Articolo.Torbiere: «Pochi soldi per la manutenzione»

  fonte: Giornale di Brescia 3 novembre 2010

 

Torbiere: «Pochi soldi per la manutenzione»

 

Le Torbiere «toccano» Iseo, Provaglio e Corte Franca LAGO D'ISEOLe Torbiere del Sebino cercano contributi. Premesso che tutti gli enti gestori finanziano il Consorzio di gestione per quanto riguarda le singole competenze (i tre comuni di Provaglio d'Iseo, Iseo e Cortefranca pagano in base al numero degli abitanti, mentre Comunità Montana del Sebino e Provincia di Brescia per quote) ciò che manca in questo periodo alla Riserva naturale sono quelle entrate destinate agli interventi in conto capitale, per la costante manutenzione dell'area. I circa 60mila euro erogati annualmente dagli enti gestori infatti sono destinati all'Amministrazione, ma ciò che manca sono quei contributi provinciali e regionali che prima davano respiro alla riserva. «Stiamo proponendo progetti a tutto spiano ed a largo raggio – conferma il presidente del Consorzio Gianni Lecchi – Per esempio abbiamo già presentato il progetto sul percorso per disabili e quello sul pesce siluro. Stiamo elaborando il progetto europeo Life, che ci potrebbe dare qualche garanzia per il futuro». Il progetto Life, di cui il Consorzio ha già beneficiato anni fa, verrà presentato a primavera. Nel frattempo come si mantiene la Riserva? «Oltre ai contributi degli enti, l'unica entrata certa – dice Lecchi – è rappresentata dai ticket d'ingresso». Il ticket, richiesto ai non residenti dei tre comuni gestori, costa un euro; ogni anno l'incasso è sui 10 mila euro. Per quanto riguarda la fruizione della Riserva, spesso si verificano casi di inciviltà tant'è che il Consorzio ha da poco dovuto ricorrere ad una pulizia straordinaria per eliminare rifiuti di ogni genere. La parte più colpita è quella che costeggia la SP Iseo-Rovato; qui vicino alle piazzole di sosta si formano ammassi di spazzatura. «Abbiamo pensato di organizzare una giornata di pulizia, chiedendo il supporto di volontari e di associazioni – conclude Lecchi -. Speriamo che ci aiutino in molti».V.Massussi

Articolo. SOS ANTIBRACCONIERI

Fonte:Bresciaoggi 20.10.2010

SOS ANTIBRACCONIERI 

Il nucleo guardie venatorie del Wwf invita a segnalare ogni presunta violazione nell’esercizio dell’attività venatoria nella provincia di Brescia. Le «denunce» anche in forma anonima possono essere inoltrate chiamando il numero di telefono

 

3287308288.
Il servizio sta ottenendo un certo successo e, aspetto decisamente  più significativol, a contattare le guardie venatorie del Wwf sono in moltissimi casi cacciatori indignati per il comportamento scorretto di chi non rispetta le regole.

Articolo.Immondizia a Provaglio: l’oasi in apnea

fonte: Bresciaoggi, Venerdì 15 Ottobre 2010

Immondizia a Provaglio: l’oasi in apnea
Rifiuti abbandonati in Torbiera
Spazzatura selvaggia non risparmia neppure i «santuari» naturalistici dove gli episodi di inciviltà vengono amplificati perchè stridono con il suggestivo contesto dello scenario. Anche alcune zone delle Torbiere rischiano di trasformarsi in discariche a cielo aperto. L’allarme viene lanciato dall’associaizone ambientalista «La Schiribilla» che attraverso un reportage fotografico ha documentato il degrado della Riserva nelle zone di Provaglio e Iseo. «Le immagini parlano da sole – afferma il sodalizio -: la situazione più grave riguarda la zona 1 dove sono collocate le postazioni per la pesca dilettantistica regolamentata dal piano di gestione». Il sito è deturpato da ogni genere di rifiuti. La soluzione secondo la Schiribilla passa da una doppia corsia: «da un lato il Consorzio di gestione deve cercare di imporre un comportamento civile ai visitatori, dall’altro sarebbe opportuno bonificare i rifiuti». F. SCO.

