Sì, gelati, per ogni gusto…
l'unico che è mancato è il buon gusto di non piazzare bancarelle e veicoli proprio nello spazio della terrazza con vista panoramica sulle Torbiere…
Dopo tutto il Monastero è all'interno della Riserva!
Sì, gelati, per ogni gusto…
l'unico che è mancato è il buon gusto di non piazzare bancarelle e veicoli proprio nello spazio della terrazza con vista panoramica sulle Torbiere…
Dopo tutto il Monastero è all'interno della Riserva!
per conoscere le attività in programma
clicca qui
http://www.cauto.it/cauto.php?cooperativa_sociale=area_stampa&noprofit=news&idn=48
fonte: Giornale di Brescia 17 giugno 2010
Laghetto Sala e Centro polivalente
Siamo un gruppo di geologi che lavora nel Bresciano e vogliamo segnalare un problema che ci sta particolarmente a cuore a motivo della sua gravità e dei valori paesistico-ambientali che coinvolge.
Il Comune di Adro nell'ottobre 2009 ha approvato, in variante al Prg vigente, un progetto che prevede la realizzazione di un centro polivalente composto da una struttura alberghiera, un auditorium, una galleria con uffici ed alcune unità abitative, a ridosso del laghetto del Sala, nella conca che lo circonda ed anche all'interno dello specchio d'acqua.
Il laghetto del Sala costituisce una forma assolutamente unica sull'arco collinare principale dell'anfiteatro morenico sebino e rappresenta un segno di grande rilevanza per la storia geologica del territorio della Franciacorta.
È situato in una depressione che si è prodotta in una fase di ritiro del ghiacciaio che ha generato l'anfiteatro morenico. La depressione ha ospitato un bacino lacustre che si è lentamente riempito di materiale fine e di vegetazione, trasformandosi in torbiera, come è successo per le torbiere di Iseo. La differenza tra il laghetto del Sala e le torbiere di Iseo è dovuta all'età, in quanto il laghetto del Sala è legato a cerchie più antiche, in cui, come detto, rappresenta l'unica struttura di questo tipo rimasta.
Come le torbiere di Iseo, anche la torbiera del Sala è stata riattivata come specchio d'acqua dall'escavazione della torba e poi, nel tempo, si è spontaneamente rinaturalizzata.
Nel censimento delle zone umide della pianura bresciana e degli anfiteatri morenici dei laghi d'Iseo e di Garda, effettuato da Silvio Frattini per il Museo civico di Scienze naturali di Brescia nel 2008, il laghetto del Sala è censito con il n.1 e la zona umida viene definita «di notevole importanza naturalistica per l'elevata diversificazione floristica e vegetazionale, comprendente tra l'altro un bosco idrofilo e specie di particolare rilevanza geobotanica». Si osserva inoltre che «il laghetto Sala è inserito in un'ampia conca caratterizzata da dolci pendii con prati falciati alternati a macchie boscose che, con i vicini rilievi prealpini, formano un paesaggio di non comune bellezza, meritevole di attenta protezione».
La tutela delle zone umide è contenuta sia nel Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Brescia (Ptcp), sia nel Piano territoriale paesistico regionale (Ptpr). La tutela della zona umida comporta il divieto di qualsiasi intervento che ne depauperi il grado di naturalità (art.76 del Ptcp) e necessita della salvaguardia anche del territorio circostante tramite la previsione di un'ampia zona di rispetto da definirsi sulla base delle caratteristiche geomorfologiche, idrogeologiche, naturalistiche e paesistiche, come espressamente indicato negli Indirizzi di Tutela del Ptpr.
Troppo spesso in passato zone umide di notevole importanza naturalistica sono state ridotte a laghetti ad uso ricreativo e dunque completamente snaturate per un malinteso concetto di valorizzazione delle risorse naturali.
Per concludere: il fatto che a promuovere il progetto del centro alberghiero sia un soggetto con finalità sociali non può costituire motivo per compromettere in modo irreversibile un ambiente di grande interesse geomorfologico, oltre che naturalistico e paesistico.
Da qui l'auspicio di un ravvedimento dell'Amministrazione comunale di Adro, nonché di un rigoroso controllo da parte degli enti preposti alla tutela ambientale e paesaggistica.
