Avviso: convocazione comunità della Riserva 27 marzo 2013

L’Ente gestore della Riserva rende noto che

mercoledì 27/03/2013 alle ore 18.0 è convocata 

la COMUNITÀ DELLA RISERVA

presso la Sede dell’Ente gestore della Riserva  (Palazzo del Municipio, via Europa, 5 – Provaglio d’Iseo) con il seguente ordine del giorno:

  • Esame ed approvazione rendiconto di gestione  esercizio finanziario 2012;
  • Determinazione indennità del Presidente e dei Componenti del C.d.G.;
  • Esame ed approvazione Bilancio di previsione esercizio 2013, Bilancio pluriennale 2013-2015 e Relazione revisionale e programmatica.

Qui l’avvisoComunità della Riserva marzo 2013

Iseo, tavola rotonda: esperienze e proposte dall’altra Franciacorta

 SABATO 16 MARZO ORE 14 

TAVOLA ROTONDA

organizzata grazie alla collaborazione dell’ARCI di Iseo e di Radio Onda d’Urto redazione Franciacorta

RACCONTI, LOTTE, ESPERIENZE, IDEE DALL’ALTRA FRANCIACORTA

Presso l’ARCI di Iseo (vicolo della Pergola), si terrà una tavola rotonda fra i comitati, le liste civiche e le associazioni franciacortine che quotidianamente s’impegnano per far nascere un contro progetto per il territorio franciacortino.

Ogni gruppo (o il singolo cittadino) può prendere parola per condividere conoscenze, problemi, progetti, legati alle svariate lotte contro il consumo di suolo o contro l’inquinamento, alle esperienze di recupero di luoghi abbandonati, ai progetti di rinascita della socialità dal basso o di solidarietà attiva…

L’obiettivo della tavola rotonda è quello di ricavarne un beneficio collettivo e iniziare a porre le basi per un “contro progetto per la Franciacorta” da incrociare con il lavoro istituzionale de “la Franciacorta dei sindaci” o “Franciacorta sostenibile” che dir si voglia.

La radio registrerà e riproporrà gli interventi online e sarà presente con un banchetto con gadget, biglietti della lotteria e materiale promozionale.

DALLE 18 APERITIVO MANGERECCIO

Per rendere l’idea degli interventi prenderanno parola:

la lista civica “Siamo Rodengo Saiano” che parlerà della messa in opera dell’ortoparco e del gas pannellisolari;

il comitato contro la centrale a biomasse di Rodengo per la lotta contro l’inceneritore della Paradello;

il comitato tutela ambientale di villa d’Erbusco con la battaglia per la difesa (e l’inedificabilità) dell’anfiteatro morenico;

l’associazione la schiribilla con le proposte per difendere le torbiere;

i redattori del periodico di informazione e cultura “il quadro” che aspira a diventare il cartaceo dell’altra Franciacorta;

Legambiente circolo Franciacorta con il progetto di parco agrario della Franciacorta;

i cittadini antirazzisti di Coccaglio e la loro risposta popolare alle provocazioni razziste che in quel paese ci sono state nei casi di sfratto per morosità incolpevole;

la lista civica “Cambiamo Cologne” e la valorizzazione, senza cemento, del Monte Orfano

l’associazione Monte Alto di Corte Franca e il progetto di bosco diffuso;

l’esperienza dei gas e dell’intergas di Franciacorta;

Onorio Bedussi e il suo metodo alternativo di fare agricoltura.

Convegno: tutela e valorizzazione delle popolazioni ittiche

Sabato 16 marzo 2013

presso il Centro accoglienza visitatori (tangenziale sud, Iseo)

su iniziativa dell’Ente gestore della Riserva delle Torbiere del Sebino

si terrà il convegno

«Tutela e valorizzazione delle popolazioni di persico reale, luccio, anguilla e alborella»                                                                                                                   Programma:

