articolo

Fonte:  http://www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/2011/11/17/620993-agenti_fingono.shtml#.Ts0YtxFRw1U.email         

 

Agenti si fingono coppietta, molestatore ‘pizzicato’

 

Sorpreso alle Torbiere, si esibiva davanti ai turisti

 

Il Giorno-Torbiere, 17 novembre 2011 – Hanno finto di essere una coppia in cerca di un luogo appartato dove scambiarsi tenerezze, ma in realtà erano due agenti della polizia locale, un uomo e una donna, che con la loro messa in scena sono riusciti a fermare un uomo che da qualche tempo si aggirava per la riserva naturale delle Torbiere del Sebino esibendosi in atti osceni, spesso in compagnia di altri.

 

È accaduto in questi giorni a Iseo, dopo che molte persone hanno segnalato al comando locale la presenza di alcuni uomini dediti ad “attività sconvenienti” all’interno del parco. Diversi visitatori, tra cui non mancano famiglie con bambini, hanno raccontato agli agenti coordinati dal comandante Giovanni Peroni di avere incontrato una o più persone con i pantaloni abbassati che han fatto di tutto per farsi notare.

«Abbiamo subito iniziato le indagini – spiegano dal comando –  Nella riserva naturale può accedere chiunque. In Torbiera non mancano nemmeno i gruppi in gita, tra cui le scuole. Non vogliamo che facciano brutti incontri». Per questo motivo dopo le prime segnalazioni sono iniziati i servizi di controllo dell’area. Sabato pomeriggio gli sforzi della locale hanno dato i loro frutti. Due agenti, difatti, hanno cominciato ad aggirarsi per i sentieri del parco fingendo di essere una romantica coppia. Attorno alle 17 gli agenti hanno messo in atto la seconda parte della messinscena e hanno fatto ingresso in un edificio abbandonato, dove è stata segnalata la presenza degli esibizionisti.
Qui hanno simulato alcuni atteggiamenti affettuosi. Nel giro di qualche minuto i poliziotti si sono resi conto di essere osservati da due maschi. Uno di loro proprio nel momento in cui è stato notato stava per calarsi i calzoni. È bastato questo per fare scattare un inseguimento tra i canneti. Uno dei due è fuggito, mentre l’altro è stato preso nel giro di pochi metri.

 

Si tratta di un sessantenne residente in un paese vicino a Iseo, che ha confessato di «provare piacere mostrandosi e guardando le altre persone». È stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico e a giorni sarà affidato ai servizi sociali. Non si tratta della prima volta che nel parco naturale delle Torbiere accadono episodi simili:«Per questo motivo i controlli non smetteranno e saranno a sorpresa».

 

Milla Prandelli

 

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appuntamento

L’associazione culturale UNIVERSITAS YSEI di Iseo propone una serie di incontri che avranno come oggetto la conoscenza del nostro territorio dal punto di vista paesaggistico, naturalistico, storico e sociale attraverso l’analisi di tre ambiti vicini ma talvolta poco conosciuti.

 

TORBIERE, FRANCIACORTA E PARCO DELL’ OGLIO ore 15- 17 lunedì 28 Novembre; 5-12-19 Dicembre 2011

 

DOCENTIRosarita Colosio : scrittrice, ricercatrice storica e studiosa dei costumi locali.

 

Angelo Danesi: fotografo e presidente dell’associazione ambientalista “La Schiribilla”.

 

Gloria Rolfi: direttore della Comunità Montana del Sebino Bresciano

 

LA FRANCIACORTA-Viaggio alla scoperta di un meraviglioso territorio vicino ma non del tutto conosciuto, l’antica valle di Iseo; un paesaggio dolce, ondulato, fra castelli, ville, palazzi storici, chiesette, stazioncine, vigneti e cantine famose. Il nostro percorso si svolgerà nel cuore della Franciacorta per conoscere la storia il lavoro le trasformazioni nel corso dei secoli, l’agricoltura, i famosi vigneti i principali prodotti, le sue potenzialità; le proposte per un nuovo modello di sviluppo nel “Piano strategico della Franciacorta” recentemente presentato e in mostra al Monastero di S.Pietro a Provaglio.

