Torbiere: modificato l’avviso pubblico per la nomina di un nuovo direttore

Diversamente dal precedente avviso di cui vi abbiamo dato notizia, si legge sul sito dell’Ente gestore della Riserva che è stato variato l’AVVISO PUBBLICO PER IL CONFERIMENTO DELL’INCARICO DI DIRETTORE DELL’ ENTE, dato che la Regione Lombardia, con LR 19 /2014, ha modificato l’art. 22 quater della LR 86/83 e ha eliminato l’elenco regionale dei Direttori, a cui avrebbero dovuto essere iscritti gli interessati al bando:

Si provvede pertanto a riaprire il termine di presentazione delle richieste che dovranno quindi pervenire entro il 27 dicembre 2014 ore 12.00 utilizzando il modello allegato.  Le domande già pervenute alla data del 13/12/2014 sono da ritenersi comunque valide per la selezione. Il Presidente Lecchi Giovanni  

dal corno

 

On line gli atti del convegno “Franciacorta, agricoltura al bivio?”

Sono stati messi a disposizione on line i materiali del convegno “Franciacorta, agricoltura al bivio?”, svoltosi sabato 29 novembre 2014 a Erbusco (Bs) sui temi agricoltura, salute e rispetto dei territori, nell’ambito del percorso dell’auspicabile Parco agricolo della Franciacortaparco agricolo franciacorta

A questo link potete visualizzare i video della conferenza: https://www.youtube.com/playlist?list=PLSIvj-vdxLi2pqSZJPe1wzKh2tRXU0tq3

Qui invece trovate i documenti utilizzati dai vari relatori https://drive.google.com/folderview?id=0B09Amb4_LLYud1Q0YzBPSC1VWDA&usp=sharing

Inoltre è stata aperta la nuova pagina ufficiale Facebook che sarà il riferimento del comitato promotore del Parco Agricolo della Franciacorta: https://www.facebook.com/parcagricolofranciacorta

Segnaliamo anche che, sempre sul tema ambiente e salute, si trova il video dell’incontro pubblico “TumUori in Franciacorta. Perché?”, serata informativa e di sensibilizzazione sul problema tumori nel territorio della Franciacorta e nel distretto del Montorfano, svoltasi il 26 novembre a Cologne ( relatori Prof. Marino Ruzzenenti storico ambientale e Dott. Giorgio Mazzotti medico chirurgo):https://www.youtube.com/watch?v=B3BTqKaE2Zc&feature=youtu.be

Avifauna in Riserva: Martin Pescatore

Ecco alcuni scatti di Giacomo Simonini che raccontano la vita del Martin Pescatore.

Presente tutto l’anno in torbiera, si muove fulmineo a pelo d’acqua, di solito il suo fischio precede la sua apparizione. Nidifica in buchi ricavati su pareti di terra scoscese o alberi caduti. Lo si osserva spesso in lontananza appollaiato su di un ramo pronto a pescare. Molto colorato. Le immagini che vedete (riprese sia in riva al lago che nelle Torbiere del Sebino ) sono ottenute tramite telo mimetico ed appostamento: raramente si ha l’occasione di riprenderlo senza tale accorgimento. Una curiosità: per riconoscere il sesso bisogna osservare la colorazione del becco, nel maschio tutto nero, nella femmina la parte inferiore è arancio.martin Pescatore mp9 mp8 mp7 mp6 mp5 mp4 mp3 mp2 mp1

 

Avifauna in Riserva: il basettino

Il Basettino (Panurus biarmicus) è un uccello passeriforme diffuso in Europa, Asia e Africa del nord. Il maschio presenta due vistose basette nere di forma triangolare, da ciascun lato alla base del becco, quest’ultimo di colore giallo.

Non molto comune nel nostro Paese, il Basettino è diffuso soltanto nelle zone di canneto più conservate.

Giacomo Simonini ha scovato, con grande soddisfazione, una coppia, domenica scorsa (19 ottobre) anche nella Riserva delle Torbiere.

