Torbiere: saluti da un’alzavola

Salute e saluti a tutti. Sono un’alzavola, un’anatra migratrice di superficie. Il mio mondo sono le zone umide, come le Torbiere del Sebino, dove mi muovo nell’acqua con agilità e velocità, procurandomi il cibo senza immergermi completamente. Gradisco i semi, ma anche larve d’insetti acquatici. Sono un tipo allegro in compagnia dei miei simili, ma divento timida e silenziosa alla presenza dell’uomo, che cerco di schivare nascondendomi tra i canneti che circondano gli specchi d’acqua. Vi piace il mio piumaggio? È molto variegato e scintillante! Quasi un arcobaleno! Che dite? Sono un maschio o una femmina?

22 aprile 2013, assemblea annuale de La Schiribilla

Il giorno lunedì 22 aprile 2013, alle ore 20.30, siete invitati presso la Sala Civica di Corte Franca (Timoline, piazza Franciacorta) all’annuale assemblea della nostra associazione con all’ordine del giorno, oltre alla relazione dell’attività nell’ultimo anno e notizie sulla situazione della Riserva delle Torbiere e delle questioni ambientali del nostro territorio,  l’elezione del nuovo direttivo (il quale dovrà eleggere il presidente).

La Schiribilla da venti anni è attiva e diverse sono  le nostre prese di posizione/denunce, alcune risolte positivamente  …insomma credo che il nostro lavoro sia stato notevole, positivo ed abbia contribuito ad evitare alcuni “scempi” soprattutto nelle Torbiere, e non solo, ma anche utile alla conoscenza del nostro ambiente  ( allego elenco sintetico delle nostre attività da quando siamo nati). Per valutare le nostre azioni invito anche a visitare periodicamente questo nostro sito  internet, egregiamente gestito/aggiornato  da Maria.  Sollecito la presenza  a questa assemblea perché dobbiamo assieme decidere come ( e se) proseguire  e trovare soci che si attivano/impegnano per rivitalizzare e proseguire la nostra attività.

L’assemblea è aperta a tutti gli interessati, soci, simpatizzanti, amici…importante il passaparola.

Paderno Franciacorta, regolamento pesticidi: lunedì 15 aprile è il tempo delle osservazioni

Riceviamo dal gruppo delle associazioni, liste civiche e comitati della Franciacorta, che si sono interessati al REGOLAMENTO SULL’USO SICURO E SOSTENIBILE DEGLI AGROFARMACI NEI COMUNI DELLA FRANCIACORTA DOCG, il seguente AVVISO:

 Con la presente per convocare l’incontro

LUNEDì 15 APRILE 2013

ore 17.30, presso la Sala del Consiglio di Paderno FC, con la richiesta di inviarci e/o consegnarci a mano le vostre osservazioni in forma scritta per poi discuterne all’incontro. Ringraziando per la disponibilità, porgiamo cordiali saluti.

Antonio Vivenzi Il Presidente accordo “Terra della Franciacorta”

Vittorino Turra Delegato dell’accordo questione fitofarmaci

segreteria@terradellafranciacorta.it

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La riunione è aperta a tutti e, poiché durerà a lungo, è opportuno partecipare, anche dopo le 17.30.

per info: fitofarmaci.franciacorta@gmail.com

Articoli. “Lamette, c’è ancora un grande canale da riaprire”-“Scacco ai siluri”

Le Lamette in una foto di A. Danesi

Fonte: GIORNALE DI BRESCIA MARTEDÌ 9 APRILE 2013

Iseo Lamette, c’è ancora un grande canale da riaprire

ISEO È il terzo canale che collega le Lamette al lago, il più grande e quello che potrebbe garantire migliori risultati in termini di ossigenazione delle acque interne e di ripopolamento ittico. Per questo l’Ente gestore della Riserva delle Torbiere del Sebino sostiene la necessità di riaprire e pulire il canale, come è stato fatto negli anni scorsi, con gli altri due corsi d’acqua che dividono i canneti a bordo lago. «Abbiamo già il progetto pronto e l’abbiamo già presentato due volte in Regione.

Ma, a discapito di quanto ribadito sulla sua utilità e sulla finalità dell’operazione, non ci è stato mai finanziato – spiega il presidente dell’ente Gianni Lecchi -. Ora vogliamo riprovarci, inoltrando la richiesta sia al Broletto sia al Pirellone, anche alla luce di quanto emerso dai risultati del progetto di ripopolamento ittico».

Lecchi infatti fa riferimento alle azioni di tutela e valorizzazione della fauna e della flora acquatica intraprese nella Riserva, dalle quali è risultato che le opere di riqualificazione dei canali di connessione tra il lago d’Iseo e le Lamette hanno permesso un notevole miglioramento degli scambi d’acqua, generando un’evoluzione significativa della qualità degli habitat acquatici della Riserva. La Torbiera risulta da anni un importante luogo di conservazione della biodiversità florofaunistica.