 

LE TORBIERE-La storia e le trasformazioni di questa preziosa riserva naturale. Il lavoro di scavo La natura: piante, fiori, avifauna Gli itinerari all’interno della riserva. Data la stagione effettueremo un viaggio virtuale attraverso le immagini di Angelo Danesi.

 

Conoscenza fotografica del PARCO DELL’OGLIO Nord-Un parco fluviale della regione Lombardia istituito il 16 aprile 1988 con L.R. n° 18, che si sviluppa lungo l’asta del fiume Oglio nel tratto che parte dall”uscita dal Lago d’Iseo a Sarnico. È una vasta area protetta di quasi 15.000 ettari ed interessa molti comuni delle province di Brescia, Bergamo e Cremona Il parco comprende il tratto alto del fiume Oglio all’uscita del lago d’Iseo, proseguendo verso, Credaro, Castelli Calepio, Capriolo, Calcio, Palazzolo, Palosco, percorre la sponda bergamasca tra ripe scoscese, mentre più a valle si snoda tra le pianure cremasca e mantovana in territori prevalentemente agricoli, sino a Gabbioneta ed Ostiano, tra rive scoscese e boscose circondate da un territorio prettamente agricolo. In questa zona troviamo una natura di grande interesse botanico ed ecologico e specchi d’acqua con vegetazione acquatica, ,che da soli giustificano gli interventi di tutela ambientale messi in atto con l’istituzione del Parco dell’Oglio. Importanti i valori storico-architettonici che si ritrovano nei comuni che si affacciano sul fiume.

 

Il primo incontro si svolgerà presso il Monastero cluniacense di San Pietro in Lamosa – Provaglio d’Iseo – lunedì 28 Novembre 2011 alle ore 15 per visitare il percorso espositivo allestito in occasione del Convegno del “Piano strategico per la Franciacorta” che comprende anche le mostre : “Identità della Franciacorta: patrimonio da salvare” e “La via del sacro” SONO in programma ulteriori uscite di approfondimento sul territorio (ville, cantine, luoghi di importanza naturalistica, ecc…)

 

Per poter accedere ai corsi è necessario iscriversi al XII Anno Accademico versando € 10 oltre alla quota di partecipazione ai 4 incontri di € 20 Per informazioni ed iscrizioni : Segreteria viale Repubblica 3 – 25049 Iseo martedì e giovedì dalle 10.30 alle 12.30 Tel. 030 980047 info@universitasysei.it www.universitasysei.it : dove è possibile compilare il form di preiscrizione il blog: www.universitasysei.blogspot.com

articoli

Fonte: Giornale di Brescia 20/10/2011

APPELLO
Tutela delle Torbiere, «servono norme più restrittive»
ISEO «La Regione Lombardia con la recente delibera sui parchi ha ridotto le norme a tutela della Riserva Torbiere del Sebino». Lo dice l’associazione La Schiribilla, preoccupata per la possibilità di nuove edificazioni. In zona B (riserva parziale con valenza idrogeologica, paesistica e botanica) e in zona C (di rispetto) si consentono nuove possibilità edificatorie e nella zona C vengono meno i divieti di campeggio, di danneggiare la flora spontanea, gli animali selvatici, di distruggere i nidi, il loro ambiente, di introdurre specie animali o vegetali estranee, di costituire discariche o depositi di rifiuti, di svolgere attività pubblicitaria, organizzare manifestazioni folcloristiche e ogni altra attività che comporti alterazioni permanenti alla qualità dell’ambiente.
«Anche la parte della Riserva antistante la rotonda del Ciochet è stata declassata dopo la battaglia degli anni ’90». Le associazioni sperano che il Piano della Riserva intervenga con norme più restrittive.
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Commento: l’area della Riserva in zona Ciochèt è stata declassata senza che siano state addotte motivazioni di carattere scientifico/naturalistico: ricordiamo che, quando la Provincia ha realizzato la rotatoria, nella valutazione d’incidenza la zona è stata descritta come interessata da prati umidi con vegetazione igrofila di pregio (habitat 7230 Torbiere basse alcaline), fra cui il magnocaricion (Corine 53.2) caratterizzato da vegetazioni erbacee torbigene improntate da carici di grande taglia, Carex elata in particolare, accompagnate da un complesso di altre specie, per lo più graminoidi; si presenta nella tipica fisionomia a grandi cespi compatti; questo ambiente era in passato abbastanza comune e rappresentava la condizione normale per le rive dei laghi ma è andato via via rarefacendosi a causa di bonifiche mediante dreno (più spesso colmate con riporti), sfalcio, dissodamento e messa in coltura.
Anche nel recente aggiornamento (2008) del Formulario standard Natura 2000, tra le situazioni di rischio per il sito (4.3. VULNERABILITÁ), è evidenziato l’impatto delle attività agricole praticate sui terreni circostanti gli habitat poiché determinano un eccesso di nutrienti a carico delle acque che percolano nelle vasche della torbiera. La medesima situazione è rimarcata da anni: perché non viene presa in considerazione e anzi si va nel senso opposto?
Ricordiamo che il formulario standard è il modulo compilato dagli stati membri dell’Unione Europea per ogni sito di importanza comunitario o Zona di Protezione Speciale. In tale modulo sono indicate le caratteristiche biotiche in termini di specie e habitat che giustificano l’inserimento del sito nella Rete Natura 2000.
Qui il formulario 2008 pubblicato nel corso del 2011:www.laschiribilla.it/DOCS/doc.2011/2008%20IT2070020%20.pdf