Ecco le immagini che ci ha inviato:DSC_6858_900 DSC_6862_900 DSC_6872_900 DSC_6875_900 DSC_6880_900 DSC_6885_900 DSC_6895_900 DSC_6923_900 DSC_6934_900

Altra criticità in arrivo per le Lamette? Si riapre il caso ex Supersolaio

GDB exsupersolaioGiornale di Brescia 16/10/2014

Dopo anni torna alla ribalta una delle aree private strategiche sul territorio del Comune di Iseo, la cosiddetta «ex Supersolaio» sede di un’omonima fabbrica di laterizi, dismessa da tempo, con un’estensione di 24mila metri quadrati, compresi tra le Torbiere del Sebino, le Lamette e il lago d’Iseo. La proprietà, Ninfea srl, aveva proposto, nel 2005, di edificare in quel luogo un villaggio turistico, tra il campeggio di Sassabanek e la Riserva Naturale Torbiere, richiesta prima concessa, con un raddoppio dell’area, poi negata dal Consiglio comunale dell’epoca.

Ninfea aveva quindi fatto ricorso al Tar che quest’anno si è espresso in favore della proprietà poiché l’iter procedurale, una volta iniziato, non era stato completato nei quattro anni indicati, non per motivi da addurre alla proprietà. Intanto, succedutesi due tornate elettorali, l’Amministrazione ha approvato nel 2012 il Piano di governo del territorio, nel quale a Ninfea srl viene concessa una possibilità edificatoria di 4.500 metri cubi, con una destinazione non alberghiera bensì residenziale, ma in un altro ambito: l’area dell’ex Supersolaio è indicata dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Brescia come inedificabile. «Colpa» della sensibilità ambientale a cui è soggetta e delle «bonifiche» per le scorie e i materiali presenti in loco.

Ne parlano l’assessore ai Lavori pubblici, Lino Archetti, con il funzionario Pietro Vavassori in seguito alla ricezione del Comune di Iseo di un «atto stragiudiziale» da parte della proprietà che chiede, oltre al diritto rivendicato e supportato dalla sentenza del Tar anche una sorta di «risarcimento danni». «Il Comune si trova in una situazione quasi "kafkiana" – afferma l’assessore Archetti – bloccato dalle posizioni opposte di due enti come il Tar da una parte, la Regione Lombardia dall’altra e la proprietà che ha tutte le sue ragioni, e ora vengono rivendicate. Siamo ricorsi al parere dei nostri legali per sapere come procedere».

Secondo il responsabile d’area Pietro Vavassori si dovranno considerare o un riesame del Pgt o una possibile variante: «La proprietà in sede di osservazioni al Pgt aveva presentato una proposta condivisibile che era stata accettata dalla Giunta: veniva più che dimezzata la volumetria, non più 11mila metri cubi bensì circa 4.400, l’area veniva bonificata e veniva abbattuto quell’immobile che non permette il cono visivo lago-Lamette-Torbiere. La Regione Lombardia però aveva rigettato la proposta facendo scaturire un altro ricorso al Tar da parte di Ninfea srl, che ora si trova a far valere le proprie ragioni». Il Comune ora è in attesa del responso legale, mentre continua a ribadire la propria posizione: «A noi premono da un lato la bonifica del territorio, dall’altro la sistemazione dell’area che acquisterebbe un valore altissimo se riqualificata».
Veronica Massussi

Qui la sentenza del Tar, depositata l’11/02/2014https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza/?nodeRef=&schema=tar_bs&nrg=200501253&nomeFile=201400153_01.html&subDir=Provvedimentiex Supersolaio

Torbiere, capanni da caccia: poco convincente e parziale il via libera dell’Ente gestore

Il laconico parere positivo dell’Ente gestore della Riserva sull’impatto di alcuni capanni da caccia limitrofi all’area protetta non soddisfa per nulla le associazioni ecologiste Lega per l’Abolizione della Caccia – Brescia e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, che hanno, quindi, mosso un altro passo per la tutela del sito, scrivendo nuovamente a vari enti e autorità, già coinvolti nelle precedenti iniziative, tra cui la Commissione Europea e la Procura di Brescia.

