Riserva delle Torbiere, manifestazioni e gare di pesca: il laghetto “Azzurra” deve essere una zona franca?

COMUNICATO del 14 marzo 2014

Nei giorni scorsi sono stati pubblicati sui quotidiani bresciani alcuni articoli che raccolgono l’indignazione della società Azzurra che vorrebbe, come ha sempre fatto contravvenendo alle regole, continuare a gestire a piacimento la vasca d’acqua nelle Torbiere del Sebino.

Si è letto anche di un’assemblea pubblica (Bresciaoggi 9.3.2014) indetta da tale associazione per discutere sulle restrizioni del nuovo regolamento della pesca dell’Ente gestore della riserva e per fare  pressione su politici e Provincia, allo scopo di risolvere quella che è stata definita una “situazione tragica”.

La “tragedia” è scoppiata semplicemente perché il 15 settembre dello scorso anno, in occasione dell’ennesimo abusivo raduno di pesca, qualcuno, per la prima volta, ha pensato di informare la società che stava commettendo un illecito….Eh già, ma anche prima c’erano tali divieti!

Prima di tutto ricordiamo che il laghetto si trova all’interno dell’area protetta in zona B e non, come erroneamente dichiarato dall’assessore del Comune di Cazzago,  “confinante con la riserva stessa”. E, contrariamente a quanto ancora dallo stesso dichiarato, la competenza è solo dell’Ente gestore della riserva, anche se la proprietà è del Comune di Cazzago dal 1991, che lo ha concesso in gestione ad Azzurra, quando già erano in vigore norme che vietavano la pesca dilettantistica al di fuori delle aree autorizzate dal Piano di gestione! E il laghetto in questione non era compreso fra le aree consentite! (v. cartina sotto)

Cartina zone pesca, Piano di gestione 1997-2012: il laghetto Azzurra” è escluso dalle zone autorizzate!

Ciononostante, negli anni, in tale località, in barba alle prescrizioni poste a tutela del bene naturalistico, si sono susseguiti raduni veri e propri, gare di pesca, con preparazione ad hoc del posto: modificazione delle sponde, erba rasata come nel migliore dei parchi inglesi, rami tagliati, immissione di pesci non autoctoni, presenza di decine e decine di persone in contemporanea, anche oltre un centinaio, uso di altoparlanti, allestimenti di pic nic …

Il posto è diventato nel tempo anche il riferimento per scolaresche e gruppi di diversamente abili (raduno 2010: purtroppo, anche in nome di tali iniziative di solidarietà sociale, si è continuato a operare impunemente in totale sprezzo alle direttive poste a protezione del sito. Non ci pare proprio che questo sia un bell’esempio di educazione ambientale! I partecipanti sono stati informati sulle norme della riserva? È stato detto loro che le iniziative proposte erano “fuorilegge”?

Tra l’altro, a poca distanza, a Corte Franca, esistono due laghetti, quello del Conicchio, a Timoline, e uno presso la Cascina Clarabella,  appositamente attrezzati per la pesca dilettantistica e con relativi servizi.

Inoltre, già dal maggio del 2012, l’Ente gestore, con una spesa di circa 100.000 euro, ha predisposto un “Percorso fruibile da tutti, disabili e ciechi inclusi”, attrezzato per la visita delle torbiere.

Le Torbiere del Sebino rappresentano sempre un felice obiettivo per una visita di grande interesse culturale, paesaggistico ed ecologico-ambientale, purché il contatto sia fatto nel rispetto delle leggi poste a tutela.

Dispiace, quindi, a distanza di trent’anni dall’istituzione della riserva, dover ancora sottolineare che il sito non è un qualunque parco per giochi e passatempi vari da fruire in piena libertà, ma un bene comune e prezioso che, per le proprie valenze, ha conseguito riconoscimenti internazionali.

Quindi quello che troviamo di “tragico” in tutta questa vicenda è che il Comune di Cazzago e la società Azzurra abbiano ignorato e violato consapevolmente norme già vigenti da parecchi lustri e che l’Ente gestore non sia mai intervenuto a porre fine alle ripetute trasgressioni, nonostante ne fosse a perfetta conoscenza.