 

 

 

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Fonte: Giornale di Brescia 20/10/2011
Lamette, bonifiche nel quarto canale
ISEOPer completare il lavoro svolto sulle Lamette negli anni scorsi (parte a lago della Riserva Naturale delle Torbiere) il Consorzio di gestione ha in programma di pulire e riaprire l’ultimo dei quattro canali. A collaborare a questa iniziativa si troverà questa volta anche il Consorzio di gestione dei laghi, interpellato dall’ente della Riserva.
«L’interesse che l’ambiente, il lago, l’ecosistema siano tutelati anche con opere di pulizia e riqualificazione è comune – conferma Giuseppe Faccanoni, presidente dell’ente demaniale – così che quando ci sarà da intervenire, saremo disponibili». Un miglioramento dell’ecosistema lacustre in genere è un risultato apprezzato già con la prima fase di questi lavori. Le operazioni di dragaggio e sfalcio dei canneti nei tre canali già ripuliti infatti hanno dato una vera e propria boccata d’ossigeno a questo territorio palustre tant’è che poi sono state avviate sperimentazioni di ripopolamento ittico.
L’apporto dell’associazione Ysei Sub aveva permesso di posizionare sui fondali delle Lamette graticci e fascine di legna per la deposizione delle uova dei pesci autoctoni. Questa particolare prassi è stata riproposta, nel basso lago, da Clusane a Sarnico, anche dal Consorzio di gestione dei laghi, che ha un progetto ancora in corso sulla riqualificazione dei fondali.
Per quanto riguarda le Lamette il prossimo progetto è rivolto alla parte dell’area situata verso Clusane d’Iseo, dove si trova il quarto canale. «Come abbiamo proceduto per le prime fasi, stenderemo dapprima il progetto per poi cercare finanziamenti – spiega il presidente del Consorzio della Riserva, Gianni Lecchi -; questa volta però abbiamo l’appoggio del Consorzio di gestione dei laghi che grazie ai mezzi che possiede ci darà una mano a realizzare i lavori».
Le opere consisteranno sia nello sfalcio di canneti e nel dragaggio del fondale ma anche nel favorire una miglior segnalazione dei confini della Riserva tramite il posizionamento di nuove boe e pali nelle acque lacustri.
Solo questi galleggianti infatti determinano per ora il limite tra spazio navigabile ed area protetta.

 

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articolo

Fonte: Bresciaoggi, venerdì 21 ottobre 2011

NATURA IN BILICO. Il Coordinamento delle associazioni ambientaliste
torbiere, nuovo allarme:
«La riserva perde i pezzi»
Sotto accusa un declassamento che apre la strada all´agricoltura