Come si legge nel documento dell’Ente, lo studio d’incidenza, presentato dai capannisti ed esaminato dal comitato tecnico-scientifico, ha ottenuto il nulla osta per “l’assenza di effetti negativi all’integrità del Sito relativamente alla installazione degli appostamenti fissi di caccia a lago nel periodo da ottobre a gennaio”.

Il parere favorevole si presenta, però, privo di argomentazioni e, inoltre, riguarda soltanto sei degli appostamenti impiantati in acqua di fronte alle Lamette, mentre nulla si sa di altri e di quelli collocati in terraferma presso l’area meridionale delle Torbiere.

Quali le distanze confermate? Si è tenuto conto dell’impatto delle munizioni di piombo? E degli effetti sull’avifauna dell’attività venatoria in occasione delle gelate invernali delle Torbiere, come rilevato nello stesso Piano di gestione?… Ad ora non si sa di più…Come nulla si conosce del destino degli altri capanni non sottoposti a procedura di valutazione d’incidenza. Di conseguenza le associazioni ecologiste suddette hanno chiesto la revoca delle autorizzazioni dei restanti appostamenti.

Ricordiamo, da parte nostra, che tutte le postazioni (sia in acqua sia su terraferma) antecedenti il riconoscimento dell’area protetta avrebbero dovuto già allora, al momento dell’istituzione della riserva (1984), essere posizionate a 400 m. dal confine della riserva, in rispetto della allora vigente legge regionale sulla caccia, quella del 1978.

Ma così non è stato e l’annosa questione purtroppo si trascina, anche perché pare, come si desume dalla valutazione dell’Ente gestore, che ancora una volta a prevalere sia unicamente “il diritto acquisito” della preesistenza dei capanni rispetto alla nuova legge regionale del 1993, che impone i 400 m di rispetto, facendo eccezione per gli appostamenti già presenti.

Un diritto che vale per l’eternità? Eppure tutte le autorizzazioni sono sempre soggette a scadenza! Se poi si considera che soprattutto dagli appostamenti acquatici, davanti alle Lamette, si cacciano gli stessi uccelli che le finalità della riserva dovrebbero proteggere…

È comunque un dato di fatto che ci si muove a singhiozzo, operando discriminazioni che non tengono conto dell’impatto complessivo di tutti gli appostamenti presenti, galleggianti o no che siano.

Qui l’articolo uscito su Bresciaoggi il 28 agosto 2014Le Torbiere e la caccia «Revocate i capanni» 

 

Nuovo sito dell’Ente gestore: ora si naviga in “www.torbieresebino.it”

Foto di Angelo Danesi

E’ da pochi giorni online il nuovo sito dell’Ente gestore della Riserva Torbiere del Sebino (www.torbieresebino.it), però ancora pochi lo sanno e inoltre permane il sito obsoleto (www.torbiere.it), che per ora convive ma senza l’indicazione del rimando a quello appena inserito, col rischio che si crei un po’ di confusione.

Oltre alla nuova veste grafica e alle rinnovate funzionalità, il nuovo portale soddisfa le normative in materia di trasparenza e accessibilità degli atti, ma è ancora in fase di completamento.

Le modalità di aggiornamento verranno eseguite direttamente dal personale dell’Ente, cosa  che consentirà di informare i cittadini in tempo reale su tutte  le notizie di interesse pubblico.

La realizzazione del nuovo sito internet dovrebbe rappresentare un punto di svolta per la politica della trasparenza/informazione.  Strutturato su alcuni principali pilastri AMBIENTE-ACCOGLIENZA-PROGETTI-TRASPARENZA AMMINISTRATIVA-NEWS, ad ora è possibile trovare, ad. esempio,  oltre alle norme tecniche del Piano di gestione con relativi allegati, anche i due regolamenti approvati lo scorso anno (quello sull’accesso dei visitatori e quello sulla pesca dilettantistica), ma anche il Piano Agronomico, completo di tavole, per la disciplina delle attività agricole in Riserva. L’ultima new per i visitatori riguarda la chiusura del percorso centrale fino al 31 agosto, poiché sono in corso lavori di manutenzione ai pontili, opere necessarie  per la tutela dei visitatori ma purtroppo rallentate dalle frequenti e intense piogge.