09.30: apertura e saluti del Presidente
                                                                             09.45: evoluzione del popolamento ittico della Riserva e indicazioni per la sua corretta gestione – Relaziona il Dott. Cristian Salogni (Ittiopatologo dell’Istituto zooprofilattico di Brescia)
                                                                                                                            10.15: presentazione del progetto realizzato e obiettivi presenti e futuri – Relaziona il Dott. Agr. Marco Mancini (Ittiologo)
                                                                                           11.00: Coffe break
                                                                                                          11.15: azioni di progetto realizzate e risultati ottenuti – Relaziona il Dott. Agr. Marco Mancini (Ittiologo)
                                                                                                                          12.00: Tavola Rotonda – Modera il Dott. Cristian Salogni
                                                12.30: chiusura e saluti

La locandina dell’eventoLocandina convegno Torbiere 16-03-13

Torbiere, pesca al siluro

P.S. L’articolo uscito su Bresciaoggi il 17 marzo:

Un santuario per le alborelle fra le Torbiere e il lago d´Iseo

Una nursery dedicata alle «aole» tra le Lame, le Lamette e il Sebino. Risultati promettenti dalle attività di salvaguardia della fauna ittica

Dall´enclave delle Lame, dove ancora resistono, le alborelle potrebbero nascere nelle Lamette e da lì tornare a popolare il Sebino.È una delle indicazioni di lavoro suggerite dall´ittiologo Marco Mancini e dall´ittiopatologo Cristian Salogni nel corso del convegno svoltosi ieri al Centro accoglienza visitatori delle Torbiere, a Iseo. Sul tappeto il progetto di tutela e valorizzazione delle popolazioni di alborella, persico reale, luccio e anguilla nella riserva delle torbiere, finanziato con 140mila euro da Regione e Fondo europeo per la pesca. Un progetto avviato nel settembre 2011 e terminato il 31 dicembre 2012.Oltre che sui risultati ottenuti, Mancini e Salogni hanno posto l´accento su possibili interventi futuri. «Abbiamo notato che le alborelle hanno utilizzato le cassette contenenti ghiaia da noi deposte nelle acque delle lamette per favorirne la frega. Purtroppo, però, i riproduttori di questa specie sono ormai rari. Ce n´è invece una buona disponibilità in alcune zone delle lame. Si tratterebbe di applicare nelle lame la tecnica delle cassette, che si potrebbero trasportare per la schiusa delle uova nelle lamette, una nursery ricca di plancton e macrofauna invertebrata: da lì gli avannotti prenderebbero la via del lago passando per i canali che vi si aprono». Sull´importanza della riapertura dei canali che mettono in comunicazione le lamette col lago ha insistito l´ittiologo Loris Alborali, consulente del Consorzio delle Torbiere sebine: «Lo scavo dei canali, nel 2008 – ha detto – ha migliorato la qualità dell´acqua nelle lamette e nelle lame».Un altro tipo di intervento che andrà protratto nel tempo, secondo Salogni e Mancini, è la caccia a due specie alloctone invasive come il siluro e il carassio. Il primo è talmente cresciuto che costituisce il 34,3% della biomassa ittica presente nella riserva, e in alcune aree delle lame raggiunge il 70%. Il secondo, invece, ghiottissimo delle uova degli altri pesci, ha toccato nel 2010 il 27,1%. Sono stati entrambi decimati, ma il loro trend resta positivo. Le pescate compiute nel 2012 hanno catturato 377 esemplari di siluri e 176 carassi. Preoccupa, in particolare, il siluro. Per offrire un riparo alle specie più pregiate lo scorso anno si è modificata la morfologia di sette siti delle lame e delle lamette affondandovi fascine intrecciate e capanne a cupola. Ne han tratto beneficio, a detta di Mancini e Salogni, soprattutto il pesce persico e il luccio. La tinca, infine, scarseggia pure nelle lamette. Giuseppe Zani

 

Avifauna in movimento. Stormo di gru in volo sulle torbiere

Riserva e lungolago d’Iseo: avifauna in movimento…avvistato anche uno stormo di gru

Appunti dell’11 marzo 2013                                                                                                         – Anche oggi davanti al lungolago 5 svassi piccoli:  sono lì da giorni, la settimana scorsa erano presenti 13 esemplari. Angelo Danesi