Italia Nostra fa appello all´agricoltura di qualità per fermare il cemento in Franciacorta; ma la stessa pratica agricola (in questo caso addirittura biologica) ha finito per dare una nuova e neanche troppo indiretta spallata alla tutela di un pezzo molto prezioso di questo territorio: la sempre più maltrattata Riserva naturale delle torbiere del Sebino.
La comunicazione e le critiche arrivano dal Coordinamento delle associazioni ambientaliste e animaliste bresciane (dieci realtà, dall´Enpa a La Schiribilla) sotto il titolo «Accontentato il privato, bocciato il Comitato». Il privato in questione ha visto di fatto accolte le proprie osservazioni da parte della Regione, che con una delibera approvata dal Consiglio, lo ricordiamo, ha da qualche tempo ridefinito i nuovi confini e riclassificato gli spazi interni alla riserva. Così, i titolari di un terreno antistante la rotonda del Ciochèt prima inserito in zona «B», e già «fermati» nel 2009 da un ricorso delle associazioni dopo aver spianato un´ampia area protetta per destinarla all´agricoltura biologica, ora potranno riprendere il progetto grazie a un declassamento del medesimo settore del parco, appena inserito in fascia «C».
E il Comitato? È quello tecnico scientifico del Consorzio di gestione delle torbiere: ha il compito di aggiornare periodicamente situazione e conoscenze sull´area, e aveva raccomandato di mantenere il pezzo di area tutelata in questione nella zona B per conservarne le particolari caratteristiche botaniche. Inutilmente.
«Già nel Piano di gestione del 1997 quest´area era stata riconosciuta di valenza naturalistica e protetta nella zona B – commentano le associazioni del Coordinamento -. Poi è stata utilizzata in parte nel 2005 per costruire la rotonda del Ciochèt, e ora il consiglio regionale, all´unanimità, ne sacrifica un´ampia fetta per opere di interesse privato». Un caso non isolato inserito in un quadro generale che gli ambientalisti ritengono preoccupante: «Col provvedimento di ridefinizione degli spazi della riserva sono state semplicemente allargate le maglie delle precedenti prescrizioni – affermano i gruppi del Coordinamento -. Infatti, sia nella fascia B, sia nell´area di rispetto C si consentono nuove possibilità edificatorie e vengono meno divieti importanti; come il no alla raccolta della flora spontanea o alla formazione di depositi di rifiuti.
Oppure come l´obbligo di mantenere lontane manifestazioni pubbliche».
Oltre al danno, per di più, c´è stata anche la beffa: «Il provvedimento regionale è contradditorio, perchè contemporaneamente riconosce il valore naturalistico di questo territorio, ma ne sancisce nello stesso contesto il trasferimento in una classe di tutela inferiore».
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LA REGIONE RIDUCE LE NORME A TUTELA DELLE TORBIERE ACCONTENTATO IL PRIVATO, BOCCIATO IL COMITATO! (E IL CONSORZIO)

“La Riserva ora sarà ancora più tutelata”: così i commenti di alcuni politici dopo la recente delibera di Consiglio Regionale, che ha definito confini, riclassificazione e relativi divieti del sito, in previsione dell’approvazione del nuovo Piano di gestione.

 

Ora che si è potuto leggere il provvedimento pubblicato sul BURL (www.laschiribilla.it/DOCS/confini%20riserva/DCR%20IX.263.pdf), le associazioni riconfermano ancor più le preoccupazioni per la salvaguardia del sito.

 

1) Sono state allargate le maglie delle precedenti prescrizioni:

 

– in zona B (riserva parziale con valenza idrogeologica, paesistica e botanica) e in zona C (di rispetto) si consentono nuove possibilità edificatorie

 

– nella zona C (di rispetto) vengono meno divieti quali quelli di campeggio – di danneggiare la flora spontanea, animali selvatici, distruggere i nidi, il loro ambiente – di introdurre specie animali o vegetali estranee – di costituire discariche o depositi di rifiuti – di svolgere attività pubblicitaria, organizzare manifestazioni folcloristiche – esercitare ogni altra attività che comporti alterazioni permanenti alla qualità dell’ambiente ecc.

 

2) È stato operato un inconcepibile declassamento, da zona B a zona C, del territorio della Riserva antistante alla rotonda del Ciochèt. I proprietari del terreno (processo/risarcimento danni per colmate abusive negli anni 90) erano stati bloccati da una denuncia delle associazioni quando, nel 2009, avevano iniziato a spianare/arare per la coltivazione, poiché tali opere erano in contrasto con la normativa della zona B.
Il Consiglio regionale all’unanimità, pur riconoscendo il valore naturalistico dell’area, senza alcuna motivazione inserisce la stessa in una classe di tutela inferiore, aprendo la porta a ciò che prima era vietato! Sacrificata in piccola parte nel 2005 per opera di rilevante interesse pubblico (rotatoria del Ciochèt), ora si sacrifica una bella fetta di torbiera per opere d’interesse privato?