Per il momento permane una pecca che avevamo già da tempo segnalato ancora per il vecchio sito : nell’elenco dei componenti dell’Ente, tra i sindaci risulta ancora Giuseppe Fogazzi come primo cittadino di Corte Franca, mentre il “nuovo” sindaco è Giuseppe Foresti già dal 2011!

Buona navigazione…

 

Torbiere, attività di pesca nelle vasche private: finalmente acque meno agitate?

 È stata nuovamente affidata a «Azzurra 85» la gestione del laghetto di proprietà del Comune di Cazzago, situato all’interno della Riserva delle Torbiere, in località Timoline di Corte Franca.

Il Consiglio comunale di Cazzago, nel luglio scorso, ha, infatti, stipulato una convenzione di durata quinquennale con l’associazione locale di pesca sportiva  che usufruirà del laghetto e dell’area di sua pertinenza (una superficie di ha 1.660), “con lo scopo di favorire lo sviluppo della pratica delle attività sportive di pesca, compatibili con le destinazioni d ́uso considerato il contesto in cui si trova, ovvero la Riserva naturale delle Torbiere del Sebino”.

Ricordiamo che il nuovo Piano di gestione dell’area protetta (giugno 2012) ha esteso le zone  in cui è possibile esercitare la pesca dilettantistica, includendo alcune vasche nei bacini meridionali derivanti dall’escavazione dell’argilla, fra cui anche lo specchio d’acqua nei pressi di Timoline.

Per quanto riguarda gli specchi d’acqua di proprietà privata, essi non potranno essere gestiti a piacimento, com’è successo per lungo tempo in passato (ad es. v. qui), contravvenendo alla normativa in vigore, ma l’attività piscatoria dovrà essere esercitata nel rispetto del Piano e del Regolamento specifico.

In particolare:

– i proprietari potranno richiedere alla Provincia l’autorizzazione come centri privati di pesca solo successivamente a specifico provvedimento del Consiglio di gestione dell’Ente della Riserva che approva le modalità di gestione, di pesca e di accesso, i mezzi consentiti, gli orari, le immissioni di fauna ittica, al fine di armonizzare le attività piscatorie ivi previste con le finalità di salvaguardia ittica della Riserva naturale (Reg. pesca-art. 2. comma 3).

– inoltre in tutte le acque della Riserva naturale nelle quali è consentita la pesca, le gare o manifestazioni di pesca sportiva devono essere approvate preventivamente dall’Ente gestore con unico scopo di effettuare la pesca di specie ittiche considerate dannose per l’equilibrio dell’ittiofauna della riserva quali siluro e carassio (art. 2 comma 4).

Qui la delibera comunale:allegato-17

Torbiere, capanni da caccia: revoca autorizzazioni e valutazione d’impatto sulla Riserva

Iseo, uno degli appostamenti acquatici di fronte alle Lamette

L’ostinazione delle associazioni ambientaliste, in particolare della LAC sezione di Brescia, ma anche della Schiribilla, ha portato a un primo risultato importante sull’annosa questione del posizionamento irregolare  dei vari appostamenti fissi da caccia, situati a distanza ravvicinata rispetto ai confini della Riserva delle Torbiere del Sebino.

Il documento pervenuto anche alla nostra associazione, dopo una richiesta di accesso agli atti

Dopo avere insistentemente coinvolto per lungo tempo varie Autorità, dall’Ente gestore della Riserva alla Regione, alla Provincia e al Ministero dell’Ambiente, e aver  inviato anche un esposto alla Commissione Europea e alla Procura di Brescia, finalmente le acque si sono smosse:  nel gennaio scorso il Presidente dell’area protetta ha scritto alla Provincia esprimendo contrarietà al rinnovo decennale delle autorizzazioni già disposte dal settore Caccia e Pesca riguardo agli appostamenti, mancando qualsiasi valutazione d’incidenza sul sito.

