

Stamane, venerdì 10 dicembre 2010, sono state inoltrate all'ufficio protocollo del Comune di Corte Franca le osservazioni al PGT adottato, presentate dall' associazione La Schiribilla e da  Legambiente Franciacorta.

Sono state espresse considerazioni generali sul consumo di suolo e sulle previsioni di trasformazione del territorio, ma anche osservazioni specifiche su alcuni ambiti che si ritiene vadano ad intaccare anche aree di valenza naturalistica e di elevato valore percettivo.
Le osservazioni n.5 e n.6 riguardano in particolare fattori di rischio per la Riserva naturale delle Torbiere.

Qui il testo integrale delle osservazioni: www.laschiribilla.it/DOCS/doc.2010/-osservaz.%20PGT%20Corte%20Franca.pdf

Riserva o discarica?

Mentre la raccolta differenziata dei rifiuti prende sempre più piede, qualcuno scambia la Riserva delle Torbiere per un’isola ecologica!

Guardate in quali condizioni si trova la Zona 1 ove sono collocate le postazioni per la pesca dilettantistica regolamentata dal Piano di Gestione:

 

 

Il viscum album si diffonde in torbiera

Il viscum album si diffonde in torbiera
rispettiamolo
http://www.laschiribilla.it/immagini/foto/flora/vischio%20rn.jpg

 

Già camminando lungo i vari percorsi si può notare come si stiano diffondendo in riserva i bei cespuglietti di vischio.
Si tratta di un vegetale parassita della famiglia delle lorantacee, considerato in passato pianta sacra, oggi simbolo di buon augurio.
Le bacche, trasportate e disperse dagli uccelli che se ne cibano, si insediano negli interstizi del ramo di una pianta ospite e iniziano a germogliare; peccato che alcuni rametti vengano parzialmente strappati non dai volatili ma da qualche”predatore” a due gambe!

 

IL RAMO D’ORO

 

La mitologia, le leggende, le pratiche magiche e religiose che fanno riferimento al vischio sono moltissime, forse più che per qualsiasi altro vegetale, almeno in Europa. Questo sempreverde parassita di altri alberi, era chiamato “ramo d’oro”, probabilmente perché il vischio tagliato ed appeso ad essiccare assume una colorazione tendente al giallo, oppure perché a questa preziosa pianta erano attribuite numerose proprietà magiche. Fin dall’antichità più remota i popoli europei, ma non solo, hanno circondato il vischio di una superstiziosa venerazione. I Druidi lo adoravano e consideravano luoghi sacri i boschi dove cresceva, solitamente dei querceti. Il vischio infatti era raro: quando i Druidi lo trovavano, lo raccoglievano con una solenne cerimonia, in un preciso giorno dell’anno stabilito in base alla situazione lunare. Dopo aver invocato la pianticella come risanatore universale e aver sacrificato in suo onore animali, un sacerdote con manto bianco saliva sull’albero su cui il vischio era cresciuto e con un falcetto d’oro tagliava la pianticella, raccogliendola in un panno bianco, evitando accuratamente che toccasse terra perdendo così le sue magiche proprietà. Si riteneva che il vischio raccolto in questo modo rendesse fertili gli animali sterili e funzionasse come antidoto contro tutti i veleni. Altri popoli credevano che il vischio avesse proprietà ignifughe, e per questo appendevano dei rametti al soffitto per difendersi dagli incendi. In altre aree geografiche il vischio veniva appeso alla porta di case e stalle per tenere lontano gli “esseri” che potevano nuocere a persone o ad animali.

 

Vi sono tante altre leggende che attribuiscono poteri al vischio e sacralità agli alberi dove esso cresceva. Rispettiamolo anche noi.

refrigerio in torbiera

Dopo gli accurati preparativi primaverili (v. post sui roseti divelti) per rendere accogliente il lido, qual è una delle cose che in assoluto regala un attimo di meraviglioso refrigerio quando l’afa ci assilla?

Un bel tuffo in torbiera, naturalmente! Cioè nel Sito di Importanza Comunitaria che il prossimo anno si appresta ad essere riconosciuto come Zona Speciale di Conservazione!

 

strappata la piantumazione…libera balneazione…

 

http://www.laschiribilla.it/immagini/abusi/lido%2017.07.jpg

Confronto sul PGT di Iseo

Al fine di contribuire al dibattito in corso sui temi pianificatori principali riguardanti il PGT di Iseo, su invito dell’Osservatorio Cittadino La Schiribilla ha presentato in questa prima fase di confronto un documento in cui viene sintetizzato il punto di vista dell’Associazione.

Leggi qui:
http://www.laschiribilla.it/DOCS/doc.2010/PGT%20Iseo%20luglio%202010.pdf