 

Accontentato il privato, bocciato il comitato (e il Consorzio)!
Tale declassamento è in netto contrasto col quadro conoscitivo dell’area protetta aggiornato dal Comitato Tecnico Scientifico del Consorzio, proprio in vista del nuovo Piano: l’area di cui sopra è protetta in zona B (già dal 1997!), per caratteristiche vegetazionali e habitat.

 

3) Pare dunque che il ruolo della zona C non sia più quello di fare da zona cuscinetto e da filtrorispetto a disturbi che potrebbero venire dall’esterno: i disturbi arriveranno dall’interno.

 

4) Pare anche che si dimentichi che la Riserva regionale è anche SIC (Sito di Importanza Comunitaria)e ZPS (Zona di Protezione Speciale) e che rilevante è la responsabilità dell’Ente di gestione nel tutelare il sito della rete Natura 2000.

 

Dopo aver seguito passo dopo passo per anni le sorti delle Torbiere, sempre cercando un confronto con tutti gli Enti interessati, le associazioni confidano ancora che il Piano della Riserva, in via di definizione, intervenga con norme più restrittive.

 

qui il volantino da diffondere: www.laschiribilla.it/DOCS/Volantini/ottobre%202011.pdf
qui il comunicato stampa delle associazioni, corredato da foto e cartine:www.laschiribilla.it/DOCS/doc.2011/Comunicato%20stampa.pdf

La Schiribilla organizza una facile passeggiata lungo la ROGGIA FUSIA

( canale che scorre accanto al fiume Oglio)
per immergersi nelle atmosfere e nei colori autunnali

 

DOMENICA 6 NOVEMBRE 2011 
la passeggiata avrà una durata di circa 2.30/3 ore

 

Ritrovo ore 9 presso stabilimento Niggeler e Kupfer
a CAPRIOLO
Sulla provinciale che sale da Paratico dopo il cartello “Capriolo” alla prima rotonda girare a destra nella Via Niggeler. Si scende sino ad attraversare i binari della ferrovia e si arriva al parcheggio e piazzale della “Niggeler & Kupfer”.

 

N.B. La passeggiata si svolge in piano  accanto alla roggia,  in parallelo e vicino al fiume Oglio con vista su castel Trebecco e castel de Conti…..chiunque volendo può abbandonare il gruppo quando vuole….il percorso consiste nel ritornare sullo stesso sentiero dell’andata… luogo molto “fotogenico”!

 

La roggia Fusia
La roggia Fusia, canale di irrigazione, nasce a Paratico, attingendo acqua dal fiume Oglio; corre parallela al fiume fino a Palazzolo e da qui con due diramazioni raggiunge le campagne di Rovato e Chiari, dove è chiamata “Seriola”. Questo canale artificiale nasce nel 1347 per iniziativa di Oldofredo Oldofredi, nobile di Iseo. Molte sono le vicende legate alla proprietà e alla gestione della Fusia che hanno portato a liti giudiziarie, lotte tra paesi, passaggi di proprietà connessi alla storia dei governanti del territorio, dalle signorie lombarde alla Repubblica Veneta. Anticamente questa via d’acqua veniva usata anche per trasportare materiale con chiatte trainate da animali. Oggi la gestione è affidata al Consorzio di Irrigazione dell’Oglio, il quale di fatto regola il deflusso dell’acqua del Sebino e quindi i livelli del lago.
Qui il volantino con ulteriori informazioniwww.laschiribilla.it/volantini/Fusia.pdf

articoli e comunicazione

Le associazioni ambientaliste avevano da tempo chiesto audizione 

(www.laschiribilla.it/DOCS/doc.2011/audizionecommissioneregionale.pdf)
presso la commissione consiliare di competenza…audizione negata, visto che le cose sono andate avanti e le ass. non sono state interpellate.
Se è stata recepita tal quale la delibera di Giunta regionale che modificava classificazione e divieti, la salvaguardia viene diminuita.
Vedremo, non appena pubblicata la delibera consiliare, se si va davvero verso una maggior tutela. 