Articolo: Acqua, flora e fauna: tutto da vedere nelle torbiere

Fonte: Giornale di Brescia 24 settembre 2010

 

Acqua, flora e fauna: tutto da vedere nelle torbiere

 

Un pomeriggio in visita alle torbiere del Sebino può rivelarsi una piacevole sorpresa soprattutto se valide guide illustrano flora e fauna, il volo degli uccelli o il loro canto con un «birdwatching» guidato. L’occasione ritorna con il mese di settembre, con la ripresa delle visite guidate all’interno della Riserva naturale delle torbiere offerte dal Consorzio di gestione e realizzate in collaborazione con l’Agenzia Territoriale per il turismo.

 

Già sperimentate ed effettuate nei mesi di maggio e giugno, ma sospese a luglio e agosto per il caldo, le visite si tengono il sabato e la domenica alle 15 con partenza dall’Infopoint di Corte Franca (vicino al centro commerciale «Le Torbiere»); i partecipanti pagano esclusivamente l’euro d’ingresso alla Riserva. I percorsi possono essere diversi, a seconda della zona visitata. L’area delle torbiere del Sebino si estende su 360 ettari, composti prevalentemente da canneti e specchi d’acqua circondati da campi coltivati oppure da manufatti dell’uomo (strade, abitazioni). Una parte si trova a diretto contatto con il Lago d’Iseo ed è denominata lametta, c’è poi una parte interna, formata da grandi vasche intervallate da sottili argini di terra, denominata lama, e un’altra area con vasche ottenute dall’escavazione dell’argilla.

 

Gli ingressi principali sono tre, come i comuni che compongono il Consorzio di Gestione: Iseo, Corte Franca e Provaglio d’Iseo. Ad Iseo, nella zona dello stadio c’è il centro visitatori, mentre a Provaglio l’ingresso è situato nei pressi del monastero di San Pietro in Lamosa.
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http://www.laschiribilla.it/immagini/foto/torbiera_2.jpg

Articolo:Torbiere e fotografia: nuovi laboratori

 Fonte: Giornale di Brescia, 19/09/2010

Torbiere e fotografia:
nuovi laboratori

 

LAGO D’ISEO Diffondere la consapevolezza dell’esistenza e della salvaguardia della Riserva naturale delle Torbiere del Sebino. È l’intento che la cooperativa sociale onlus Cauto si propone attraverso l’organizzazione, nel Centro accoglienza visitatori della Riserva, di laboratori scientifici mirati, destinati ad alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado come pure ad adulti.

 

A favore di questi ultimi, la cooperativa ha programmato due nuovi appuntamenti: oggi e domenica 10 ottobre, entrambi focalizzati sul tema «Fotografia per principianti». Rivolgendosi al Centro accoglienza è poi possibile ottenere informazioni sui percorsi naturali e sull’ambiente della Riserva, chiarimenti forniti da pannelli esplicativi, acquari, sagome di fauna ornitologica e postazioni informatiche fisse utili anche per visionare cd-rom e filmati.

 

A settembre il Centro resterà aperto il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17, mentre ad ottobre soltanto la domenica nei medesimi orari.
Da marzo a luglio, inoltre, nei soli week end, sono stati accolti 800 visitatori e durante la settimana hanno partecipato alle visite didattiche oltre 800 studenti, per un totale di 35 classi, di scuole elementari e medie.
Per settembre sono state fissate altre 25 giornate dedicate alle scuole, concentrate in particolare su argomenti quali il rapporto fra coscienza, ecologia e stili di vita e botanica, zoologia o geologia.

Articolo:«La riserva delle Torbiere alla portata di tutti»

Fonte: Giornale di Brescia 03/09/2010

«La riserva delle Torbiere alla portata di tutti»
Il presidente del Consorzio Giovanni Lecchi pensa ad attrezzare il sito per renderlo visitabile anche alle persone disabili

ISEO«La Riserva Naturale delle Torbiere dovrà essere alla portata di tutti» con queste ferme parole il presidente del Consorzio Giovanni Lecchi porta avanti il progetto del percorso per disabili ancora al vaglio della Regione Lombardia.
«Il progetto del percorso attrezzato per disabili, inserito nel Piano di Gestione delle Torbiere e per il quale abbiamo richiesto un finanziamento regionale, non è ancora stato approvato dalla Regione ma è una cosa da fare assolutamente perché tutti, senza distinzione, devono poter accedere alla Riserva» afferma Lecchi. Il tratto individuato fa parte del percorso nord che dalla rotonda di Sassabanek si dirige verso la località Ciochet, porzione della Riserva che non presenta ponticelli e scalette, ostacoli evidenti, ma si trova invece a filo terra. Il Consorzio sta inoltre pensando anche ai non vedenti ed ha richiesto un contributo alla Fondazione Cariplo per dotare il Centro di Accoglienza Visitatori di Iseo di attrezzature e tecnologie per chi ha deficit visivi.