Di conseguenza in febbraio la Provincia ha disposto la revoca di una decina di autorizzazioni: toccherà ai capannisti predisporre uno studio da inviare all’Ente gestore delle Torbiere “affinché gli Enti preposti possano procedere alla valutazione d’incidenza prevista dalla normativa vigente”.

Niente rinnovo, quindi, finché non sarà possibile valutare gli esiti dell’impatto sulla Riserva, ma al momento non si sa a che punto sia l’iter della procedura.

Provaglio d’Iseo: un appostamento fisso da caccia a poche decine di metri dal confine della Riserva

Inoltre, come rileva in un proprio comunicato la LAC, da quanto si evince dai documenti ufficiali esaminati, il provvedimento di revoca ignorerebbe gli appostamenti in terraferma ubicati per lo più nella zona sud, tra Provaglio e Timoline di Corte Franca, nonostante siano a ridosso del perimetro dell’area protetta. Per tale motivo Lac e Gruppo d´intervento giuridico Onlus hanno di recente chiesto all´Ente gestore della Riserva anche la revoca degli appostamenti di terra vicini alla zona umida.

Qui l’articolo uscito sull’argomento  (Bresciaoggi, 19 giugno 2014): http://www.bresciaoggi.it/stories/2722_sebino_franciacorta/762644_torbiere_e_colle_di_san_zeno_la_lac_accusa_leggi_violate/?refresh_ce#scroll=1179

 

Torbiere: in programma vari interventi di riqualificazione e tutela

Vari i progetti a tutela della Riserva e dei suoi visitatori deliberati dal Consiglio di Gestione nella seduta del 21 maggio scorso:

  • in ambito idrobiologico approvato il progetto preliminare che riguarda il proseguimento degli interventi di recupero funzionale dei canali di collegamento a lago nelle Lamette. Le spese, che complessivamente ammontano a euro 80.000, saranno in gran parte coperte dal contributo richiesto alla Regione Lombardia di € 50.000, mentre la restante parte di € 30.000 sarà finanziata con propri fondi.

La delibera: http://openweb.comune.provagliodiseo.bs.it/albo/albo_dettagli.php?id=3204

  •  con affidamento diretto in economia, saranno eseguiti nuovamente dalla Gardenlake srl di Marone i lavori di manutenzione ordinaria lungo i percorsi pedonali, con sfalcio/taglio di rovi ed erba che ostacolano il passaggio. La ditta, secondo il Consiglio di gestione, a conoscenza delle problematiche territoriali e ambientali del sito, anche negli anni scorsi, oltre ad aver proposto la miglior offerta economica, ha dimostrato competenza e correttezza nell’esecuzione dei lavori affidati. Il costo dei lavori è di € 8.192,96.

La delibera: http://openweb.comune.provagliodiseo.bs.it/albo/albo_dettagli.php?id=3205

  • approvato anche il progetto esecutivo definitivo per la manutenzione 

straordinaria delle strutture lignee, particolarmente danneggiate dalle intense piogge degli ultimi mesi, che hanno elevato di oltre 70 cm il livello interno delle acque sommergendo tali impianti.  Si tratta di un’operazione urgente al fine di ovviare a situazioni di pericolo per le persone che camminano sui pontili. La spesa necessaria per realizzare il suddetto intervento sarà finanziata per € 20.000 con contributo richiesto alla Regione, per la differenza, pari a € 25.990, con fondi propri di bilancio.

La delibera: http://openweb.comune.provagliodiseo.bs.it/albo/albo_dettagli.php?id=3206

  • stabilito in euro 20 l’importo della sanzione a carico dei trasgressori per il mancato prelievo del ticket di accesso alle zone ove è consentita la pesca. Nonostante il posizionamento di appositi erogatori automatici di biglietti posti nei punti di accesso alle zone 1 e 2 aperte alla pesca (il tichet è di 5 € al dì), evidentemente si ripetono le trasgressioni al regolamento. Spetterà alle GEV segnalare i pescatori privi del ticket giornaliero.

 La delibera: http://openweb.comune.provagliodiseo.bs.it/albo/albo_dettagli.php?id=3207