Nel pubblico dibattito organizzato dal sindaco di Provaglio d’Iseo il 2 settembre abbiamo avuto modo di intuire che cosa riserva il futuro alla Riserva delle Torbiere, e in particolare all’area e alle volumetrie Zumbo. Gli amministratori attuali, insieme a quelli che li hanno preceduti, ci hanno spiegato che cosa vogliono fare e cosa, pur avendolo deliberato, non vogliono fare: non un negozio, ma uno spazio per la vendita di prodotti locali, non un ristorante, ma uno spazio coperto per il ristoro, da aggiungere ad altri locali per il Consorzio e per i visitatori.Proviamo ad immaginare quella zona delle Torbiere dopo gli interventi previsti e la necessaria variante al piano di gestione della Riserva, il quale attualmente vieta, giustamente, queste attività che il Comune di Provaglio ha programmato, insieme ai necessari parcheggi, all’interno dell’area protetta. Lo spazio per il ristoro sarà presumibilmente attrezzato con tavoli e panchine e potrà ospitare a “sfamarsi” un pullman di studenti, o altro tipo di visitatori, cioè 50/60 posti a sedere. Stabilito il principio che in Riserva si può ristorararsi (fare pic-nic?), arriveranno persone che vorranno usufruire di questa possibilità, seduti accanto agli specchi d’acqua. Se, com’è prevedibile, arriverà più gente dei posti a sedere (sempre che non la si voglia selezionare attraverso test di cultura generale, dato che Provaglio progetta turismo culturale..), si accomoderà nel prato circostante l’edificio, che il Consorzio ha già attrezzato con panchine, per indurre i visitatori a sostare. Probabilmente, oltre a ristorarsi, i visitatori vorranno fare una sosta anche per assaggiare o sorseggiare qualche prodotto locale in vendita nella riserva, o magari per prendere un po’ di sole, o per far giocare i bambini, mentre aspettano l’ora della merenda. Quanta gente arriverà in una domenica di bel tempo, non appena si spargerà la notizia della possibilità di fare un pic-nic in Torbiera? Quanti saranno i visitatori di passaggio che si fermeranno per ristorarsi o rifornirsi? Decine? Centinaia? Migliaia?
|
Pensiamo ad un cittadino che arriva in zona, pensando di osservare qualche uccello e di visitare tranquillamente un’area protetta, a fruibilità limitata come dovrebbe essere, ed invece vi trova una moltitudine di persone che bivaccano, impegnate in agapi più o meno fraterne. Forse penserà di essere giunto, per sbaglio, al lido di Sassabanek. Così anche l’amministrazione di Provaglio avrà finalmente, dentro le Torbiere, la sua agognata... Zumbanek.
Noi continuiamo a pensare che la Riserva abbia come scopo la tutela di un bene ambientale e che debba rimanere una zona a fruibilità controllata. Ma purtroppo per molti amministratori, pensare di lasciare 350 ettari di territorio “riservato”, senza poterli usare per parcheggiare, costruire, commerciare – insomma, per consumare - sembra inconcepibile.
Settembre 2004
|