E quello che ora lascia ancor più sconcertati è che la protesta del Comune di Cazzago e dei gestori del laghetto sia diretta al nuovo Piano della riserva, proprio quando la pianificazione ha esteso le zone dedicate alla pesca dilettantistica, inglobando anche il laghetto Azzurra, ma ponendo, nello specifico regolamento piscatorio, limiti alle manifestazioni sportive, che potranno svolgersi solo con nullaosta dell’Ente gestore (e presumiamo, previa valutazione di incidenza sul Sito di Importanza Comunitaria).

Come dire: meglio prima, quando c’erano divieti più ferrei,  ma si è continuato facendo finta di niente, tanto più che nessuno ha mai osato intervenire? Ora invece che il regolamento pesca ha messo nero su bianco alcuni paletti a tutela della fauna ittica, ma anche alcune concessioni, si protesta perché si vorrebbe ancora farla “franca” a tutti i costi e su tutti i fronti?

Altra documentazione: —27-SPS azzurra-7-728.04.05 azzurra in festa05.07.05 cento bambini_pesca_al_laghetto_azzurra_torbierePescatori non vedentidisabili «a rischio»dossier 2007 da pag. 13

 

 

Assemblea della comunità della riserva: i verbali

I verbali dell’ASSEMBLEA della COMUNITA’ DELLA RISERVA Torbiere del Sebino convocata martedì 18/02/2014

ESAME ED APPROVAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZIO 2014 –

BILANCIO PLURIENNALE 2014-2015-2016 E RELAZIONE PREVISIONALE E

PROGRAMMATICA: http://openweb.comune.provagliodiseo.bs.it/albo/albo_dettagli.php?id=2917

ESAME ED APPROVAZIONE RENDICONTO DI GESTIONE ESERCIZIO FINANZIARIO 2013: http://openweb.comune.provagliodiseo.bs.it/albo/albo_dettagli.php?id=2916 

Clusane, villaggio turistico: un primo faccia a faccia con la nuova proprietà

A Iseo presso la sala riunioni della Manica, si è svolto nello scorso giovedì 20 febbraio il primo incontro tra la proprietà del villaggio turistico e Legambiente.

Voluto dalla stessa società, rappresentata in tale sede da Nico Bianchi, il confronto è stato l’occasione per approfondire il progetto approvato dall’amministrazione comunale d’Iseo e ha avuto come obiettivo quello di individuare soluzioni per mitigare l’impatto  ambientale provocato dalla realizzazione di 48 bungalow, in una zona interessata dal residuo corridoio ecologico monte-lago, nell’unico lembo rimasto indenne da costruzioni, tra Clusane e Paratico.

Erano presenti Dario Balotta, Antonio Scaburri, Angelo Danesi e Franco Cangemi del circolo Legambiente Bassosebino, e il responsabile parchi di Legambiente Lombardia, Marzio Marzorati, ma anche, come esperti per la salvaguardia dei rospi Bufo Bufo,  Alberto Gatti dell’associazione Monte Alto e Francesco Econimo, guardia ecologica volontaria della Comunità Montana. Ha partecipato inoltre Alfredo Pedrali, Console del Touring Club per la Franciacorta.

Un altro faccia a faccia è già stato fissato per le prossime settimane.

QUI di seguito la lettera pubblicata sul Giornale di Brescia del 23.02.2014, nella quale il Console del TCI si esprime sul progetto urbanistico:  http://www.giornaledibrescia.it/gdb-statico/lettere-al-direttore/villaggio-turistico-e-l-impatto-dei-mini-alloggi-1.1832377

Clusane: ricomincia la notte dei rospi, operazione salvataggio 2014

In corrispondenza del corridoio ecologico residuale tra Monte Alto e Bassosebino, al confine tra Clusane e Paratico, è iniziata anche quest’anno la migrazione dei rospi per raggiungere il canneto, luogo di riproduzione.

In anticipo rispetto allo scorso anno, causa il clima più mite e piovoso, già nella serata del 19 febbraio sono stati salvati dai volontari una settantina di Bufo Bufo.

I volontari, già in azione, cercano aiutanti!

Qui l’appello dei volontari:

Come ormai è noto, tra Clusane e Paratico esiste una zona di migrazione dei rospi Bufo Bufo!

E' un fenomeno di grande importanza in quanto i rospi cercano di raggiungere il lago per poter deporre le uova e potersi riprodurre. Nel loro migrare dal monte, ove trascorrono la maggior parte dell'anno, trovano la strada da attraversare e, non essendo veloci nel camminare, le auto ne fanno una strage!!!!