Laura Ziliani
Seguono 30 firme
La stagione degli amori ha dato i suoi frutti…
Alla nascita i piccoli sono già in grado di nuotare…
http://www.laschiribilla.it/immagini/foto/fauna/25.05.jpg
…ma qualcuno preferisce farsi trasportare…
http://www.laschiribilla.it/immagini/foto/fauna/pulcino.jpg
fonte: Giornale di Brescia, 25 maggio 2010
Torbiere, eredità positiva
Da giugno in carica il nuovo presidente del Consorzio, Giovanni Lecchi, che traccia
le sue priorità. Lungo l'elenco delle opere realizzate dal precedente Consiglio
ISEO Prima da Carlo Maffeis a Dario Lazzaretti e ora a Giovanni Lecchi: nuovo passaggio di consegne tra i presidenti del Consorzio di gestione delle Torbiere del Sebino. Lazzaretti infatti lascerà l'incarico il 31 maggio, gli subentrerà dal 1° giugno Lecchi.
«Il territorio e la sua salvaguardia sono sempre stati al centro dei programmi e delle discussioni, a prescindere dalla politica» ha affermato l'ex presidente Maffeis, supportato da Giancarlo Onger, consigliere nello scorso cda. Onger ha ribadito come la collaborazione tra tutto il Consiglio abbia portato a molti risultati positivi e «questa debba essere la linea da portare avanti». Proprio il passato del Consorzio annovera infatti una fase di commissariamento per cui, in seguito al totale disaccordo tra i sindaci (di quel periodo) dei tre comuni gestori, la Regione Lombardia intervenne con un proprio commissario. Anche Renato Manenti, già consigliere e prossimo membro del Cda, rappresentante della Provincia di Brescia, e Laura Boldi, rappresentante della Comunità montana, hanno sottolineato come il continuo miglioramento della gestione delle Torbiere sia sotto gli occhi di tutti, «fuori dai campanilismi». Con un consiglio per il futuro: «Ogni membro dovrebbe seguire personalmente un settore di propria competenza mentre dal punto di vista burocratico il Cda dovrebbe essere svincolato dall'assemblea dei sindaci».
Ad oggi la Riserva naturale delle Torbiere ha visto attuati numerosi progetti tra i quali il rimboschimento, terminato ad aprile, con la piantumazione di oltre 1.300 essenze; la presenza costante di un vigilanza attuata da tre soggetti contemporaneamente: la Polizia provinciale, le guardie ecologiche volontarie della Provincia e della Comunità montana; la formazione di guide che vanta oggi circa 30 persone abilitate dal Comitato tecnico scientifico. Il Consorzio ha poi approvato il nuovo piano di gestione ed è in attesa di renderlo esecutivo dopo l'approvazione regionale definitiva; ha un logo scelto tra i lavori degli studenti; ha potenziato l'attività didattica ed i laboratori presso il centro d'accoglienza, dove ha installato nuovo materiale informatico per i visitatori.
Dal punto di vista della riqualificazione ambientale ha aperto quattro canali delle Lamette, favorendo un ripopolamento ittico, ha eseguito uno studio di fattibilità per la riqualificazione delle acque interne alla Riserva, ha aggiornato il regolamento della pesca dilettantistica. Sul fronte delle strutture e dei servizi ha completato il percorso nord ed ha depositato in Regione il progetto per un tratto di percorso per disabili. Verrà aperta a breve la terza porta per l'accesso alle Torbiere da Corte Franca.
E per il futuro? Giovanni Lecchi ha tracciato alcune priorità: risanare l'area Zumbo a Provaglio d'Iseo ed i magazzini della torba ad Iseo perché strutture pericolanti; trasferire la pista ciclabile della Provincia che passa attraverso la riserva e pulire il fondo delle vasche principali, in collaborazione con il Comitato tecnico scientifico, per favorire una maggiore qualità ambientale del sito. Veronica Massussi
fonte: Bresciaoggi, Domenica 23 Maggio 2010
PROVAGLIO. Parola d’ordine tutela dell’oasi
La nuova governance
«blinda» le torbiere
Un ritorno al passato quando la tutela di una delle zone umide più importanti del nord Europa era un interesse prevalente e comune a tutti i paesi del comprensorio. Il nuovo Consiglio di amministrazione delle torbiere lancia la sfida alle tante, troppe minacce che assediano la Riserva. Una sfida impegnativa alla luce della fisiologica contrazione delle risorse finanziari. Pochi fondi ma idee chiare per un rilancio di un’attrativa naturalistica unica che stenta tuttavia a diventare un motore del turismo e rischia anzi, di venire travolta da progetti di sviluppo edilizio che poco hanno a che fare con la difesa dell’ambiente.