Iseo, svassi piccoli

– Ciao a tutti, serata in Lametta in compagnia di Daniele Vezzoli, anche se lo scopo era fare un giretto in Lama per cercare l’Anatra marmorizzata, il temporale in arrivo ci ha resi titubanti visto i nuvoloni che arrivavano, così abbiamo rinunciato e siamo rimasti al sicuro vicini alle auto…                                                                                                             Nonostante sembrasse non esserci quasi niente, un bel gruppone di fanelli  e storni girava continuamente fra gli alberi, un paio di rondini e, mentre aspettavamo di osservare qualche anatide, un gruppo  di 41 Gru  in formazione sopra la nostra testa diretta verso la sponda bergamasca, proprio verso il temporale; pochi minuti e le riosserviamo tornare indietro dirette  verso la campagna di Provaglio/Timoline, probabilmente per cercare un luogo dove passare la notte, quindi chi può, occhi aperti domattina in zona…

 Di contorno, un Tarabuso, due Albanelle reali di cui un maschio giovane, coppia di Falchi di palude, una Marzaiola maschio in volo e, quando quasi buio, 11 + 3  fistioni turchi in volo dalle Lame verso il lago, oltre ad altri piccoli anatidi purtroppo non identificati perché ormai troppo buio. Marco Guerrini (GRA)

fistione turco

Sale Marasino, sabato 9 marzo: Workshop rondini

La rondine è una piccola “certificatrice di qualità”. Infatti si riproduce con maggiore successo in strutture agricole tradizionali o circondate da prati da sfalcio e colture foraggere. L’industrializzazione, l’uso della chimica in agricoltura, la distruzione degli ecosistemi sono gravi minacce per la sopravvivenza di questi uccelli. E’ arrivato il momento di fare qualcosa…( http://www.aiutiamolerondini.org)

SALE MARASINO                                                                                                                  Sabato 9 marzo 2013                                                                                                                       presso la Comunità Montana del Sebino Bresciano (via Roma 41)                                       si svolge il convegno                                                                                                                   “è ora di aiutare le rondini”

In programma l’intervento delle G.E.V. (Guardie Ecologiche Volontarie) della Comunità montana, del dott. Roberto Ambrosini che relaziona in merito agli esiti dell’attività svolta nel 2012; di seguito un approfondimento sui lepidotteri e il laboratorio delle idee. Dalle ore 15 alle 17 è prevista l’escursione  (facoltativa) alla scoperta del territorio.                                La locandina dell’evento: Workshop rondini

Qui un articolo di stampa:Tanti capannoni, poche stalle:
alle rondini servono nuovi nidi

 

Diritti edificatori inviolabili?

Alcuni manifesti di protesta in occasione della manifestazione contro la realizzazione del villaggio turistico nell’ultimo lembo a lago non urbanizzato, tra Clusane d’Iseo e Paratico (12 gennaio 2013)

Nella nuova pianificazione comunale volta a sostituire i vecchi piani regolatori, spesso si sono accusate le amministrazioni precedenti di aver previsto aree edificabili in ambiti decentrati o  da preservare paesaggisticamente, ma per lo più tali previsioni “contestate” sono state poi riconfermate nei PGT, perché è stata lasciata passare la convinzione che i diritti edificatori acquisiti non possono essere eliminati.

Quante volte, facendo osservazioni ai vari piani al fine di ridurre o cancellare previsioni di edificabilità che, se effettivamente realizzate, avrebbero compromesso zone meritevoli di tutela, ci si è sentiti rispondere che certe previsioni di espansione edilizia non potevano essere rimosse, perché presenti nei piani regolatori precedenti e si sarebbero avuti ricorsi delle proprietà basati su presunti diritti acquisiti?