In questi ambienti si identificano infatti numerose specie ittiche, alcune delle quali sono di grande interesse per la pesca professionale svolta nel lago d’Iseo. Le acque di torbiera sono infatti habitat per la riproduzione di specie come il luccio e il persico reale. Nella zona esterna può invece trovare un importante ambiente idoneo per l’accrescimento l’alborella, altra specie che da sempre suscita un particolare interesse per la pesca e riveste un ruolo importante nella cultura gastronomica locale.

Inoltre, riporta la relazione del progetto di ripopolamento ittico, la realizzazione di strutture per incrementare la predisposizione ambientale e accogliere specie ittiche, una delle azioni del progetto, potrà fornire un importante aiuto all’incremento della popolazione di anguilla. L’obiettivo del progetto è stato quello di aumentare il grado di predisposizione ambientale delle acque della Torbiera, per incrementarne le popolazioni delle specie di interesse.

Ora manca un tassello importante: l’apertura del canale confinante con Clusane, indispensabile per la Riserva ma anche per lo stesso lago. Veronica Massussi

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Un altro articolo che riguarda l'ittiofauna. Fonte Bresciaoggi 9 marzo 2013

Un piano per salvare il Sebino Scacco ai «siluri» in sei mosse

Grazie a 140mila euro di fondi europei e regionali sono state posizionate sott ́acqua fascine e palafitte: consentiranno ai pesci di nascondersi e riprodursi

Qui l'articoloScacco ai siluri in sei mosse

Regolamento pesticidi in Franciacorta: la bozza

Venerdì 5 aprile, nell’incontro presso la Sala del Consiglio di Paderno FC, è stato illustrata e consegnata in forma ufficiale ad alcuni rappresentanti del “gruppo No pesticidi”  una copia della bozza definitiva del “REGOLAMENTO SULL’USO SICURO E SOSTENIBILE DEGLI AGROFARMACI NEI COMUNI DELLA FRANCIACORTA DOCG”.

In una prossima riunione in data ancora da stabilirsi (probabile entro il 15 aprile) sarà discusso il regolamento per il quale si potranno produrre osservazioni.

Qui la bozza (che corrisponde alla versione cartacea consegnata) da leggere attentamente: bozza definitiva fitofarmaci

Passeggiata in riserva: il cane, le guardie, la multa…

GIORNALE DI BRESCIA DOMENICA 7 APRILE 2013

Il cane, le guardie, la multa e gli eterni dilemmi sulla legalità

La lettera di una ragazza di Provaglio entrata nella riserva delle Torbiere col cane.

Leggi:   il cane, le guardie, la multa…

-Ricordiamo che l’accesso dei visitatori in riserva è possibile solo dai tre ingressi autorizzati, cioè dalle “porte” di Corte Franca, Iseo e Provaglio, dove sono posizionati i cartelli con relativi divieti, vicini al distributore dei tiket.

-Ricordiamo anche che in tutta la riserva  vige il divieto di introdurre cani, cavalli ed altri animali fatta esclusione, lungo i percorsi autorizzati, per gli animali di accompagnamento a portatori di handicap), introdurre specie animali o vegetali estranee.

Per quanto riguarda i cani non è questione di animali di taglia grossa o piccola, feroci o mansueti, liberi o al guinzaglio. E’ vero, il cane è divenuto un animale “domestico” e la sua storia di addomesticazione è lunga quanto la storia della civiltà umana: è stato addestrato, per esempio, per la caccia agli animali selvatici, per la guardia di mandrie e greggi, per la difesa personale ecc… ma le prede nei confronti dei canidi, sia selvatici, sia addomesticati, hanno dovuto continuare a difendersi e nutrono una paura atavica.
Di conseguenza, anche se i cani oggi svolgono in gran parte un ruolo affettivo, la loro presenza è incompatibile con un’area naturale prevalentemente “selvatica”, come la Riserva delle Torbiere.
Il cane, anche il più mansueto e educato e anche se tenuto al laccio, di fronte al “selvatico” sente l’istintivo richiamo alla caccia; lascia tracce del proprio passaggio, peli, odori, terrorizzando le sue potenziali prede, inducendole a comportamenti innaturali, come l’abbandono del nido o dei propri piccoli o del luogo in cui sono soliti muoversi…
Ecco perché nelle aree protette, dove esistono zone a elevata naturalità, con presenza di animali selvatici, il cane (ma anche altri animali) non deve essere ammesso, neppure al guinzaglio.

Un fistione turco plana in riserva

Ciao, sono un’anatra tuffatrice, un fistione turco. In questo momento sto planando sulle acque delle Torbiere.