Chi volesse contribuire al salvataggio come volontario, può presentarsi nelle sere di marzo: ci troverà presso il distributore Keropetrol (ex Tamoil), lungo la strada che da Clusane porta a Paratico.

Strumenti indispensabili:

– secchio per deporre i rospi;

– luce personale in mano o da testa,

– abbigliamento pesante e antipioggia,

– pettorina o giubbetto catarifrangente,

– scarponi o stivali,

– guanti in lattice (la pelle dei rospi è molto delicata).

E' un'iniziativa delle Guardie Ecologiche Volontarie della Comunità Montana del Sebino Bresciano ( tel: 030 986314)  in collaborazione con l'Associazione Monte Alto di Corte Franca.

 

Convocazione Comunità della Riserva, martedì 18 febbraio 2014

Il Presidente dell’Ente gestore ha convocato per

martedì 18/02/2014 alle ore 18.30

                                         l’ASSEMBLEA della COMUNITA’ DELLA RISERVA

presso la Sede dell’Ente gestore della Riserva  (Palazzo del Municipio, via Europa, 5 – Provaglio d’Iseo) con il seguente ordine del giorno:

  • Esame ed approvazione rendiconto di gestione esercizio finanziario 2013.
  • Esame ed approvazione Bilancio di previsione esercizio 2014, Bilancio pluriennale 2014-2015-2016 e Relazione revisionale e programmatica.                                          Qui l’avvisoRiserva febbraio 2014

    Torbiere: lo sfalcio del canneto operato nei giorni scorsi

 

Giornale di Brescia VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

Torbiere: piante «regalo» per le preziose specie di uccelli

LAGO D’ISEO Prugno, corniolo e ciliegio selvatico piacciono agli uccelli che abitano nelle Torbiere del Sebino. Sono ottima fonte di cibo e offrono riparo. In questo senso una proposta ad hoc verrà vagliata dal prossimo comitato della Riserva chiamato appunto ad approvare, martedì 18 febbraio, la voce di bilancio relativa alla messa a dimora di nuove piante da frutto per cui verranno stanziati 60mila euro.

Un «regalo» per l’avifauna, che è una delle risorse naturali più apprezzate delle Torbiere, tanto che la Riserva è stata dichiarata zona di importanza ornitologica internazionale dalla Convenzione di Ramsar.

Dopo l’introduzione dei vincoli riservistici s’è registrato un incremento delle specie acquatiche presenti: dalle sedici specie palustri nidificanti degli anni Settanta, si è passati alle attuali 23/25, per un totale di circa 300 coppie. Tra le specie palustri delle Torbiere ci sono airone rosso, basettino, cannaiola, cannaiola verdognola, cannareccione. Ma anche cigno reale, folaga, forapaglie, gallinella d’acqua, germano reale, gabbiano comune. Il sito è talmente ricco da richiamare numerosissimi appassionati di «birdwatching».

Un altro intervento in corso in questi giorni è lo sfalcio dei canneti, un taglio indispensabile, da effettuare entro la fine di febbraio, periodo in cui avviene la nidificazione degli uccelli che trovano un habitat favorevole alla deposizione delle uova proprio tra i canneti.

Altri interventi messi in campo in questi giorni sempre dall’ente gestore consistono nelle potature di piante pericolanti o d’ostacolo al percorso, in tutto una cinquantina, che crescono soprattutto nell’area nord della Riserva. Insieme alle azioni che riguardano la vegetazione, l’ente gestore sta provvedendo a sistemare i pontili, vecchi ed ormai danneggiati dal tempo, proprio per agevolare la fruizione della riserva da parte dei visitatori, in previsione della primavera e della bella stagione. Questi interventi – il cui costo è di 30mila euro – rientrano nel bilancio del 2013. Veronica Massussi

 

 

Torbiere: con la pioggia acqua alta e liquami in Riserva

Provaglio d’Iseo, nei pressi della stazione ferroviaria: il torrente Rì gonfio d’acqua

  •  Come noto le Torbiere stanno alla base dell’anfiteatro delle colline moreniche della porzione centrale del territorio della Franciacorta. Dal punto di vista idrico, in esse confluiscono principalmente le acque dell’ambito comunale di Corte Franca (Colombaro e Timoline), di Provaglio e in minor parte di Iseo.