 

«Ho già portato la proposta all’assemblea dei sindaci – continua Lecchi – e spero che anche questa voce possa essere presa in considerazione». Nell’agenda del presidente del Consorzio si trovano anche le voci di risanamento di alcune zone della Riserva come l’area Zumbo a Provaglio e i capannoni della torba a Iseo.
Per il primo si procederà ad abbattere la casa Zumbo ma verranno mantenute le cubature per poter edificare, in un futuro «quando le condizioni economiche degli enti pubblici lo permetteranno» commenta Lecchi, la sede del Consorzio; nel frattempo verrà costruito il magazzino perché necessario alle attività dell’ente. Anche la parte pericolante dei capannoni della torba è stata abbattuta da parte dei privati con l’intento condiviso da parte di entrambi, proprietari e Consorzio, di sanare tutta la zona.

 

Un’altra modifica della situazione attuale, intrapresa dal presidente nell’ottica di una maggiore tutela dell’habitat della Riserva è lo spostamento della pista ciclabile provinciale, Brescia-Paratico, che transita per una parte all’interno della Riserva.
«Ho già avuto un incontro con il neo assessore ai Lavori pubblici della Provincia di Brescia, portando le ragioni di un cambio di percorso della pista ciclabile e visto che il comune di Corte Franca ha già realizzato l’opera ed il comune di Provaglio d’Iseo sta ultimando la sua parte, il percorso ciclabile potrà passare vicino, nei pressi della Cascina San Carlo, ma non all’interno della Riserva».
Veronica Massussi

Articolo: Check up sul Sebino: alghe e inquinamento vengono… «a galla»

Fonte: Giornale di Brescia 11 agosto 2010

Check up sul Sebino:
alghe e inquinamento
vengono… «a galla»

 

Gli allarmanti risultati delle ricerche effettuate dall’Università di Brescia
e dagli atenei di Western Australia, Cambridge, Tracia e Bicocca

Gli esperti hanno accertato che non avviene più il rimescolamento delle acque: gran parte dell’inquinamento, così, resta in superficie
LAGO D’ISEO Le acque in superficie sono le più inquinate del lago. Ma anche quelle profonde, povere come sono di ossigeno, non se la passano troppo bene. Questo il risultato della ricerca internazionale condotta sul Sebino dall’Università di Brescia, in collaborazione con gli atenei del Western Australia, di Cambridge, della Tracia e della Bicocca di Milano. I ricercatori impegnati nelle rilevazioni effettuate fino al 29 luglio scorso, e nelle successive elaborazioni dei dati, sono quindici, coordinati dal professor Marco Pilotti, docente d’idrodinamica nell’ateneo cittadino e da Jorg Imberger, limnologo direttore del centro Cwr (Centre of water research) australiano.
L’«eutrofizzazione»
«La prima fase ha riguardato l’acquisizione dei dati ambientali per poter risolvere due quesiti fondamentali – spiega Pilotti -: quelli relativi all’apporto dei nutrienti dal bacino di monte e alle conseguenze del cambio climatico, nonché allo scioglimento del ghiacciaio».
Il lago d’Iseo infatti soffre di «eutrofizzazione», vale a dire di apporto squilibrato in eccesso di nutrienti, dovuto al fiume Oglio che ancora una volta è l’incriminato principale della salute delle acque del lago. Proprio l’eutrofizzazione favorisce infatti la sgradevole fioritura di alghe (il «bloom»); inoltre gli inquinanti non si miscelano più, come avveniva un tempo, con le acque più profonde, ma rimangono tutti a livello superficiale. Come se non bastasse, l’Oglio è ancora privo della centralina di rilevazione dei valori chimici: quella di Costa Volpino è guasta da tempo.
Poco ossigeno sul fondo
Ciò che si è rilevato fino ad ora è la completa «anossia», cioè la mancanza di ossigeno del fondo del lago che invece fino agli anni Ottanta aveva un ricircolo annuale nel periodo invernale, durante l’abbassamento delle temperature. Perché si è bloccato questo processo di circolazione? Che cosa accadrà in futuro se le temperature invernali aumenteranno? Saranno possibili interventi per bloccare questi fenomeni? Sono le domande alle quali vogliono giungere gli scienziati, quesiti che riguardano da vicino la qualità della vita del lago e dei suoi fruitori.
«Per dare una risposta che oggi ancora non è stata formulata, abbiamo messo in campo una metodologia di tipo modellistico – prosegue Pilotti – consistente nel monitoraggio di vari parametri con diversi tipi di strumenti».
Così, nello scorso mese di novembre è stata posizionata in mezzo al lago una stazione di misurazione dei parametri meteorologici e della temperatura dei primi 50 metri di colonna d’acqua; dal 15 luglio alla fine del mese scorso sono stati attrezzati dieci punti di misura in tutto il lago (meteo, temperatura in ingresso e uscita della portata), utilizzando una sonda fino a 150 metri di profondità che ha acquisito in tempo reale, cinquanta volte al secondo, i parametri chimici, fisici e microbiologici inviati al sistema informativo in rete. I ricercatori hanno elaborato i dati che oggi sono reperibili su un sito accessibile a tutti:www.cwr.uwa.edu.au. L’auspicio, per Pilotti e gli enti che contribuiscono alla ricerca (Consorzio gestione laghi, Provincia di Bergamo e Comunità Montana dei laghi bergamaschi) è che la ricerca possa proseguire nel tempo per trovare quelle risposte che possono garantire un futuro di qualità alle acque del lago d’Iseo e a tutto l’ecosistema circostante.
Veronica Massussi 