Invece…

E’ CONFERMATO: NON ESISTONO “DIRITTI EDIFICATORI” NÉ “VOCAZIONI EDIFICATORIE” DI SUOLI NON ANCORA EDIFICATI

Una recente sentenza del Consiglio di Stato ribadisce interpretazioni delle leggi vigenti, ignorando le quali tecnici e amministratori incompetenti, hanno contribuito al pesante e ingiustificato consumo di suolo…                                       

V. qui e anche qui 

Estratto dalla sentenza 6656/2012: La potestà pianificatoria degli Enti pubblici territoriali costituisce “intervento … sul proprio territorio, in funzione dello sviluppo complessivo e armonico del medesimo; uno sviluppo che tenga conto sia delle potenzialità edificatorie dei suoli, non in astratto, ma in relazione alle effettive esigenze di abitazione della comunità ed alle concrete vocazioni dei luoghi, sia dei valori ambientali e paesaggistici, delle esigenze di tutela della salute e quindi della vita salubre degli abitanti, delle esigenze economico-sociali della comunità radicata sul territorio, sia, in definitiva, del modello di sviluppo che s’intende imprimere ai luoghi stessi, in considerazione della loro storia, tradizione, ubicazione e di una riflessione de futuro sulla propria stessa essenza, svolta per autorappresentazione ed autodeterminazione dalla comunità medesima, con le decisioni dei propri organi elettivi e, prima ancora, con la partecipazione dei cittadini al procedimento pianificatorio”

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 Ci sono PGT rimasti immuni da questa “logica” dei diritti edificatori? 

Domenica ecologica nella Riserva delle Torbiere

AVVISO (v. sito dell’Ente gestore della riserva):                                                     GIORNATA ECOLOGIOCA NAZIONALE

DOMENICA mattina 3 MARZO 2013                                                                           ALLE ORE 8.30                                                                                                              RITROVO C/O CENTRO ACCOGLIENZA VISITATORI IN ISEO,

IL GRUPPO CARPFISHING ITALIA ORGANIZZA LA GIORNATA ECOLOGICA NAZIONALE APERTA A TUTTI COLORO CHE HANNO A CUORE LA RISERVA NATURALE TORBIERE DEL SEBINO. LO SCOPO E’ QUELLO DI EFFETTUARE LA PULIZIA DI TUTTI I RIFIUTI ABBANDONATI LUNGO I PERCORSI INTERNI DELLA RISERVA.

 

 

Nutrie alle Lamette, pare non sia un problema

A proposito delle nutrie, come avevamo già annotato nel novembre scorso (v. qui), ci risultano segnalazioni di diversi avvistamenti in Lama, anche sul percorso centrale; inoltre scorrazzano in riserva anche  molti conigli o minilepri, che potrebbero essere o diventare un problema per l’equilibrio ecologico.

Dall’articolo uscito su Bresciaoggi (Nutrie alla Lamette ) pare però che tutto sia tenuto monitorato e sotto controllo dall’Ente gestore.

Bresciaoggi mercoledì 27 febbraio 2013 – PROVINCIA – Pagina 39

SEBINO. Nell´area a lago delle Torbiere

Nutrie alle Lamette  «Non è un problema»

Qualche nutria, risalendo lungo l´Oglio, è arrivata nelle lamette delle Torbiere, la porzione a lago della riserva naturale sebina. Un esemplare, morto per asfissìa, è stato trovato in un bertovello (una rete a inganno) da «Cinì» Bosio, il decano dei pescatori clusanesi. Un´altro è stato visto scorrazzare nei prati del Beloàrd, a Iseo. «Sembrava un gatto, ma poi, inquadrato col binocolo, non ho avuto dubbi: una nutria», racconta un residente.    Giovanni Lecchi, presidente dell´ente gestore della riserva, conferma: «Di nutrie, nelle lamette, ce ne sono 4 o 5. Le teniamo d´occhio. Per ora nessun problema. Mi preoccuperebbe di più se, attraversata la provinciale, riuscissero a raggiungere le torbiere, dove potrebbero creare problemi. Una nutria, per la verità, era stata segnalata nella zona degli ex magazzini della torba, a Iseo. Poi è sparita».                                          La nutria è un mammifero roditore, mangia di tutto ed è molto prolifico. Nella Bassa gli si è data la caccia anche in quanto può essere portatore della letptospirosi. G.Z.

 

Clusane d’Iseo: ai primi tepori partirà l’operazione «Bufo bufo 2013»

Non appena la temperatura sarà un po’ più mite, verso sera, forse già alla fine del mese, i rospi del Monte Alto si metteranno in movimento e così pure i volontari.