Le piogge persistenti del periodo stanno gonfiando i flussi idrici di vari corpi (torrenti, fossi, canali) che affluiscono nella Riserva, convogliando acque di varia natura (reflui fognari, scarichi industriali, pesticidi…), mentre gli scolmatori traboccano.

Una situazione annosa di cui abbiamo parlato più volte, ma alla quale non è stato ancora posto rimedio, se non in alcune situazioni.

Sull’argomento ora interviene l’Ente gestore, che fa appello ai comuni limitrofi, richiedendo anche l’intervento di AoB2, la società che gestisce la risorsa idrica, perché progetti una soluzione, per quanto riguarda i collettori fognari.

Qui l’articolo in pdf pubblicato sul Giornale di Brescia l’8.02.2014scarichi nelle Torbiere: è allarme

  • Le consistenti precipitazioni del periodo hanno innalzato anche il livello dell’acqua delle vasche nelle Torbiere, dove sentieri e vari passaggi del percorso visitatori sono sommersi.

 

Clusane, nuovo villaggio turistico: la nuova proprietà chiede un incontro con Legambiente

A proposito della contestata costruzione del villaggio turistico a Clusane d’Iseo, nell’unico tratto del Basso Sebino ancora interessato da un residuo di corridoio ecologico tra monte e lago, in questi giorni sono usciti alcuni articoli di stampa, anche di tono polemico, riguardanti le variazioni al progetto nel suo iter.

Il Circolo di Legambiente Bassosebino che, sin dall’inizio ha preso posizione contro tale insediamento, chiarisce in un comunicato la propria posizione e informa dell’imminente incontro con la nuova proprietà, richiesto dalla stessa.

Comunicato del circolo Legambiente Basso Sebino, 4 febbraio 2014

APERTURA CONFRONTO CON PROPRIETA’ DEL “COSTA VERDE” POSTA SUL CORRIDOIO ECOLOGICO DI CLUSANE

Nei giorni scorsi siamo stati contattati dalla nuova proprietà del “Costa verde”. Cioè da coloro che hanno avuto il Permesso dal Comune di Iseo per costruire un villaggio turistico a Clusane nel corridoio ecologico.

Ci hanno chiesto un incontro per definire insieme alcuni interventi di mitigazione ambientale “strutturali” sull’area interessata alla lottizzazione. A questa proposta abbiamo aderito per cercare ( ma non è scontato) di rendere meno impattante il futuro intervento. L’incontro è stato concordato per il 20 febbraio.

Al confronto sarà presente Marzio Marzorati, responsabile parchi di Legambiente Lombardia. Quindi di tratterà di avviare un confronto che, i giornali, danno invece già per concluso con fantasiose interpretazioni e titoli.

 Inutile dire che non è così visto che ci dobbiamo ancora incontrare. Al confronto parteciperanno anche le altre associazioni ambientaliste.

Qui alcuni articoli di stampa usciti in questi giorni sull’argomentoLe rane Bufo-Bufo avranno il loro corridoio verso il lagoIl villaggio contestato Incontro per salvare rospi e territorioVillaggio turistico Il Comune sconfessa LegambienteIl cambio di idee di Legambiente sul nuovo villaggio

 

 

 

 

 

Iniziativa dei Gnari dè Mompià (BS): parte l’edizione 2014 del Corso Erbe Selvatiche Utili

Iniziativa dei Gnari dè Mompià (BS)

Sono aperte le iscrizioni all’edizione 2014 del Corso Erbe Selvatiche Utili che si svolgerà dal 21 febbraio al 14 marzo 2014, tenuto da Livio Pagliari e Eugenio Zanotti…telefonare al 347.5195668 dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.00.

QUI il volantino con tutte informazionierbe-2014

Torbiere: “isola ecologica”?

Come più volte abbiamo segnalato e documentato, purtroppo proseguono gli atti di inciviltà a danno della Riserva naturale. Nonostante non manchino i cestini per i rifiuti, qualcuno pensa che l’oasi sia “un’isola ecologica”, dove magari buttare il sacco della plastica, come si vede nella foto scattata ieri 9 gennaio, nei pressi del “Laghetto Azzurra”, una ex cava di argilla in territorio di Corte Franca.