“Torbiere, eredità positiva”

fonte: Giornale di Brescia, 25 maggio 2010

Torbiere, eredità positiva

Da giugno in carica il nuovo presidente del Consorzio, Giovanni Lecchi, che traccia
le sue priorità. Lungo l'elenco delle opere realizzate dal precedente Consiglio

 

ISEO Prima da Carlo Maffeis a Dario Lazzaretti e ora a Giovanni Lecchi: nuovo passaggio di consegne tra i presidenti del Consorzio di gestione delle Torbiere del Sebino. Lazzaretti infatti lascerà l'incarico il 31 maggio, gli subentrerà dal 1° giugno Lecchi.

«Il territorio e la sua salvaguardia sono sempre stati al centro dei programmi e delle discussioni, a prescindere dalla politica» ha affermato l'ex presidente Maffeis, supportato da Giancarlo Onger, consigliere nello scorso cda. Onger ha ribadito come la collaborazione tra tutto il Consiglio abbia portato a molti risultati positivi e «questa debba essere la linea da portare avanti». Proprio il passato del Consorzio annovera infatti una fase di commissariamento per cui, in seguito al totale disaccordo tra i sindaci (di quel periodo) dei tre comuni gestori, la Regione Lombardia intervenne con un proprio commissario. Anche Renato Manenti, già consigliere e prossimo membro del Cda, rappresentante della Provincia di Brescia, e Laura Boldi, rappresentante della Comunità montana, hanno sottolineato come il continuo miglioramento della gestione delle Torbiere sia sotto gli occhi di tutti, «fuori dai campanilismi». Con un consiglio per il futuro: «Ogni membro dovrebbe seguire personalmente un settore di propria competenza mentre dal punto di vista burocratico il Cda dovrebbe essere svincolato dall'assemblea dei sindaci».

Ad oggi la Riserva naturale delle Torbiere ha visto attuati numerosi progetti tra i quali il rimboschimento, terminato ad aprile, con la piantumazione di oltre 1.300 essenze; la presenza costante di un vigilanza attuata da tre soggetti contemporaneamente: la Polizia provinciale, le guardie ecologiche volontarie della Provincia e della Comunità montana; la formazione di guide che vanta oggi circa 30 persone abilitate dal Comitato tecnico scientifico. Il Consorzio ha poi approvato il nuovo piano di gestione ed è in attesa di renderlo esecutivo dopo l'approvazione regionale definitiva; ha un logo scelto tra i lavori degli studenti; ha potenziato l'attività didattica ed i laboratori presso il centro d'accoglienza, dove ha installato nuovo materiale informatico per i visitatori.