Come sappiamo, in corrispondenza dell’ultimo corridoio ecologico esistente tra Monte Alto e Basso Sebino, tra Clusane e Paratico esiste una zona di migrazione dei rospi: questi anfibi, dopo il letargo invernale, ritornano sempre dove sono nati, scendendo dalla zona collinare per dirigersi nelle acque del lago per la riproduzione, trovando però sul percorso un micidiale ostacolo, la strada da attraversare.

Essendo lenti nello spostamento, una gran parte è destinata a finire sotto le ruote delle auto, ma, per ridurne la moria, già dallo scorso anno volontari della Comunità Montana del Sebino Bresciano e dell’Associazione Monte Alto di Corte Franca, con altri volenterosi si prodigano nell'aiutare i rospi nel passaggio a lago.

le barriere impedirebbero ai rospi di finire in strada col rischio concreto di venire investiti, ma quest’anno non ci fondi
 …

Quest’anno l’impresa è più ardua, non solo perché il gruppo dei volontari è purtroppo sprovvisto dei teli di contenimento (causa mancanza fondi) per agevolare l’attraversamento “assistito”, ma soprattutto perché nell’area a lago è stato aperto il cantiere per la costruzione del contestato villaggio turistico.

Occorre dunque accordarsi con la proprietà per consentire il “trasbordo” dei rospi di là dalla recinzione ed eseguire l’operazione salvataggio in tranquillità.

Fra le iniziative messe in campo, oltre a vari accorgimenti quali cartelli stradali sul posto, segnaliamo la diffusione presso le scolaresche di Clusane di un dépliant allo scopo di far conoscere il fenomeno, di divulgare la necessità della salvaguardia dell'ambiente, di sensibilizzare gli abitanti sull'importanza del rispetto di questa area di transito e di raccogliere volontari per meglio proteggere questa specie anfibia.

Qui il depliant con l'appelloPieghevole rospodef 3

Per contatti: associazione.montealto@gmail.com

UE: mettete al bando l’ammazza-api

 Le api non sono solo produttrici di miele, sono vitali per la vita sul pianeta e ogni anno impollinano il 90% delle piante e dei raccolti: tutto ciò ha un valore stimato di 40 miliardi di dollari e costituisce oltre un terzo della fornitura di cibo in molti paesi. Senza un’azione immediata per salvare le api, molti dei nostri frutti e vegetali preferiti potrebbero scomparire dalle nostre dispense.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una netta e inquietante riduzione della popolazione mondiale di api: alcune specie sono già estinte e altre negli USA sono ormai al 4% della popolazione di un tempo. Gli scienziati a lungo hanno brancolato nel buio alla ricerca di risposte e ora l’Autorità europea per la sicurezza alimentare sta dicendo che dei prodotti chimici tossici, ipesticidi neonicotinoidi, potrebbero essere i responsabili della morte delle api. Francia, Italia, Slovenia e addirittura la Germania, dove si trova il loro più grande produttore Bayer, hanno messo al bando questi pesticidi ammazza-api. Ma la Bayer continua a esportare i suoi veleni negli altri paesi.

Ora la discussione sta arrivando a un punto cruciale. Gli europarlamentari stanno aumentando la loro pressione sulla Commissione Europea e su governi chiave per ottenere delle nuove regole che mettano al bando questi pesticidi letali e noi possiamo offrire loro il sostegno pubblico di cui hanno bisogno per contrastare la potente lobby dei pesticidi. Firma questa petizione urgente ai leader europei e poi fai girare piu’ che puoi: http://www.avaaz.org/it/hours_to_save_the_bees/?bdOUsdb&v=21480

Il nostro pianeta subisce continuamente minacce alla sua abitabilità e alle sue inestimabili meraviglie. La comunità di Avaaz si ritrova ogni volta per difendere sia l’una che le altre, il piccolo e il grande. Che l’obiettivo sia vincere una battaglia per impedire alla Commissione Internazionale sulla caccia alle balene dal sanzionare l’uccisione di questi giganti, o salvare le api, le piccole creature da cui dipende così tanto, ci uniremo e faremo sentire la nostra voce per costruire il mondo che tutti noi vogliamo.

Il team di Avaaz