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Fonte: Bresciaoggi, 28 Settembre 2011

 

AMBIENTE. Iseo, Provaglio e Corte Franca

 

Maggiori tutele per le Torbiere del Sebino
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità i nuovi confini 

La riserva naturale «Torbiere del Sebino», un’ estensione territoriale di 360 ettari che coinvolge i Comuni di Iseo, Provaglio d’Iseo e Corte Franca, sarà ancora più tutelata. Lo ha stabilito ieri il Consiglio regionale, approvando all’unanimità la modifica dei confini della riserva e adeguando la sua classificazione. Come spiega il relatore del provvedimento Mauro Parolini, consigliere bresciano, l’area, composta da canneti e specchi d’acqua circondati da campi coltivati e con alcune abitazioni, è stata dichiarata Zona di protezione speciale dall’Unione Europea e Sito di importanza comunitaria, e su tutto il territorio della riserva vige il vincolo nazionale «Bellezze naturali». Le modifiche introdotte sono dettate dalla necessità di uniformare il perimetro della riserva a quello dei siti di Rete Natura 2000 e garantire una protezione maggiore degli habitat e dell’ecosistema dell’area. Inoltre viene ora regolamentata l’accessibilità e la fruibilità della riserva introducendo maggiori tutele. «Entro fine anno – promette Parolini – la Giunta regionale approverà il piano di gestione della riserva».
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Fonte: Giornale di Brescia, 28 settembre 2011
Provaglio d’Iseo
Un magazzino per la Riserva delle Torbiere
PROVAGLIO D’ISEOLa Riserva naturale Torbiere del Sebino inizierà ad occuparsi della «pesca mirata» al pesce siluro e nello stesso tempo del ripopolamento ittico di pesci autoctoni grazie ad un progetto e al relativo finanziamento regionale di 122mila euro, curato e redatto da una ditta specializzata di Milano.
Oltre alla parte naturalistica il bando prevede anche una sezione dedicata alla riqualificazione delle infrastrutture, azione che permette al Consorzio di gestione di realizzare il famoso magazzino a disposizione della Riserva. Il tutto, pesca e ripopolamento da una parte e costruzione dell’edificio dall’altra, dovrà essere fatto entro il 31 dicembre 2012. «Questi contributi ci permettono finalmente di costruire nell’area ex Zumbo a Provaglio d’Iseo, ciò che sarà deputato a magazzino per il rimessaggio della barca, delle attrezzature e delle reti, utilizzate dal comitato tecnico scientifico del Consorzio – spiega Gianni Lecchi, presidente dell’ente gestore -. L’abbattimento dell’immobile, ora presente e degradato, sarà a carico del Comune di Provaglio d’Iseo che ha deliberato e messo a bilancio 12mila euro mentre la nuova costruzione verrà realizzata dal Consorzio».
Per quanto riguarda la sede dell’ente, che in origine doveva trovare spazio nella stessa area, verrà rimandata a tempi migliori; sarà preparata la piattaforma per un futuro progetto ma intanto la sede continuerà a rimanere all’interno di Palazzo Francesconi. Partiranno invece tra il mese di ottobre e novembre i lavori per realizzare il percorso pedonale per disabili all’interno della Riserva, anche questo possibile grazie ad un finanziamento regionale di 97mila euro. Il percorso di circa 600 metri partirà dal centro d’accoglienza visitatori di Iseo in direzione della torretta, avrà un’apposita pavimentazione, sarà corredato di pannelli scritti in braille per non vedenti e di altra cartografia sempre in rilievo. Le opere saranno curate dalla Gardenlake, ditta che ha partecipato, insieme ad altre quattro, alla gara d’appalto. Per quanto riguarda invece il Consorzio, l’ente gestore, subirà delle modifiche in seguito alla nuova legge regionale sui parchi e riserve. Il Consorzio diventerà ente di diritto pubblico, entro il 4 dicembre verrà cambiato lo statuto e per la fine del mese di gennaio ci sarà il rinnovo delle cariche; l’assemblea cambierà nome con comitato della riserva.

articolo

Fonte: Giornale di Brescia, 25 settembre 2011

Franciacorta, un regolamento per i fitofarmaci

 