È questo l’affresco emerso l’altra sera a Provaglio in occasione della staffetta ufficiale ai vertici del Consiglio d’ amministrazione della Riserva naturale. Nell’occasione sono stati illustrati i progetti promossi durante il mandato della governance uscente: lo studio di fattibilità per la riqualificazione delle acque, l’apertura dei canali delle lamette, il potenziamento del tratto pedonale ed il completamento del percorso nord. Sia pure fra mille polemiche è stato varato il Piano di gestione che attende ora solo il via libera della Regione. Il board uscente guidato dal presidente Carlo Maffeis, in tre anni ha potenziato anche la vigilanza punto storicamente fragile dell’oasi. Ora la palla passa alla squadra capitanata dal presidente Giovanni Lecchi e composta da Monica Napolitano, Dario Giovanni Lazzaretti, Renato Manenti e Laura Boldi. «Il nostro lavoro proseguirà nel solco di quello del board uscente – ha spiegato Gianni Lecchi -: non ci faremo condizionare da interessi generali ma agiremo solo per il bene della Riserva». F. SCO.
ACQUA PUBBLICA CI METTO LA FIRMA!
Campagna referendaria
L’ACQUA NON SI VENDE
ecco il calendario- banchetti raccolta firme del Comitato Locale Sebino:
MARONE domenica 23 Maggio ore 8,30/12,00
Piazza Vittorio Emanuele II
. SULZANO martedi 25 Maggio ore 9,00/12,00
Via Pericoli Secondo – Area Mercato
. SALE MARASINO merc.26 maggio ore 9,00/12,00
P.zza Marinai – Area mercato
. MONTE ISOLA domen.30 maggio ore 9,30/12,30
P.zza Ligustri – Pesch.Maraglio
. PILZONE-ISEO domen. 6 giugno ore 9,00/12,00
P.zza Basilio Cittadini
. CLUSANE-ISEO domen. 13 giugno ore 8,30/12,00
Area Chiesa Parrocchiale
per altre importanti informazioni :http://www.laschiribilla.it/volantini/iniziative%20comitato%20locale%20Sebino.pdf
PASSEGGIATA ECOLOGICA
DI PRIMAVERA
“sulle orme del dinosauro tra fiori
e vegetazione”
DOMENICA 23 MAGGIO 2010
PERCORSO: parte della Antica Via Valeriana,
Madonna del Disciolo, croce di Marone, malga
Aguine e Tredici Piante.
Il ritrovo è alle 9.30 presso il parcheggio del cimitero di Zone
La durata del percorso è di circa 2 ore
Pranzo al sacco
In caso di maltempo la gita sarà sospesa
Legambiente.bassosebino@gmail.com
030985621 – 3356361874
Domenica finalmente niente pioggia, clima favorevole, partecipazione buona, nuovi iscritti all’associazione…insomma la visita in Riserva alla scoperta di piante e fiori è riuscita grazie anche agli “esperti” della Schiribilla, molto apprezzati per le esaurienti spiegazioni.
http://www.laschiribilla.it/immagini/foto/flora/16.5.jpg
http://www.laschiribilla.it/immagini/foto/flora/vischio.jpg
ricordiamo l’iniziativa della Schiribilla
per il riconoscimento di piante e fiori della Riserva Naturale delle Torbiere…
appuntamento a
domenica
16 maggio h. 8,30
presso il parcheggio del Monastero di S. Pietro in Lamosa (Provaglio)
L’uscita si farà con qualsiasi tempo!!!
leggi e diffondi il volantino: http://www.laschiribilla.it/volantini/flora%202010.pdf