Dal punto di vista della riqualificazione ambientale ha aperto quattro canali delle Lamette, favorendo un ripopolamento ittico, ha eseguito uno studio di fattibilità per la riqualificazione delle acque interne alla Riserva, ha aggiornato il regolamento della pesca dilettantistica. Sul fronte delle strutture e dei servizi ha completato il percorso nord ed ha depositato in Regione il progetto per un tratto di percorso per disabili. Verrà aperta a breve la terza porta per l'accesso alle Torbiere da Corte Franca.

E per il futuro? Giovanni Lecchi ha tracciato alcune priorità: risanare l'area Zumbo a Provaglio d'Iseo ed i magazzini della torba ad Iseo perché strutture pericolanti; trasferire la pista ciclabile della Provincia che passa attraverso la riserva e pulire il fondo delle vasche principali, in collaborazione con il Comitato tecnico scientifico, per favorire una maggiore qualità ambientale del sito.  Veronica Massussi

articoli

fonte: Bresciaoggi,27/05/2010 –

Nuovo servizio di informazioni per la zona umida delle Torbiere
Presentato ufficialmente e aperto ieri l’«Info point»

 

A Corte Franca è stato presentato ed ufficialmente aperto ieri mattina il nuovo «Info point», il punto di informazioni per il turismo a servizio dell’ingresso della porta cortefranchense ai siti naturali delle torbiere del Sebino. «In questo modo – ha ricordato il vicesindaco di Corte Franca, fino a fine maggio presidente del Consorzio di Tutela delle Torbiere, Dario Lazzaretti – il turista o il semplice visitatore di questa importante zona umida lombarda avrà a disposizione anche a Corte Franca un punto dove chiedere notizie e informazioni, non solo sulle torbiere ma anche sul resto della Franciacorta, Sebino e Valle Camonica». L’«Info point» è posto in una zona strategica, nei pressi del centro commerciale «Le Torbiere» e all’ingresso della zona umida. Il nuovo servizio sarà aperto dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle 17; lunedì solo dalle 14 alle 17. In via sperimentale, da giugno visite alle torbiere, il sabato e la domenica pomeriggio.F.S.
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fonte: Giornale di Brescia27/05/2010

 

Infopoint alle Torbiere
Inaugurati il nuovo punto di riferimento per la Franciacorta e la terza «porta» alla Riserva naturale

 

Informazioni per chi arriva dalla Franciacorta, per i turisti che percorrono la provinciale XI Iseo-Rovato e per chi è in transito presso il centro commerciale Le Torbiere: questo sarà il servizio del nuovo punto informazioni che inizierà la sua attività sabato. Inaugurata ieri la sede, situata in un chiosco chiuso da qualche anno nel parcheggio del centro commerciale Le Torbiere di Corte Franca, ha avuto il plauso dei presenti, rappresentanti delle forze turistiche del territorio.Dario Lazzaretti, vicesindaco del comune di Corte Franca che ha messo in atto l’accordo tra pubblico e privato, tra l’Agenzia territoriale per il turismo, la Strada del Franciacorta, il Consorzio delle Torbiere ed il centro commerciale ha ricordato anche la funzione di terzo ingresso alle Torbiere del Sebino, insieme ai due già noti di Iseo e Provaglio d’Iseo. L’infopoint sarà aperto tutti i giorni, dal lunedì alla domenica (l’unica chiusura sarà il lunedì fino alle 14) per dare informazioni di ogni genere, sia sull’accoglienza che sulla mobilità, sia sui luoghi da visitare che sulla Riserva naturale delle Torbiere. Il personale qualificato sarà proprio quello dell’Agenzia territoriale per il turismo e della Strada del Franciacorta, già esperto per tutto ciò che riguarda attività, cantine, turismo enogastronomico ed ambientale; inoltre saranno a disposizione, ogni fine settimana, anche due guide del Consorzio di gestione delle Torbiere per visite guidate alla Riserva (ogni sabato e domenica alle 15 nei mesi di maggio, giugno, settembre ed ottobre ed alle 10 nei mesi di luglio ed agosto).L’origine del punto informazioni è stata ripresa da Lazzaretti: «Quando abbiamo saputo che l’Agt cercava una sede tra Iseo e Rovato per attivare un infopoint a disposizione della Franciacorta abbiamo subito pensato di ripristinare questa struttura, comoda anche per il parcheggio di autobus».«Un piccolo sogno che si avvera» è stato definito da Paolo Pizziol, presidente dell’Agenzia per il turismo che ha pensato di trasferire qui proprio l’ufficio per il periodo estivo. «Mancava un infopoint che raccogliesse l’affluenza in arrivo dall’autostrada e dal territorio – ha sottolineato Sabrina Medaglia della Provincia – in sinergia con l’altro punto informazioni sul lungolago di Iseo per chi invece si trova già in loco». Un suggerimento è giunto da Gianluigi Vimercati, presidente della Strada del Vino: «posizionare delle biciclette nel fine settimana per favorire il cicloturismo visto che ci sono cinque itinerari in Franciacorta».Veronica Massussi