Come maschio sono proprio inconfondibile: lunghezza 55 cm., una testa arrotondata arancione, becco rosso e petto nero, fianchi bianchi, dorso bruno, coda nera. La mia femmina invece è quasi tutta bruno pallida con un dorso più scuro, la sommità della testa e la faccia biancastre. Mi nutro d’insetti, pesciolini, sementi, molluschi, germogli, lumache e larve.

Buona giornata a tutti!

P.S. Lo scorso anno almeno una coppia ha nidificato in riserva, costruendo il nido tra la fitta vegetazione palustre.

Pasqua 2013, pace per tutti

Ciao, mi chiamano Tarabusino, sono il più piccolo degli aironi, non più lungo di 35 cm. Con la mia compagna sono arrivato da poco in questa zona umida delle Torbiere per nidificare nel fitto del canneto. Sono molto diffidente, per questo volo basso e mi mimetizzo tra le canne. Soprattutto sono sospettoso nei confronti dell’uomo, cercate di lasciarmi tranquillo. Auguro anche a voi tutti una PASQUA di PACE!

Franciacorta, regolamento fitofarmaci: i sindaci si fanno attendere

Qui il comunicato stampa del gruppo “no pesticidi”, di cui fa parte anche La Schiribilla. (Per quanto riguarda l’uso dei fitofarmaci nella Riserva rimandiamo a una nostra breve nota di dicembre. La versione definitiva del regolamento si trova inserita nel Piano agricolo, approvato il 20 dicembre scorso, purtroppo non ancora pubblicato, con la relativa cartografia, sul sito web dell’Ente gestore)

Il gruppo no pesticidi in Franciacorta incontra il Consorzio per la Tutela del Franciacorta e l’ASL. E i sindaci?

Nelle scorse settimane, alcuni rappresentanti della trentina di associazioni, liste civiche e comitati che, dal settembre 2012, stanno chiedendo maggiori tutele per l’ambiente e la salute riguardo all’importante tema dell’uso dei pesticidi in Franciacorta, hanno incontrato in due diversi riunioni il Consorzio per la Tutela del Franciacorta e l’ASL di Brescia.

In entrambe le occasioni si sono ribadite le richieste (vedi allegato) del gruppo in proposito del nuovo regolamento sull’uso sostenibile dei fitofarmaci, che risulta essere attualmente fermo sulle scrivanie dei sindaci dell’area.

Sia il Consorzio che l’ASL hanno riconosciuto il valore dell’interlocuzione con la cittadinanza e hanno illustrato alcuni “passi avanti” fatti dall’ultima bozza di regolamento che effettivamente vanno nella direzione da noi auspicata. Si tratta di un risultato importante ma ancora insufficiente:

Ci hanno detto che diminuiranno da 4 a 3 (e forse a 2) i trattamenti diserbanti consentiti durante ogni stagione: noi non crediamo che si sgravi il suolo dalle tonnellate di prodotti chimici cosparsi negli ultimi decenni con delle decisioni a metà. I diserbi vanno vietati completamente nel sotto pianta perché tale metodo agronomico è inutile, inquinante e controproducente.

Ci dicono che vieteranno l’uso di pesticidi classificati come T e T+ (Tossici e molto tossici): noi crediamo che per tutelare integralmente la salute dei cittadini si debba avere il coraggio di leggere i nomi e le etichette dei prodotti. I fitofarmaci T e T+ sono già attualmente usati in quantità marginali, la sfida per un’agricoltura moderna è oggi, come anche l’ASL ha convenuto, di sostituire tutti i prodotti cancerogeni e mutageni (Xn) con metodi di tutela agronomici più sicuri per la salute.

Inoltre ribadiamo che consideriamo insufficienti le distanze individuate per tutelare le abitazioni e le persone dalla deriva (20 metri) perché tutti gli studi sul tema (convalidati dalla sentenza del Consiglio di Stato allegata) parlano di 50 metri ed è questo il limite che chiediamo venga adottato.

Solo un regolamento con alto livello di tutela potrà essere all’altezza delle aspettative dei cittadini residenti.

Solo un regolamento con alto livello di tutela potrà essere volano per il marketing territoriale dell’industria dello spumante.

Solo un tale regolamento ci consentirà di fare il primo passo verso un’agricoltura nuova, moderna, rispettosa della salute pubblica e dell’ambiente.

Consideriamo infine singolare che due enti non rappresentativi come Consorzio per la Tutela del Franciacorta e ASL, senza nessun obbligo formale, abbiano deciso di incontrare i cittadini impegnati nelle campagna no pesticidi mentre, ad oggi, le istituzioni rappresentative (i comuni) siano ancora fermi alla promessa di un dialogo che finora non è arrivato.

Per i gruppi, le associazioni e i comitati no pesticidi della Franciacorta: Marco Dotti

 3407958437

fitofarmaci.franciacorta@gmail.com       http://www.facebook.com/PesticidiSalute

Allegato al comunicato stampa alcune informazioni sul fenomeno della deriva: DERIVA