CORTE FRANCA L’input di creare un regolamento sull’uso dei fitofarmaci in viticoltura è giunto dal Comune di Corte Franca, sensibile alla tematica salute-ambiente; dal mese di giugno scorso, dodici sindaci della Franciacorta, insieme al Consorzio di tutela e valorizzazione del Franciacorta hanno deciso di costituire un tavolo di lavoro per la stesura del regolamento, la cui bozza sarà presentata dallo stesso Consorzio per la fine di ottobre. «L’obiettivo condiviso dai Comuni e dal Consorzio per formulazione di un regolamento- spiega Piera Pizzocaro, assessore di Cortefranca – è quello di anticipare le direttive europee che fissano al 2014 l’utilizzo della lotta integrata e al 2016 la revisione di tutti i macchinari obsoleti». Più di un terzo del territorio della Franciacorta* è infatti destinato alla viticoltura (400 ettari su 1.400 comprese Torbiere e fasce boscate) per cui il tema preme davvero a molti.
Corte Franca ha voluto convocare le associazioni ambientaliste del territorio e le liste politiche presenti alle ultime elezioni amministrative: Terra! (che al primo punto del suo programma elettorale aveva appunto la stesura di un regolamento sui fitofarmaci), Lega Nord, Cortefranca per la libertà, Associazione Monte Alto, La Schiribilla, Legambiente, per una condivisione dell’argomento. Prendendo spunto dal regolamento della zona Conegliano-Valdobbiadene, il documento che il Consorzio si impegna a presentare dovrà essere vagliato da Asl e Arpa.
Tra i temi toccati durante i primi incontri tra i portatori di interesse c’è stato quello del controllo del rispetto della futura normativa che potrà essere effettuato, dopo un’adeguata formazione del personale, dalla Polizia locale in collaborazione con quella provinciale. Ma, per il momento, si tratta solo di ipotesi: la parola al tavolo di lavoro.
Veronica Massussi—————*il dato riguarda Corte Franca, non la Franciacorta

 

Note aggiuntive a cura di mbs:

 

– L’incontro si è svolto il 21 settembre scorso, nella sala consiliare del Comune di Corte Franca, numerose le presenze; molto sentito il tema dei possibili impatti sull’ambiente dovuto all’impiego e all’accumulo dei fitofarmaci utilizzati soprattutto nell’agricoltura intensiva (prevalentemente viticoltura) in Franciacorta.

 

– Sebbene le superfici a vigneto siano sempre più estese, dopo decenni di trattamenti – sostiene Legambiente – non si hanno a disposizione dati in merito agli effetti su suolo e acque, nonostante vengano impiegate sostanze ancora pericolose. Si spianano dossi, si disbosca per far posto alle vigne, la biodiversità sta scomparendo.

 

– Il percolare dei vari trattamenti fitosanitari è un rischio anche per la Riserva delle Torbiere, come risulta da vari rapporti scientifici e dalla necessità di uno studio agronomico (previsto dal Piano di gestione sin dall’1988).

 

– In merito alla stesura di un regolamento sovra comunale, da più parti si è sottolineata l’esigenza che l’iniziativa sia condotta principalmente dalle amministrazioni comunali (in primis deputate alla difesa della salute della popolazione) in collaborazione non solo col Consorzio, ma anche con le altre realtà agricole non consociate ed enti quali ASL, ARPA ecc…

 

– A Corte Franca negli ultimi tre decenni le aree destinate a vigneto si sono quintuplicate fino a raggiungere l’estensione di 401 ettari (dato del 2006, VAS del PGT).

 

In molti casi i terreni vitati sono situati a ridosso di nuclei abitati e di strade frequentate, da qui la richiesta al Sindaco da parte di alcuni gruppi locali di adottare (in attesa del “regolamento franciacortino”) con una ordinanza misure minime di tutela dei cittadini (es. le condizioni meteorologiche devono essere tali da garantire la permanenza del fitofarmaco nelle sole aree da trattare, orari in cui effettuare i trattamenti con gli atomizzatori, le distanze da mantenere dall’abitato, le aree di rispetto ecc…).

PULIAMO IL MONDO

La Schiribilla invita a partecipare all’operazione “Puliamo Corte Franca”: chi può dare una mano si presenti domenica 18 settembre alle ore 9 presso il Parco Conicchio, a Timoline di Corte Franca.

 

Preferibilmente segnalare l’adesione telefonando alla segreteria comunale 030 984488

 

La pulizia del mondo non conosce confini amministrativi. Qui la locandina predisposta dal Comune di Corte Franca : www.laschiribilla.it/puliamocortefranca.jpg