Articolo. Le Torbiere e il lago d’inverno: qui l’avifauna si è impoverita

fonte: Bresciaoggi, Lunedì 08 Marzo 2010

NATURA SEBINA. I risultati di un conteggio effettuato per l’International waterbird census

 

Le Torbiere e il lago d’inverno:
qui l’avifauna si è impoverita
Fausto Scolari
Uniche eccezioni i cormorani e la popolazione di svasso piccolo assenti il moriglione e la moretta e in diminuzione pure il cigno reale

Non si tratta di una ricerca con un’ampia scansione temporale, ma è comunque indicativa e interessante dal punto di vista scientifico, e ha fatto emergere un dato da confrontare ovviamente con i rilevamenti precedenti ma comunque importante: a parte cormorano e svasso piccolo, tutte le specie di uccelli acquatici prese in esame hanno fatto segnare una contrazione numerica. Stiamo parlando dei risultati del censimento invernale effettuato sul lago d’Iseo e nell’area della Riserva naturale delle Torbiere del Sebino.
Gli esiti del monitoraggio sono stati resi pubblici nei giorni scorsi dal coordinatore dell’attività dell’Iwc (International waterbird census) per il Sebino e le Torbiere: il provagliese (abita a Provezze) Marco Guerrini
«I conteggi dell’avifauna acquatica svernante in quest’area – spiega Guerrini – rientrano in un progetto a carattere europeo coordinato dall’Iwc. Per l’Italia questa stessa attività viene coordinata dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (quell’Ispra, ex Istituto nazionale per la fauna selvatica, finito al centro dell’attenzione dei media a causa di un pesante programma di tagli e ridimensionamenti). E a livello regionale a sovrintendere alle operazioni è chiamata l’Università degli studi di Pavia attraverso Violetta Longoni, responsabile del progetto».
Come funziona? I censimenti vengono effettuati in forma volontaria con scopi puramente scientifici e statistici. Niente finanziamenti, insomma; e di conseguenza le rilevazioni non possono essere continuative. Ma sono comunque interessanti, ed ecco cosa è emerso negi giorni scorsi.
«La maggioranza dei soggetti svernanti – scrive Guerrini nella sua relazione – occupa le acque aperte del lago e in misura minore la zona delle Lame, all’interno delle Torbiere. Questo perchè nella riserva gli uccelli devono fare i conti col ghiaccio persistente, con gli scarichi fognari abusivi che alterano la flora e la fauna e anche con la pressione venatoria a ridosso della stessa».
Il conteggio attuato in Torbiera da Marco Guerrini e Emanuele Forlani il 10 gennaio e quello sul lago d’Iseo a cura sempre di Marco Guerrini, Emanuele Forlani e Giorgio Garzetti nella giornata dell’11 ha permesso di scoprire che lo svasso piccolo era presente con 22 unità (+11 rispetto al rilevamento del 2009), e lo svasso maggiore con 606 esemplari, calati di ben 149 unità rispetto all’anno scorso. I cormorani, considerati erroneamente nocivi per la pesca professionale, in quanto stando agli ornitologi effettuano una selezione predando pesci malati o debilitati, abitavano l’area in 414 (+109), mentre il cigno reale, la cui popolazione è costituita in parte da individui selvatici e in parte da soggetti introdotti dall’uomo, era sceso a 113 presenze (- 58).
Per finire non è stato avvistato alcun esemplare di due bellissime specie di anatre tuffatrici, ovvero il moriglione e la moretta, le cui presenze invernali – spiegano i tecnici – sono determinate dalle condizioni climatiche a livello continentale ma anche dalla caccia sul lago. In decremento anche le folaghe (1.063 capi con un meno 254) e il germano reale, con 335 animali censiti contro i 561 dello scorso anno. [FIRMA]
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